franciskhan ha scritto:
Del resto le visite oculistiche si fanno con prove percettive... Non sono scientifiche?...e se qualcuno osservando una A dice di leggere una A per caso l'oculista gli chiede di dimostrarlo con i numeri? Quali numeri?....gli può invece contestare una B, sempre che l'oculista ci veda bene...
Il discorso della diffrazione del bordo non l'ho proprio capito e non ho capito cosa c'entra Sirio B, che tra l'altro è osservabile anche più della Encke.
infatti le prove degli oculisti sono basate su standards (dimensioni precise delle lettere, retroilluminazione standard, distanze standard - un po' come le prove per la percezione del colore che possono essere condotte con successo perfino da un soggetto acromatopsico, dato che sono basate su standard definiti e non sui nomi dei colori).
dovresti specificare almeno il codice dei colori che hai usato in modo che almeno su quello tutti possano usare lo steso standard...
in più la questione non è se l'acuità visiva di una persona sia in grado o mendo di distinguere dettagli non puntiformi di una dimensione angolare data, ma se uno strumento ottico con date caratteristiche sia in grado di risolvere un determinato dettaglio sotto determinate condizioni ( e qui si viene alla seconda parte della mia citazione: dalla discussione emerge che sotto una certa serie condizioni ideali il dettaglio in questione sarebbe visibile, mentre nelle condizioni date risulterebbe coperto da altro. un po' come sirio b che, considerata asetticamente a sè come stella di 8 magnitudine sarebbe facilmente visibile in un piccolo binocolo, ma sfortunatamente è coperta dalla luce della primaria a cui è molto prossima. per i dettagli rileggiti il thread

poi potrai valutare se gli argomenti portati sono soddisfacenti o meno, per ora mi sembra che ti siano sfuggiti diversi elementi essenziali)