Cita:
Però le foto di Fulvio e di molti altri dimostrano che si possono avere risultati soddisfacenti anche in città. Certo, è più difficile, serve tecnica e attrezzatura adeguata, ci sono meno soggetti e i risultati sono peggiori, ma questo non vuol dire che non ci sia nulla da vedere. Occorre aver le giuste aspettative e anche sapersi accontentare. Era per questo che volevo conoscere le esperienze (soprattutto in fotografia) di chi abita intorno a Milano.
Aggiungerei un'altra cosa: che se domani ti venisse il desiderio di una maggiore scientificità nell'approccio (fotometria, spettroscopia, Lucky imaging, etc) vi ci potresti dedicare anche da località cittadine senza problemi: per la spettroscopia in particolare, che coltivo, l'IL lo elimini in due colpi di clic con la sottrazione del fondo cielo.
Sia ben chiaro, tuttavia che:
1- Occorre un tele di apertura minima sui 20-25 cm
2- Occorre una camera CCD (le reflex digitali non sono adatte) molto sensibile
3- E' necessaria un'esperienza che si acquista man mano che ci si appassiona.
4- L'eperienza visuale è limitata a sole, luna e pianeti, stelle doppie e qualche planetaria.
Del resto,se io avessi aspettato il momento di caricare baracca e burattini e trasferirmi in località montane, probabilmente avrei fatto un decimo di lavoro di astronomia che ho fatto, sempre che non avessi lasciato perdere prima.Proprio in questo periodo di meteo assurdo questo discorso vale molto più che in passato.Ieri sera ,ad esempio, tempo bello , cielo limpido, vado da casa al mio Osservatorio di Ponte di Nona con lo scopo di fare una ripresa di Giove: faccio appena in tempo a preparare il tele, centrare il pianeta, cominciare a riprendere, che subito il cielo si vela e poi si copre: ho smoccolato, ma ero a 15 minuti di macchina da casa, ho messo tutto a posto e me ne sono andato.Certo, se fossi andato a 100-150 km da casa non mi sarei limitato a smoccolare ma mi sarei inc...ato di brutto.Morale della favola, il cielo cittadino sarà meno bello, ma ti permette di osservare di più e di inc...arti di meno.
Cita:
Diverso il discorso per la sorgente puntiforme (stella o anche ammassi, oggetti in cui riesco a risolvere i singoli contributi). Nel caso ideale ogni sorgente puntiforme illuminerà sempre solo un singolo pixel (poi nella realtà nè illuminerà alcuni perchè il potere risolutivo dell'ottica è finito), indipendentemente dalla focale, ed il segnale sarà tanto più forte quanto maggiore sarà l'apertura. In questo caso aumentando la focale a pari apertura potrò ridurre il contributo del fondo, senza intaccare il segnale dalla sorgente puntiforme, e quindi di fatto aumentare il contrasto.
Sono d'accordo, occorre poi considerare che alcuni oggetti di ridotta estensione angolare (come anche i pianeti), possono essere in definitiva considerati come la somma di sorgenti puntiformi.