andreaconsole ha scritto:
il cervello ha potenti filtri che lavorano sia nel dominio nel tempo che nello spazio (che funzionano meglio con due occhi), che sfruttano il database di conoscenze dell'osservatore
Sì, ma l'occhio integra al massimo per una frazione di secondo. Un po' come se tu potessi prendere un filmato di mezzo secondo a 20 frames al secondo con un rapporto S/N 100 (i 100livelli di sensibilità dei coni), cioè 10 frames. E infatti la sensibilità al contrasto di un occhi normale non supera circa 100.
In digitale riprendi per 300 secondi a 50 frames al secondo con un rapporto S/N di circa 250 (8 bit). In teoria 15000 frames, butti i peggiori e facciamo che ne puoi sommare 7000? Il rapporto S/N che ti viene fuori 250xradice(7000)= 20000.
Ora devi confrontare questo numero (il minimo contatto discernibile con il CCD) con la sensibilità al contrasto dell'occhio (che è 100 al meglio in corrispondenza di una sola frequenza spaziale).
Il risultato è a favore del CCD 200 volte, e in aggiunta uniforme a tutte le frequenze spaziali.
In quanto alla conoscenza a proprio (altrimenti detta esperienza) è certamente utile ma soffre del limite di essere conoscenza a priori. Se quello che conosci c'è veramente ti aiuta a vederlo ma se non c'è puoi anche vedere quello che credi di vedere.