Renato C ha scritto:
Avere 4 grani regolabili disposti a 90° invece di 16 spessorini di sughero che vanno e vengono mi sembra un grosso vantaggio. Poi per togliere la flangia non devi martellare nulla: la flangia è sufficientemente elastica, basta forzarla un po' e toglierla "di traverso". E anche lo spessore inferiore della lastra è un vantaggio...meno vetro c'è meglio è.
Mi rendo conto che la descrizione che ho fatto della cella dell'LX200 non le ha reso giustizia; i 16 tasselli di sugherite sono disposti su 2 livelli e la lastra quando è al suo posto non si muone neanche di una frazione di mm.
Una volta l'ho smontata per lubrificare la messa a fuoco e la sera quando ho iniziato le osservazioni non e neppure stato necessario ricollimarlo.
Ciò non toglie che l'aggiunta dei 4 grani alla cella del C11 sia una cosa positiva, perchè se fosse necessario un centraggio da fare senza sarebbe una bella rottura...
La flangia: se si può sfilare senza togliere un chiodino ben venga; per ora non ne ho avuto bisogno ma chissà.
Anche secondo me minore è la massa vitrea e di conseguenza minore sarebbe il tempo di acclimatamento eppure il C11 soffre di brutto il cool down, molto di più del 10" Meade che avevo prima, che aveva la lastra spessa un dito... Non ho mai visto una piuma di calore nel Meade, ne vedo spesso nel C11 prima di raggiungere l'equilibrio termico