"La divisione di Encke storicamente osservata a partire dal 1837, e tuttora facilmente osservabile in un medio telescopio amatoriale, è un minimo di intensità largo e sfumato posto al centro dell'anello A ("Encke min." nell'immagine in alto). Essa NON corrisponde alla divisione indicata in questa pagina come "Encke div.", cui è stato attribuito tale nome dall'IAU dopo le missioni Voyager. Questa divisione, nota in precedenza come divisione di Keeler, è larga circa 350 km. e sottende alle anse una dimensione apparente di 0,05"; era ed è eccezionalmente osservabile con buoni diametri sotto cieli perfetti, oltre che (ma non risolta) in molte immagini elettroniche amatoriali. La divisione di Keeler è attualmente una divisione ancor più sottile e più esterna dell'anello A, del tutto invisibile da Terra. Pur adeguandosi ai dettami dell'International Astronomical Union, la Sezione Pianeti dell'UAI ritiene che tale attribuzione sia fonte di confusione oltre che storicamente errata."
mi sembra che l'UAI sia piuttosto chiara in materia. quello che si può osservare in un medio telescopio amatoriale è un minimo di intensità che non corrisponde alla divisione, che è quello sulla cui visibilità hanno concordato tutti nel topic.
comunque la questione non è tanto di merito, quanto di metodo, se vuoi fare una prova e chiamarla esperimento con la pretesa di provare qualcosa devi produrre qualcosa di più preciso (vedi il post di Angelo Cutolo sulla visibilità del filo dell'alta tensione) misurabile, testabile e riproducibile.
xenomorfo ha scritto:
franciskhan ha scritto:
Nuovo esperimento:
La diffrazione del bordo nasconde la Encke al punto che non è più nemmeno un minimo locale di luce.
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già. che poi è il succo della questione.