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Autore Messaggio
MessaggioInviato: mercoledì 29 giugno 2016, 21:46 
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Iscritto il: venerdì 27 luglio 2007, 23:20
Messaggi: 10632
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
avresti pure dovuto farlo in doppio cieco. sapevi che c'era, sapevi dov'era e volevi vederla. manca pure una misurazione dell'intensità luminosa, in sostanza sei tornato indietro a prima che andrea console postasse il suo primo commento relativo alla possibilità di vedere la encke.
se non ti rendi conto da solo che non c'è un solo elemento di obiettività in questa cosa che tu chiami esperimento non è colpa mia.

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MessaggioInviato: mercoledì 29 giugno 2016, 21:49 
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Iscritto il: lunedì 19 gennaio 2009, 21:32
Messaggi: 2882
Località: LV426/Acheron
franciskhan ha scritto:
Nuovo esperimento:

Filo da cucito color grigio medio lungo 25 cm su schienale divano color avana chiaro/zabaione,
spessore stimato tra 1/4 e 1/5 di mm
Illuminazione laterale con lampada incandescenza da 40w a 3 metri schermata con paraluce avana chiaro (penombra)
Visualizzazione con occhiali in vetro trattati antiriflesso correzione 10/10.
Filo ancora percepibile a 10m


Passo e chiudo...


A volte mi chiedo se chi segue la discussione ha letto tutto. Abbiamo chiaramente detto che la Encke SAREBBE VISIBILE in qualche cosa come 100 mm di apertura SE NON FOSSE CHE E' a 0.5" dal bordo dell'anello.
La diffrazione del bordo nasconde la Encke al punto che non è più nemmeno un minimo locale di luce.


Siro B è una stella di magnitudine 8.4 e SAREBBE FACILMENTE visibile in un binocolo da teatro se SE NON FOSSE CHE E' immersa nella luce della primaria.

franciskhan ha scritto:
Io ho cercato di riprodurre anche prudenzialmente le tonalità di potenziale visualizzazione della Encke sullo sfondo dell'anello A e lavrelativa luminosità al telescopio ad alti ingrandimenti e di verificare la percepibilita' di un dettaglio simile per caratteristiche e dimensioni angolari alla Encke ad opportune distanze.


Questo è un esempio di esperimento fatto male e interpretato peggio. Ti sei dimenticato che il filo non è isolato ma attaccato ad esso ci doveva essere un tessuto dello stesso colore del filo.
Angelo aveva già dimostrato (ed era risaputo) la possibilità di distinguere dettagli più piccoli della risoluzione (ovvero di distinguere la figura di diffrazione).
Il problema è che la diffrazione della Encke sta dentro la diffrazione del bordo dell'anello. Non è la stessa cosa che se fosse isolata e il tuo esperimento ha dimenticato questo piccolo dettagli ed è quindi sbagliato nelle premesse e conclusioni.


Ultima modifica di xenomorfo il mercoledì 29 giugno 2016, 21:56, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: mercoledì 29 giugno 2016, 21:53 
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Iscritto il: venerdì 27 luglio 2007, 23:20
Messaggi: 10632
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
"La divisione di Encke storicamente osservata a partire dal 1837, e tuttora facilmente osservabile in un medio telescopio amatoriale, è un minimo di intensità largo e sfumato posto al centro dell'anello A ("Encke min." nell'immagine in alto). Essa NON corrisponde alla divisione indicata in questa pagina come "Encke div.", cui è stato attribuito tale nome dall'IAU dopo le missioni Voyager. Questa divisione, nota in precedenza come divisione di Keeler, è larga circa 350 km. e sottende alle anse una dimensione apparente di 0,05"; era ed è eccezionalmente osservabile con buoni diametri sotto cieli perfetti, oltre che (ma non risolta) in molte immagini elettroniche amatoriali. La divisione di Keeler è attualmente una divisione ancor più sottile e più esterna dell'anello A, del tutto invisibile da Terra. Pur adeguandosi ai dettami dell'International Astronomical Union, la Sezione Pianeti dell'UAI ritiene che tale attribuzione sia fonte di confusione oltre che storicamente errata."

mi sembra che l'UAI sia piuttosto chiara in materia. quello che si può osservare in un medio telescopio amatoriale è un minimo di intensità che non corrisponde alla divisione, che è quello sulla cui visibilità hanno concordato tutti nel topic.
comunque la questione non è tanto di merito, quanto di metodo, se vuoi fare una prova e chiamarla esperimento con la pretesa di provare qualcosa devi produrre qualcosa di più preciso (vedi il post di Angelo Cutolo sulla visibilità del filo dell'alta tensione) misurabile, testabile e riproducibile.

xenomorfo ha scritto:
franciskhan ha scritto:
Nuovo esperimento:
La diffrazione del bordo nasconde la Encke al punto che non è più nemmeno un minimo locale di luce.
.

già. che poi è il succo della questione.

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Ultima modifica di Angelo Cutolo il giovedì 30 giugno 2016, 10:25, modificato 1 volta in totale.
Uniti post consecutivi.


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MessaggioInviato: mercoledì 29 giugno 2016, 22:06 
I numeri hanno dimostrato che la Encke non è visibile in un 150mm e nemmeno in un 300mm. Più di 50 pagine fa avevo invitato a contestare i numeri con altri numeri, non con le parole. Non è stato fatto e qualcuno l'ha presa come una provocazione :facepalm: .Siamo ancora fermi lì. Purtroppo (per fortuna) i numeri non sono molto democratici, anzi qualche volta sono spietati.


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MessaggioInviato: mercoledì 29 giugno 2016, 22:15 
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Iscritto il: martedì 27 agosto 2013, 17:56
Messaggi: 931
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xenomorfo ha scritto:
Occhio. Non confondiamo condizioni necessarie con condizioni sufficienti. Nella simulazione di Aberrator un 300 mm con vista dal polo e con il contrasto di quella immagine e seeing perfetto riesce a evidenziare la Encke (meno no). Quindi queste sono grossomodo le condizioni necessarie.

come fanno a essere le condizioni necessarie se ti ho riportato più sopra un'osservazione da Terra con un 25 cm - certamente non in orbita polare - tra l'altro la Encke è perfettamente visibile in immagini CCD riprese coi C9.25.

xenomorfo ha scritto:
Primo non ho capito che apertura stesse usando Dawes

160 e 216 mm

xenomorfo ha scritto:
e secondo si può vedere questo disegno?

http://ejamison.net/encke.html ma è importante leggere anche le sue note

xenomorfo ha scritto:
Non è possibile che la divisione fosse più larga all'epoca?

non saprei, la visibilità di alcuni dettagli degli anelli o di interi anelli, ad esempio il C, pare abbia subito variazioni nel corso del tempo, forse anche la Encke ma penso che nessuno possa stabilirlo con certezza.

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MessaggioInviato: mercoledì 29 giugno 2016, 22:24 
Se devo giudicare quello che ha visto Dawes da questo disegno, direi che ha visto il minimo di Encke non risolto, che lo fa sembrare una striscia scura simile alla Cassini, né più ne meno dei dettagli simili visibili anche nelle foto fatte al giorno d'oggi anche col C 9,25.
Allegato:
Sat_2016-06-25-2102.png
Sat_2016-06-25-2102.png [ 150.04 KiB | Osservato 1353 volte ]

Allegato:
encke2.jpg
encke2.jpg [ 24.09 KiB | Osservato 1353 volte ]

Anzi, leggendo meglio l'articolo vedo che è proprio il disegno di Encke che raffigura il suo Minimo.


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MessaggioInviato: mercoledì 29 giugno 2016, 22:30 
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Iscritto il: martedì 28 novembre 2006, 9:31
Messaggi: 4096
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No, fatemi capire. Sono 50 pagine che si cita questo Dawes come primo osservatore della divisione di Enke con un misero 16cm ed ora finalmente viene fuori che ciò che ha disegnato NON è la vera divisione di Enke, ma quello che all'epoca definivano erroneamente come tale. Ma dai...!!! :facepalm:

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MessaggioInviato: mercoledì 29 giugno 2016, 22:37 
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Messaggi: 14851
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
No, lavevo gia' fatto notare piu' di venti pagine fa viewtopic.php?f=3&t=96052&p=1084670&hilit=eccezionalmente#p1084670
ma qui c'e' gente troppo impegnata a parlarsi addosso per leggere :mrgreen:

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MessaggioInviato: mercoledì 29 giugno 2016, 22:45 
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Iscritto il: martedì 28 novembre 2006, 9:31
Messaggi: 4096
Tipo di Astrofilo: Visualista
Tra l'altro, se non leggo male, quel disegno è stato fatto con un rifrattore da 9,6" (24cm). Ma siamo qua a prenderci in giro o cosa? Ma vavava.... :uhm:

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MessaggioInviato: mercoledì 29 giugno 2016, 22:50 
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Iscritto il: giovedì 14 gennaio 2016, 0:08
Messaggi: 81
La UAI afferma che è eccezionalmente visibile (e ci mancherebbe) con un buon diametro, non specifica e secondo me non casualmente il "buon " quanto sarebbe.

Inoltre, una verifica di percezione visiva si può fare solo con un prova di percezione visiva ( e non fotografica) che simuli abbastanza fedelmente, per quanto possibile, luminosità, tonalità di contrasto con lo sfondo e caratteristiche dimensionali angolari del dettaglio (dimensione che io ho verificato). La prova che ho fatto è sicuramente più vicina alle condizioni osservative di quella fatta con la foto a gradazioni di grigio dal Polo o con altre foto su un monitor. Non è la stessa prova di Cutolo perché è fatta con la vista diretta non con la foto...
Naturalmente queste prove andrebbero condotte su più soggetti.... Fatela pure voi è facilmente realizzabile.

Del resto le visite oculistiche si fanno con prove percettive... Non sono scientifiche?...e se qualcuno osservando una A dice di leggere una A per caso l'oculista gli chiede di dimostrarlo con i numeri? Quali numeri?....gli può invece contestare una B, sempre che l'oculista ci veda bene... :wink:

Il discorso della diffrazione del bordo non l'ho proprio capito e non ho capito cosa c'entra Sirio B, che tra l'altro è osservabile anche più della Encke.

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Rifrattore 152/760, mak 102/1400, acro 80/600, bino 10x50 usm, Spotting Scope 20-60x60
ortoscopici GO 5 mm, Fujihama 4 mm, TS 10,5 mm; Hyperion Baader 3,5 mm


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