1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
MessaggioInviato: mercoledì 22 giugno 2016, 8:56 
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Iscritto il: martedì 3 gennaio 2012, 5:56
Messaggi: 721
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Visualista
Non saprei Mauro, io ero a ingrandimenti parecchio più bassi, 280, ma era la prima volta che notavo qualcosa del genere. Credo che se fosse stato il bordo esterno dell'anello avrei dovuto percepirlo anche in altre occasioni avendo questo tubo da diversi anni e facendo quasi esclusivamente i pianeti. Chiaramente può essere tutto ma che fosse la Encke continua a suonarmi come l'ipotesi più sensata per quanto possa apparire difficile.

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Strehl number for my Tec is engraved on the internal rim of the first diffraction ring

Osservo con:

Rifrattore TEC140 APO su T-REX e treppiede Zeiss / EQ6-R
Zeiss Silvarem 6x30, Konus Japan 10x42, Fujinon 16x70
Lunt sl35hsa
ES 18mm 82°, Baader GO 5mm, Ortho UO 4mm, Ethos SX 4,7mm 110°, Swarovski zoom 7.7-23.1mm, Vixen LVW 3,5, Meade #140 barlow lens


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MessaggioInviato: mercoledì 22 giugno 2016, 9:08 
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Iscritto il: giovedì 10 agosto 2006, 10:11
Messaggi: 11625
Località: Monza
Tipo di Astrofilo: Visualista
Su saturno provate a usare un filtro giallo, aumenta molto il contrasto. :thumbup:

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De kappellatis non disputandum est

Stelle già dal tramonto ci confondono il cielo a frotte, nubi meticolose nell'insegnarti la notte
Telescopi: Reginato Supermaser 20", CPC11, pentax 105 e 75.
Oculari: pentax xw, Nagler, Delos, takahashi tpl, zoom Svbony 3-8 e 8-20
Torretta binoculare maxbright 2 e televue binovue.


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MessaggioInviato: mercoledì 22 giugno 2016, 9:12 
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Iscritto il: giovedì 27 agosto 2009, 22:10
Messaggi: 1227
Mi incuriosisce - e mi inquieta non poco - una questione di metodo che emerge chiaramente leggendo molti interventi di questo interminabile dialogo: di fronte al dato di realtà in contrasto con una teoria si arriva a "correggere" la realtà stessa o si tenta di "addomesticarla". Per esempio con il discorso del "siccome non può aver visto" (dato per assioma) allora "gli sarà certamente sembrato di aver visto"... :eh:
Sapete che fine ha fatto un certo Galileo con questi ragionamenti?

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... lunga vita al sessantino!

"CHI BRUCIA LIBRI FINISCE COL BRUCIARE UOMINI"
Heinrich Heine


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MessaggioInviato: mercoledì 22 giugno 2016, 9:39 
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Iscritto il: venerdì 27 luglio 2007, 23:20
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Località: Milano
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no calma. "ho visto" non è un dato di realtà. è un osservato di un singolo. per poter mettere in discussione un assunto scientifico (che non è un dato di realtà, ma un'osservazione ripetibile e descritta in termini formali) ci devono essere più osservazioni indipendenti e verificabili. non impressioni soggettive.
in più se delle affermazioni contraddicono una teoria comunemente accettata, perchè valida sul piano descrittivo e perchè ha portato a fare delle previsioni verificabili/verificate, prima di scartare la teoria occorre cercare tutte le spiegazioni alternative o integrative (vedi il caso dell'osservazione di un dettaglio lineare e non puntiforme).

le affermazioni soggettive sono sempre discutibili. eccome. il che non vuol dire che siano false, ma che vanno lette ed interpretate alla luce di quello che "si sa". se poi non si riesce a dare spiegazioni soddisfacenti sulla base di quello che "si sa" allora si cercano spiegazioni alternative che mettano in discussione gli assunti precedenti.

vedi il caso dell'osservazione dei colori - molti vedono colori sulle nebulose, spesso vedono colori diversi. non si discute la percezione del colore (realtà soggettiva) ma il fatto che quel colore sia corrispondente ad una proprietà dell'oggetto osservato (lunghezze d'onda emesse) e non ad una del sistema di percezione. nella maggior parte dei casi i colori, infatti, si rivelano illusioni percettive.

i nostri sensi sono estremamente soggetti a questo tipo di fenomeni e la nostra vista è tutt'altro che perfetta.

su quello che ha fatto Galileo invito sempre a leggere Feyerabend

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dovrete espellere anche me


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MessaggioInviato: mercoledì 22 giugno 2016, 9:48 
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Iscritto il: martedì 28 novembre 2006, 9:31
Messaggi: 4096
Tipo di Astrofilo: Visualista
Lasciamo stare Galileo, per favore... Un pizzico di umiltà in più fa sempre bene; credetemi.

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Stefano
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MessaggioInviato: mercoledì 22 giugno 2016, 9:59 
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Iscritto il: giovedì 10 agosto 2006, 10:11
Messaggi: 11625
Località: Monza
Tipo di Astrofilo: Visualista
Stevedet, qua si sta mettendo in discussione l'osservazione e scoperta da parte di Dawes e Lassel della divisione di Encke, mica le nostre piccole osservazioni :wink:

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MessaggioInviato: mercoledì 22 giugno 2016, 10:04 
andreaconsole ha scritto:
Occhio Renato, Cristiano c'ha visto giusto: sono esattamente la stessa immagine, solo che quella a destra e' leggermente allargata. Basta fare la differenza fra le due per rendersene conto: si cancellano completamente. Probabilmente ti sei confuso quando hai montato l'immagine

Adesso mi viene il dubbio, ma nel disco ho trovato solo queste due immagini con la didascalia. Proverò stasera a ripetere lo star test.
dedo ha scritto:
Non si è mai parlato di "righe" nere ma di "riga" nera

Ho parlato di righe perchè a causa delle ondulazioni del seeing qualche volta sembra una sola riga, altre volte sembrano due. Ma il fenomeno è stato spiegato forse meglio da Xeno.


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MessaggioInviato: mercoledì 22 giugno 2016, 10:05 
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Iscritto il: giovedì 14 gennaio 2016, 0:08
Messaggi: 81
Il colore è intrinsecamente una percezione soggettiva... È il modo con cui il cervello interpreta le differenze relative di lunghezza d'onda è luminosità in un certo ambiente.. ed è influenzata persino dalla cultura, quindi è una proprietà in parte appresa... Per alcune popolazioni la distinzione di certi colori per noi evidenti semplicemente non esiste.

Contestare quindi la percezione di un colore è un "non sense"...

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Rifrattore 152/760, mak 102/1400, acro 80/600, bino 10x50 usm, Spotting Scope 20-60x60
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MessaggioInviato: mercoledì 22 giugno 2016, 10:14 
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Iscritto il: venerdì 27 luglio 2007, 23:20
Messaggi: 10633
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non si contesta la percezione di un colore, si contesta l'affermazione "l'ho vista rossa perchè è rossa (emette prevalentemente nelle regioni del rosso)".
e non confonderei il soggettivo con ciò che è specie/specifico (il colore è una percezione d'accordo, non una "cosa", ma entro certi limiti - variabili sul piano psicologico, fisiologico e antropologico - c'è un accordo comune su quali siano i colori. se uno ti dicesse che marte è verde sarebbe un non senso contestare quell'affermazione puramente soggettiva e rilevare che, appunto, si tratta di una percezione meramente soggettiva? mentre l'affermazione "marte è rosso" cade all'interno di una sfera di percezioni maggiormente condivisa, pur con tutte le sfumature del caso, e in accordo con lo spettro elettromagnetico di quella fonte di luce, o no?).
comunque non è nè l'argomento del topi, nè l'argomento del mio post, che era tutt'altro.

edit. per soggettivo intendo ciò ciò che riguarda il soggetto. il soggetto poi non è una monade, ma appartiene ad una specie che ha un determinato apparato percettivo che funziona in un certo modo (variabile da soggetto a soggetto, ma per lo più all'interno di uno spettro di possibilità ristretto e prevedibile.). quindi ci sono percezioni soggettive condivise e non condivise. ci sono poi delle illusioni percettive che pur essendo condivise tali restano, perchè sono "confutabili" attraverso strumenti di verifica "terzi" e riguardano qualsiasi tipo di percezione. ci sono libri pieni di esempi di questo tipo per quanto riguarda la percezione visiva. colori fantasma, segmenti che sembrano di lunghezze diverse anche se, righello alla mano, sono di lunghezza uguale... etc.

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Ultima modifica di yourockets il mercoledì 22 giugno 2016, 10:26, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: mercoledì 22 giugno 2016, 10:18 
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Andrea75 ha scritto:
Mi incuriosisce - e mi inquieta non poco - una questione di metodo che emerge chiaramente leggendo molti interventi di questo interminabile dialogo: di fronte al dato di realtà in contrasto con una teoria si arriva a "correggere" la realtà stessa o si tenta di "addomesticarla". Per esempio con il discorso del "siccome non può aver visto" (dato per assioma) allora "gli sarà certamente sembrato di aver visto"... :eh:
Sapete che fine ha fatto un certo Galileo con questi ragionamenti?


Oh beh guarda, prima di Galileo era del tutto evidente (era un dato della realtà) che un copro in movimento si fermava spontaneamente.

Il problema è che non esiste un dato reale oggettivo, ma sempre una interpretazione mediata dal nostro cervello.


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