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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Misurare la distanza degli asteroidi
MessaggioInviato: martedì 14 giugno 2016, 12:02 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 13:15
Messaggi: 642
Località: Roma
Ciao a tutti,

è possibile misurare direttamente la distanza degli asteroidi attraverso il metodo della parallasse ed in particolare con il metodo della parallasse diurna che richiede un solo osservatore.
Un osservatore posto sulla superficie terrestre compie un percorso di diverse migliaia di chilometri in sei ore a causa dell'effetto della rotazione terrestre. Si può sfruttare questa distanza per misurare la parallasse dell'asteroide quando transita sul meridiano locale rispetto a quando è basso all'orizzonte. La figura mostra "a colpo d'occhio" questo fenomeno. L'angolo di parallasse che si forma è di pochi secondi d'arco, ampiamente misurabile con le tecniche astrometriche la cui precisione raggiunge frazioni di secondo d'arco.

Ho fatto questo "esercizio" utilizzando i dati acquisiti in quattro notti consecutive sull'asteroide 1531 Hartmut nel novembre del 2015. Sessioni fotometriche finalizzate alla determinazione del periodo di rotazione dell'asteroide.

Il moto proprio dell'asteroide al momento dell'osservazione era all'incirca di 30 secondi d'arco per ora. Valore ben superiore a quello della parallasse. Occorre pertanto depurare i dati osservativi dal moto proprio dell'asteroide per far "emergere" solo quelli dovuti all'effetto della parallasse.

L'andamento dell'angolo di parallasse è ciclico. L'angolo è massimo quando l'asteroide è basso all'orizzonte e diventa nullo al momento del transito in meridiano (culminazione). In figura vediamo l'andamento della parallasse osservata (punti blu) con l'andamento teorico (sinusoide). L'ampiezza della sinusoide ci fornisce la stima della nostra parallasse massima con la quale possiamo calcolare la distanza dell'asteroide.

La stima della distanza ottenuta con il metodo della parallasse è di 1.281 +/- 0.023 unità astronomiche, molto vicina a quella del sito Minor Planet Center di 1.279 au (una differenza di solo 0.003 au).

Credo che questo sia un esercizio interessante da farsi nelle scuole superiori ed attraverso il quale si possono mettere in pratica tante nozioni acquisite dagli studenti durante il corso di studi.

Saluti
Lorenzo Franco

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A81 Balzaretto Observatory
http://digilander.libero.it/A81_Observatory/
https://www.facebook.com/a81balzarettobservatory/


Allegati:
Commento file: Schema geometrico e parallasse diurna misurata sull'asteroide Hartmut.
Hartmut_DiurnalParallax.png
Hartmut_DiurnalParallax.png [ 67.76 KiB | Osservato 2216 volte ]
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MessaggioInviato: martedì 14 giugno 2016, 19:32 
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Iscritto il: domenica 8 maggio 2011, 20:54
Messaggi: 15765
Località: (Bs)
:ook: Bel lavoro. :ook:

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Costanzo
"Una cosa ho imparato nella mia lunga vita: che tutta la nostra scienza è primitiva e infantile
eppure è la cosa più preziosa che abbiamo" (A. Einstein).


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MessaggioInviato: martedì 14 giugno 2016, 20:32 
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Iscritto il: venerdì 1 febbraio 2008, 16:39
Messaggi: 142
Località: Firenze
eh per me stai un mucchio avanti
una domanda
sta bene che le migliori osservazioni e misurazioni si conducono in prossimita del meridiano ma quando gli oggetti si trovano molto bassi all'orizzonte per rispettare la distanza massima della parallasse terrestre, non subentrano altre deformazioni dovute alla nostra atmosfera? come è possibile evitare gli errori che s'introducono inevitabilmente nel corso di queste osservazioni e misure?
tema interessante ecomplimenti x il lavoro


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MessaggioInviato: martedì 14 giugno 2016, 22:01 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 13:15
Messaggi: 642
Località: Roma
Voyager ha scritto:
ma quando gli oggetti si trovano molto bassi all'orizzonte per rispettare la distanza massima della parallasse terrestre, non subentrano altre deformazioni dovute alla nostra atmosfera?

Certamente le osservazioni di oggetti bassi sopra l'orizzonte sono problematiche, io comunque mi sono fermato prima, come si vede dai punti che non arrivano proprio a 90 gradi. Il valore a 90 gradi (ampiezza della sinusoide = valore massimo della parallasse) si ottiene dal fit tra i punti osservati e la curva teorica (sinusoide).
Saluti
Lorenzo Franco


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