mario de caro ha scritto:
@Stevedet
In linea di principio hai ragione tu,sul mio 152 acromatico la luce si spegne ben prima.quello che non capisco è il continuo e disinformante confondere la quantità di luce di un APO 152 con quella di qualsiasi altro schema ottico.
Sei liberissimo di non crederlo ma ti garantisco che sui soggetti luminosi come i pianeti la luce c'è in abbondanza ,al livello del mio C 9 .se non di più.
Ma come si fa a dire sul mio 30,40,x allora sul tuo 30,40,x....e che stiamo al mercato a comprar patate?
Non è affatto disinformante è fisica esattamente come quella illustrata fino ad'ora per il contrasto, la fisiologia dell'occhio, eccetera.
Stevedet fa dei confronti perfettamente condivisibili per un semplice fatto fisico, facciamo due conti, abbiamo due telescopi il tuo rifrattore da 152 mm ed un dobson da 300 mm ad f/5, ora vediamo la luce totale trasmessa al piano focale ipotizzando che gli oculari utilizzati forniscano lo stesso identico ingrandimento.
Quindi, la superficie del rifrattore è 7,6² • π = 181,5 cm², ora contiamo gli assorbimenti e le dispersioni, ipotizziamo che il rifrattore abbia i migliori coating antiriflesso possibili che sono pari al 99,9% per superficie (che sono sei nel tuo tripletto), aggiungiamoci un diagonale a specchio dielettrico (99% di riflettività) ed il conto è presto fatto:
181,5 • 0,999 • 0,999 • 0,999 • 0,999 • 0,999 • 0,999 • 0,99 = 178,6 cm² ► questa sarebbe la superficie equivalente che raccoglierebbe il 100% della luce incidente per unità di superficie.
Ora pensiamo al dobson, la superficie che raccoglie luce considerando un'ostruzione del 25% è pari a [15² - (15 • 0,25)²] • π = 662,7 cm²; ipotizziamo che il primario ed il secondario abbiano una riflettività (scarsa) pari all'82%, quindi il calcolo sarebbe 662,7 • 0,82² = 445,6 cm² ► questa sarebbe la superficie equivalente che raccoglierebbe il 100% della luce incidente per unità di superficie.
Ora la superficie "perfetta" che raccoglie luce è nel dobson di 445,6 cm² nel rifrattore 178,6 cm² quindi con queste superfici "normalizzate" (volutamente sottostimando il dobson e sovrastimando il rifrattore) abbiamo che il dob raccoglie praticamente 2,5 volte la luce del tuo apo, quindi la perplessità di Stevedet è perfettamente giustificata, visto che la differanza tra i due strumenti è praticamente di una magnitudine.