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MessaggioInviato: lunedì 27 giugno 2016, 11:14 
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Iscritto il: martedì 3 gennaio 2012, 5:56
Messaggi: 721
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Visualista
Ciao Mauro, si certo che le vedo ma sinceramente non mi danno fastidio almeno non nel senso da disturbare la visione o impedire di cogliere particolari.
Normalmente osservo a 208x, su Saturno sono arrivato a 416 senza che perdesse in definizione. Su Giove quest'anno il 9 marzo è capitato un seeing eccezionale ma 416 erano appena troppi, 350 sarebbero stati i suoi ma non avevo un oculare a disposizione. A 280 ingrandimenti si sentiva chiaramente che chiedeva di salire. In ogni caso veramente nessun problema con le miodesopsie, ma comunque rimane una cosa estremamente soggettiva e variabile da individuo ad individuo. Io comunque ne ho parecchie.

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Strehl number for my Tec is engraved on the internal rim of the first diffraction ring

Osservo con:

Rifrattore TEC140 APO su T-REX e treppiede Zeiss / EQ6-R
Zeiss Silvarem 6x30, Konus Japan 10x42, Fujinon 16x70
Lunt sl35hsa
ES 18mm 82°, Baader GO 5mm, Ortho UO 4mm, Ethos SX 4,7mm 110°, Swarovski zoom 7.7-23.1mm, Vixen LVW 3,5, Meade #140 barlow lens


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MessaggioInviato: lunedì 27 giugno 2016, 11:24 
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Iscritto il: lunedì 11 settembre 2006, 8:35
Messaggi: 1337
Località: Codroipo (UD)
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Grazie Andrea. Sì, è molto soggettiva, a me danno un sacco di fastidio :-(

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Mauro Narduzzi
Responsabile sezione Astronomia
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MessaggioInviato: lunedì 27 giugno 2016, 12:13 
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Iscritto il: giovedì 10 novembre 2011, 9:25
Messaggi: 1138
Località: viterbo
Tipo di Astrofilo: Visualista
@Mauro Narduzzi
Sinceramente rimango perplesso ,da come dici sembra un problema di oculare piuttosto che di ottica.
Ad esempio i nagler zoom soffrono di questo problema piu' di ortoscopici o plossl(per la mia esperienza).
Il fatto che non regga ingrandimenti sopra i 300 su Giove non mi sembra normale,se consideri che sul mio 300 sono quasi abbaglianti e spesso mi trovo ad osservare a 350/470x a seconda della serata.
Un esempio: stavo osservando la gmr a 300x ad un tratto il seeing mi concede un momento di calma e ne approfitto salendo a 430x a questo punto noto un nucleo interno alla gmr piu' scuro,il bordo esterno assumeva un contorno piu' netto e riesco a seguirlo nel suo percorso in modo piu' semplice che a 300x quel bordo diventa un canale e non piu' un segnetto bianco insignificante...
In ogni caso ,al di la' di una modesta diminuzione di luminosita' ,l' immagine mi sembra molto ben definita.
Ti consiglio comunque di fare una prova del nove sulla luna...se non ti regge almeno 400x ....non ti dico altro.

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Officina Stellare apo152f8,Northek DK 250 f20,Celestron c9,1/4
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MessaggioInviato: lunedì 27 giugno 2016, 12:14 
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Iscritto il: lunedì 19 gennaio 2009, 21:32
Messaggi: 2882
Località: LV426/Acheron
cristiano c. ha scritto:
Nelle simulazioni il programma usa dei coefficienti su cui non hai il controllo saranno delle approssimazioni

Quali sarebbero questi coefficienti che renderebbero il risultato non valido? E' curioso come ci sia una spiegazione dettagliata di come si calcola il contrasto delle Encke (c'è pure il conto della serva che consiste nel calcolare quanto si "allarga la Encke) e a fronte di questo si IPOTIZZA l'esistenza di ipotetici coefficienti su cu non si avrebbe alcuno controllo am che probabilmente producono della approssimazioni... e alla fine insomma siccome il risultato non vale si invoca un errore di metodo dicendo che ci sarà un qualche cosa che mi permette di dire che le cose stanno come voglio io.

Renato C ha scritto:
Questa è una foto ripresa dall'Hubble vista da un'angolazione impossibile da Terra.

Bravo. Da qua si può ricavare il profilo di intensità o volendo si può inserire in Aberrator e simulare l'immagine di diffrazione prodotta da un ipotetico telescopio in orbita polare.


Ultima modifica di Angelo Cutolo il lunedì 27 giugno 2016, 21:01, modificato 1 volta in totale.
Uniti post consecutivi.


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MessaggioInviato: lunedì 27 giugno 2016, 12:22 
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Iscritto il: martedì 3 gennaio 2012, 5:56
Messaggi: 721
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Visualista
No Mario, le miodesopsie dipendono dall'occhio purtroppo, alnuni ne soffrono maggiormente altri meno. Io ne ho parecchie ma riesco a tenerle abbastanza sotto controllo, si può fare anche questo. Tu probabilemente le noti meno in oculari con campo ridotto ed è anche normale.

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MessaggioInviato: lunedì 27 giugno 2016, 12:34 
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Iscritto il: giovedì 10 novembre 2011, 9:25
Messaggi: 1138
Località: viterbo
Tipo di Astrofilo: Visualista
Ok,capito,probabilmente e' come dici,con il campo stretto si notano meno...
Per quanto riguarda la Enke,dopo tutto quello che si e' detto,sei ancora dell' idea di averla osservata?
Io mi sono ricreduto...penso di vedere il minimo.
Anche perche' lo vedo sempre e cio' esclude l' eccezionalita' dell' osservazione :mrgreen:

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MessaggioInviato: lunedì 27 giugno 2016, 12:36 
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Mario, grazie di cuore. Fare un passo indietro quando si capisce di aver sbagliato non è da tutti, è indice di saggezza e umiltà, doti sempre più rare.

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MessaggioInviato: lunedì 27 giugno 2016, 12:44 
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Iscritto il: lunedì 6 luglio 2009, 19:38
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xenomorfo ha scritto:
cristiano c. ha scritto:
Nelle simulazioni il programma usa dei coefficienti su cui non hai il controllo saranno delle approssimazioni


Quali sarebbero questi coefficienti che renderebbero il risultato non valido? E' curioso come ci sia una spiegazione dettagliata di come si calcola il contrasto delle Encke (c'è pure il conto della serva che consiste nel calcolare quanto si "allarga la Encke) e a fronte di questo si IPOTIZZA l'esistenza di ipotetici coefficienti su cu non si avrebbe alcuno controllo am che probabilmente producono della approssimazioni... e alla fine insomma siccome il risultato non vale si invoca un errore di metodo dicendo che ci sarà un qualche cosa che mi permette di dire che le cose stanno come voglio io.

Lo diceva anche Newton della orbita di mercurio , io non lo so se la formula che applichi tu e' giusta o no , qualcuno dice di vedere qualcosa che tu non vedi, lui porta una testonianza diretta, tu delle formule , io non conosco le formule ne la persona, non faccio il tifo per nessuna ipotesi, sto cercando di capire se si vede o no. Per metriche non mi fido a priori a quello che dici o devo crederti per dogma?

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e ho visto i raggi b balenare nel buio


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MessaggioInviato: lunedì 27 giugno 2016, 13:06 
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cristiano c. ha scritto:
Lo diceva anche Newton della orbita di mercurio , io non lo so se la formula che applichi tu e' giusta o no , qualcuno dice di vedere qualcosa che tu non vedi, lui porta una testonianza diretta, tu delle formule , io non conosco le formule ne la persona, non faccio il tifo per nessuna ipotesi, sto cercando di capire se si vede o no. Per metriche non mi fido a priori a quello che dici o devo crederti per dogma?


Quando si fa l'ipotesi che qualcosa potrebbe essere sbagliato, bisognerebbe avere qualche elemento per poterlo pensare. Altra cosa è ipotizzare che ci potrebbe essere qualche errore così le cose vanno come spero io.

Le affermazioni soggettive di vedere la Encke non sono molto affidabili (come ben sa chi si occupa di testimoni oculari). Certamente non sufficienti a mettere in dubbio un calcolo molto semplice ipotizzando qualche inspiegabile errore.
https://www.google.it/search?q=pareidol ... Ylj7yJM%3A


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MessaggioInviato: lunedì 27 giugno 2016, 13:42 
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mario de caro ha scritto:
@Mauro Narduzzi
Sinceramente rimango perplesso ,da come dici sembra un problema di oculare piuttosto che di ottica.
Ad esempio i nagler zoom soffrono di questo problema piu' di ortoscopici o plossl(per la mia esperienza).
Il fatto che non regga ingrandimenti sopra i 300 su Giove non mi sembra normale,se consideri che sul mio 300 sono quasi abbaglianti e spesso mi trovo ad osservare a 350/470x a seconda della serata.
Un esempio: stavo osservando la gmr a 300x ad un tratto il seeing mi concede un momento di calma e ne approfitto salendo a 430x a questo punto noto un nucleo interno alla gmr piu' scuro,il bordo esterno assumeva un contorno piu' netto e riesco a seguirlo nel suo percorso in modo piu' semplice che a 300x quel bordo diventa un canale e non piu' un segnetto bianco insignificante...
In ogni caso ,al di la' di una modesta diminuzione di luminosita' ,l' immagine mi sembra molto ben definita.
Ti consiglio comunque di fare una prova del nove sulla luna...se non ti regge almeno 400x ....non ti dico altro.


La Luna è un soggetto ad alto contrasto e sopporta ingrandimenti molto molto elevati, anche più di 400x. Giove invece è un soggetto a basso contrasto e generalmente l'ingrandimento massimo utile (seeing a parte) è molto più basso rispetto alla Luna. Tipicamente oltre 240x non vedo miglioramenti in termini di minimo dettaglio discernibile, ma ingrandisco di più se voglio concentrarmi su una certa zona in particolare, ad esempio per distinguere meglio un ovale molto piccolo, o - seguendo il tuo esempio - quel nucleo scuro interno alla GMR. Se però ritorno all'ingrandimento minore il particolare lo riesco a vedere ugualmente. L'aumentare di ingrandimento mi aiuta insomma a cercare di carpire qualche particolare che magari prima si confondeva, ma una volta individuato a 300 o 400x lo vedo anche a 240x.

Saturno generalmente permette qualcosa in più, su Marte si può esagerare, ma dipende anche dalla "faccia" che sta mostrando.

Si è parlato spesso di queste cose, si chiama ingrandimento di roll-off. Il principio è condivisibile, anche se è difficile da rendere come concetto universale perchè dipende da una lunga catena di fattori. Ad esempio già sulla Luna si possono fare dei distinguo... il terminatore con illuminazione radente è ad altissimo contrasto, con illuminazione alta le cose diventano differenti.

L'abbagliamento è molto soggettivo e anche qui dipende dal soggetto. Su Giove preferisco avere una pupilla di uscita più grande non solo per il discorso di roll-off, ma anche per distinguere meglio i colori. Su Saturno sacrifico volentieri un po' di colore per guadagnare qualche dettaglio in più sugli anelli ingrandendo maggiormente. Saturno è un pianeta molto più scuro rispetto a Giove e la saturazione va a farsi benedire velocemente.

Le miodesopsie dipendono oggettivamente dalla dimensione della pupilla di uscita, più è piccola e peggio è. Poi soggettivamente cambiano da persona a persona. A 300x e oltre su un 152 mm cominciano a darmi parecchio fastidio purtroppo. Per altri, come apparentemente per te e Andrea, non rappresentano un problema. Beati voi! :D

Ciao

Mauro

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Mauro Narduzzi
Responsabile sezione Astronomia
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Ultima modifica di Mauro Narduzzi il lunedì 27 giugno 2016, 13:45, modificato 2 volte in totale.

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