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MessaggioInviato: domenica 19 giugno 2016, 17:09 
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mario de caro ha scritto:
La vera differenza non la fa il potere risolutivo teorico (ovviamente senza andare sotto un certo valore)ma la capacità dell'ottica di esprimersi con estrema frequenza al massimo delle sue prestazioni,spesso fregandosene letteralmente del seeing....proprio in questo dettaglio tecnico ravvedo il vero tallone d'Achille dello schema SC. ..non è un caso che molti utenti del forum che usano da anni questo tipo di ottica (sc) affermino di toccare il limite teorico del proprio strumento in rarissimi casi .

Questo non è esatto, il problema che noi definiamo genericamente seeing, è dato da tre fattori principali, ovvero il seeing vero e proprio (turbolenza degli strati d'aria ad alta e media quota, comead esempio il jet-stream), la turbolenza locale (quella a bassa e bassissima quota, come ad esempio le correnti di risalita sulla parete dell'edificio, irraggiamento serale del calore diurno, ecc) e l'acclimatamento dello strumento (tutte le microturbolenze, interne e laminari dello stesso); la sensibilità a questi è direttamente proporzianale al diametro dello strumento, qualsisi sia lo schema ottico, diametro maggiore vuol dire intercettare un maggior numero di "celle" turbolente, diametro maggiore vuole anche dire masse maggiori, sia quelle vetrose che quelle strutturali del tubo, quindi si deve spendere maggior tempo di acclimatamento.
In breve un rifrattore a tripletto (un po piu quello spaziato in aria, un po meno quello a contatto in olio) da 20 cm ha problematiche termiche molto simili a quello di un paridiametro catadiottrico (un po piu un mak, un po meno uno SC), ad esempio anche sul tuo apo è previsto il sistema di aerazione forzata laminare, proprio perché anche un rifrattore dopo certi diametri a bisogno di tali attenzioni per ottimizzare i flussi.


Ora tornando ad altro, visto il maltempo, mi sono divertito a fare un po di prove di visibilità "sub-risoluzione", per verificare empiricamente la differenza tra "percepire" e "risovere" oggetti ad alto ed altissimo contrasto ed il fatto (che già conoscevo) che si può "percepire" un simile oggetto anche se questo è diverse volte sotto il limite di risoluzione.
Quindi come già consigliato in questo in questo stesso 3D, ho individuato un bell'elettrodotto di cui conosco le caratteristiche.
Allegato:
Prova 1.JPG
Prova 1.JPG [ 570.85 KiB | Osservato 1486 volte ]

Il traliccio in questione si trova esattamente a 4.344 ±2 metri dalla mia finestra, misurati tramite una CTR al 10:000 (il cui errore sistematico è appunto 2 metri).
Allegato:
Prova 3.JPG
Prova 3.JPG [ 806.91 KiB | Osservato 1486 volte ]

E' un elettrodotto da 132 kV con conduttori da 40 mm di diametro ma quello che mi interessa di piu è il suo cavo pilota che ha una sezione di soli 20 mm.
Allegato:
Prova 2.JPG
Prova 2.JPG [ 487.94 KiB | Osservato 1486 volte ]

Facendo due conti, l'angolo sotteso dal cavo pilota a quella distanza è appena sotto il secondo d'arco (per la precisione 0,95"), quindi ho puntato la cosa piu piccola di diametro che avevo, ovvero il pentax papilio 6,5x21 il quale ha una risoluzione da 5 a 6 volte inferiore (Rayleigh 6,54" # Dawes 5,50" # Sparrow 5,04") ed ho usato anche un occhio solo per simulare la visione monoculare, e questo cavo si vede in maniera netta e chiara (anche col seeing diurno tipicamente fetente); se fate poi caso all'immagine sopra (nessuna elaborazione, l'ho solo ridotta dal suo originale formato di 3072x2048 px) è stata scattata con la 10D con sigma 70-300 a 300 mm ad f/16 e quindi vuol dire con risoluzione ancora inferiore (Rayleigh 7,33" # Dawes 6,16" # Sparrow 5,65") ed anche se con difficoltà, anche qui il cavo pilota è visibile. :wink:

EDIT:
Dimenticavo un'altra prova, questa è stata fatta col Nano + barlow 2x (focale eq. 968 mm, crop al 100%) e quindi con risoluzione (Rayleigh 1,72" # Dawes 1,44" # Sparrow 1,32"), notate che il cavo pilota che è ancora sotto il limite di risoluzione è ovviamente piu visibile, ma i conduttori sono invece discretamente risolti (sezione 40 mm angolo sotteso 1,9"), si vede infatti che sono posizionati a gruppi di tre con distanziale a 120°, i sue cavi superiori del trittico, che sono quasi sovrapposti, sono quasi "sdoppiati" nonostante il seeing diurno.
Allegato:
Prova 4.JPG
Prova 4.JPG [ 526.17 KiB | Osservato 1462 volte ]

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MessaggioInviato: domenica 19 giugno 2016, 17:13 
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MessaggioInviato: domenica 19 giugno 2016, 17:19 
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MessaggioInviato: domenica 19 giugno 2016, 17:25 
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@xenomorfo
È da un pezzo che leggo i tuoi interessantissimi post sul forum,non credo di essere lontano dal vero se vedo in te uno dei più preparati....ma non ritenendomi assolutamente alla tua altezza non sono in grado di risponderti riguardo la percezione dei colori.
Ti dico però che l anello C di Saturno a 430x (Powermate 2.5 x e ortho 7 mm )è stato osservato prima da mia moglie che ha esclamato :vedo sull anello uno sbaffo rosso!
Inizialmente gli ho dato della.......poi ho chiesto scusa!
Considera anche che il fondo cielo è talmente nero che non si vede assolutamente il diaframma di campo e il globo schizza letteralmente in faccia all osservatore come in un film 3d.
È uno spettacolo meraviglioso,degno di una foto super come quella postata da Renato :D

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MessaggioInviato: domenica 19 giugno 2016, 17:31 
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Località: LV426/Acheron
L'anello C si vede molto bene con fondo cielo buio (naturale). Il fatto di vederlo rosso (non mi risulta che lo sia e io lo ricordo più sul neutro, ; almeno al confronto dei colori pastello del globo) potrebbe rientrare nei casi in cui alcuni soggetti vedono colorato di rosso tutto ciò che è particolarmente debole (esiste una spiegazione). Man qua entriamo in un'altra questione: ti basti sapere che c'è chi vede M27 arancione nonostante non sia arancione e chi la vede verde e rossa ma coi i colori scambiati rispetto al vero.

stevedet ha scritto:
Cita:
Quindi la brillanza apparente è ridotta di un fattore (0.5/7)^2 = 196

@xenomorfo. (7/0.5)^2=196. Dove 7 sta per pupilla pienamente dilatata. Giusto?

Sì, ma su oggetti molto brillanti la pupilla si contrae proprio per ridurre la brillanza. La brillanza percepita dalla retina si misura in Troland https://en.wikipedia.org/wiki/Troland


Ultima modifica di Angelo Cutolo il domenica 19 giugno 2016, 17:57, modificato 1 volta in totale.
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MessaggioInviato: domenica 19 giugno 2016, 17:41 
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Località: viterbo
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@Angelo
Un plauso per la tua spiegazione ,chiara ed esaustiva :clap:

@xenomorfo
La spiegazione che mi sono dato riguardo il colore rosso porpora dell anello C risiede nella scarsa altezza sull orizzonte del nostro Saturno in questa opposizione, riprova ne è il colore del globo insolitamente brillante con delle sfumature verde acido sul polo
:wave:

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MessaggioInviato: domenica 19 giugno 2016, 17:52 
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Aggiornato post precedente (aggiunta immagine).

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MessaggioInviato: domenica 19 giugno 2016, 17:54 
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Iscritto il: giovedì 14 gennaio 2016, 0:08
Messaggi: 81
Eccellente e utilissima prova che conferma quanto detto e riscontrabile in letteratura ottica visuale.
Nelle prove che feci io alcuni anni fa non strumentali ma solo con la vista arrivai a stimare prudenzialmente in condizioni di visibilità limite di tiranti per antenne a distanze intorno ad 1-1,5 km (quindi meno affette da seeing) un minimo di visibilità, se non ricordo male, 10-15 volte migliore di quello di risoluzione. Queste prove possono essere utili anche a stimare il proprio personale minimo di visibilità... Scopriremmo che non tutti ce l'abbiamo uguale..

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Rifrattore 152/760, mak 102/1400, acro 80/600, bino 10x50 usm, Spotting Scope 20-60x60
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MessaggioInviato: domenica 19 giugno 2016, 18:01 
Angelo Cutolo ha scritto:
Ora tornando ad altro, visto il maltempo, mi sono divertito a fare un po di prove di visibilità "sub-risoluzione", per verificare empiricamente la differenza tra "percepire" e "risovere" oggetti ad alto ed altissimo contrasto ed il fatto (che già conoscevo) che si può "percepire" un simile oggetto anche se questo è diverse volte sotto il limite di risoluzione.

Il tuo esprimento è molto interessante, dovremmo tutti seguire questo metodo quando si fanno confronti. E non per fare il bastian contrario, ma solo per esporti i miei dubbi:
1 )Il seeing che normalmente inficia o riduce le nostre osservazioni e quindi il limite del seeing (normalmente di 0,4" o peggiore) dovuto alla turbolenza nell'alta e nella bassa atmosfera non è certamente quello tranquillo piano terra che tu avevi al momento dell'esperimento.
2) Il cavo scuro sul cielo chiaro è un oggetto ad alto contrasto, mentre ad esempio la Encke è un oggetto a basso contrasto (diverso il discorso per la Cassini che è ad alto contrasto). Per questi motivi quindi risolvere la Encke è infinitamente più difficile che risolvere il cavo elettrico.


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MessaggioInviato: domenica 19 giugno 2016, 18:07 
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mario de caro ha scritto:
@Angelo
@xenomorfo
La spiegazione che mi sono dato riguardo il colore rosso porpora dell anello C risiede nella scarsa altezza sull orizzonte del nostro Saturno in questa opposizione, riprova ne è il colore del globo insolitamente brillante con delle sfumature verde acido sul polo
:wave:


Non mi pare convincente. Nel caso ci fosse una dominante di colore rosso questa sarebbe presente su tutto il globo, ma il cervello, una delle prime cose che fa è compensare il bianco. Abbiamo una invidiabile capacità di riconoscere lo stesso colore in condizioni di illuminazione che vanno dalla luce di candela a 1200°K a quella solare di 5700°K e anche3 in luci più blu o con spettro discreto. La spiegazione è la bassa luminosità superficiale dell'anello C, probabilmente a livello scotopico.


Ultima modifica di xenomorfo il domenica 19 giugno 2016, 18:08, modificato 1 volta in totale.

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