1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
MessaggioInviato: mercoledì 6 aprile 2016, 15:26 
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Iscritto il: lunedì 13 febbraio 2006, 9:53
Messaggi: 14850
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Renzo ha scritto:
Uno dei motivi per i quali la scelta di soggetti di piccole dimensioni può essere preferibile da un cielo parzialmente inquinato è proprio dal fatto che la lunga focale necessaria riduce l'influenza dell'inquinamento luminoso aumentando il contrasto (ma non aumenta ovviamente il limite di profondità che un cielo ti permette).
Cerco di spiegare il concetto.
Un cielo inquinato fa pervenire, a causa della sua scarsa qualità, un certo numero di fotoni al secondo per superficie di cielo.
Un'area (angolare) di 1 primo quadrato ammettiamo che faccia arrivare 3600 fotoni ogni secondo.
Se uso una focale corta e magari pixel grandi avrò che in ogni secondo ogni singolo pixel potrà avere 100 fotoni dovuti all'inquinamento luminoso.
Se raddoppio la focale ogni singolo pixel riceverà invece nello stesso tempo 25 fotoni (1/4 in quanto la superficie di ogni pixel inquadra una superficie di 1/4 del cielo rispetto all'ipotesi precedente.)
Se i soggetti sono molto piccoli avrò una raccolta di segnale comunque spalmata su un numero di pixel relativamente basso ma il contorno del fondo cielo sarà conseguentemente più scuro.


Mmm per convincermi di questa affermazione ti devi impegnare di piu' :D
Raddoppiando la focale ti arrivano un quarto di pixel di IL ma anche un quarto dei pixel di segnale utile: come fa ad aumentare il contrasto?

_________________
{andreaconsole.altervista.org}¦ Ballscope 300/1500 DIY "John Holmes"


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MessaggioInviato: giovedì 7 aprile 2016, 20:11 
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Iscritto il: mercoledì 2 gennaio 2008, 9:06
Messaggi: 6502
Località: Roma
Cita:
Questo lo so, forse non mi sono espresso bene. Chiedevo se le preferenza per gli oggetti piccoli (e di conseguenza le focali lunghe) è personale, o legata ad una migliore resa in condizioni di forte inquinamento luminoso.


Ti ha già risposto Renzo, la focale elevata scurisce il fondo cielo (basta fare una prova anche visualmente) dando un pò più di contrasto, tuttavia io non mi limito solo a questo, ma in genere uso una scelta di filtri appropriati al tipo di IL della zona.Nella zona del mio Osservatorio è prevalente l'Il da sodio ad alta pressione (arancio) quindi uso , in condizioni normali (ossia sempre) un Baader Neodymium per tagliare quella frequenza, in altri casi, invece, di oggetti che meritano riprese molto lunghe , uso filtri IR pass che tagliano completamente (o quasi) l'IL, mantenendo in buona parte l'emissione dell'oggetto, anche se non di tutti.Puoi dare un'occhiata al link:
http://www.pno-astronomy.com/Astronomia ... ronomy.htm
Emblematico il caso di NGC 7814, visibile più nell'IR che ne visibile.

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Fulvio Mete
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Siti web:

http://www.lightfrominfinity.org

http://www.pno-astronomy.com


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MessaggioInviato: giovedì 7 aprile 2016, 20:23 
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Iscritto il: domenica 7 settembre 2008, 11:45
Messaggi: 3031
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Visualista
Vediamo se riesco a chiarirti (almeno) un concetto: il cielo notturno, dalla città, non esiste più. È un peccato ma è così. Per capirci, è come se tu chiedessi consigli per fare safari fotografici di grandi animali dal balcone di casa. Domande tipo: "Che strumentazione mi consigliate per le giraffe? E per gli ippopotami?" quando è ovvio che da un balcone di Milano giraffe ed ippopotami non li vedrai mai.
In conclusione: TROVA UN GRUPPO DI ASTROFILI ED AGGREGATI AD UNA DELLE LORO USCITE.
(almeno ti farai un'idea di argomenti che ad oggi stai affrontando in via unicamente teorica, in astratto).

Scusa la schiettezza.

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Marco Pierfranceschi,
autore dei libri:
- Il cielo ritrovato - guida pratica all'astronomia visuale (manuale)
- Breve guida all'astronomia amatoriale (vademecum)
- Ripensare le città (saggio)
- La Principessa Scimmia (fiaba/fantasy)
...nonché blogger (Mammifero Bipede, su Wordpress)


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MessaggioInviato: giovedì 7 aprile 2016, 20:59 
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Iscritto il: venerdì 27 luglio 2007, 23:20
Messaggi: 10630
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
sul visuale hai assolutamente ragione - ma lo sappiamo tutti: basta, purtroppo, guardare fuori dalla finestra ...
in foto è un po' diverso. in visuale ci rimangono, luna, pianeti e doppie che sono comunque soggetti estremamente interessanti.

per il resto: macchina e lunghe ore di viaggio... :) almeno fino alla crisi cataclismica globale, dopo la quale, però, l'ultimo dei nostri problemi sarà il posizionamento del telescopio


ps ieri mattina ho sentito Cottarelli in radio parlare del problema dell'illuminazione eccessiva - ne parlava in termini di sprechi economici ed energetici, ma ne parlava... in più c'è da dire che sono argomenti che fanno mediamente più presa di altri.

_________________
dovrete espellere anche me


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MessaggioInviato: giovedì 7 aprile 2016, 21:10 
yourockets ha scritto:
ps ieri mattina ho sentito Cottarelli in radio parlare del problema dell'illuminazione eccessiva - ne parlava in termini di sprechi economici ed energetici, ma ne parlava... in più c'è da dire che sono argomenti che fanno mediamente più presa di altri.

Per questo hanno pensato bene di silurarlo.. :evil:


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MessaggioInviato: giovedì 7 aprile 2016, 21:35 
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Iscritto il: sabato 2 aprile 2016, 8:56
Messaggi: 34
Marcopie ha scritto:
In conclusione: TROVA UN GRUPPO DI ASTROFILI ED AGGREGATI AD UNA DELLE LORO USCITE.
(almeno ti farai un'idea di argomenti che ad oggi stai affrontando in via unicamente teorica, in astratto).

Scusa la schiettezza.


Apprezzo il tuo consiglio (infatti già pensava di far visita ad un circolo) e la schiettezza . Però vorrei essere altrettanto schietto. Qui mi pare che nessuno si aspetti di vedere e fotografare da Milano come dal Cerro Paranal o anche solo dalle prealpi. Però le foto di Fulvio e di molti altri dimostrano che si possono avere risultati soddisfacenti anche in città. Certo, è più difficile, serve tecnica e attrezzatura adeguata, ci sono meno soggetti e i risultati sono peggiori, ma questo non vuol dire che non ci sia nulla da vedere. Occorre aver le giuste aspettative e anche sapersi accontentare. Era per questo che volevo conoscere le esperienze (soprattutto in fotografia) di chi abita intorno a Milano.

Andando un po' OT, mi diletto di fotografia subacquea. È un hoppy, non un lavoro, ed il tempo e il denaro che posso dedicarvi sono limitati. Questo vuol dire che faccio foto nel Mediterraneo, usando una mirrorless, un flash e un grandangolo umido. So bene che il mar Rosso sarebbe meglio, e anche una reflex, ma mi so accontentare. La soddisfazione di dire questa l'ho fatta io, permette di passare oltre l'innegabile carenza di soggetti e la limitatezza dell'attrezzatura.


Ultima modifica di simont il giovedì 7 aprile 2016, 21:56, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: giovedì 7 aprile 2016, 21:55 
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Iscritto il: martedì 26 gennaio 2010, 14:19
Messaggi: 5456
Località: Rescaldina (Mi)
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Io abito a 25 km circa da Milano, sotto un cielo molto inquinato da luci.
Tra l'altro sono al primo piano e ho un bel lampione al sodio proprio davanti al terrazzo.
Ma se vai a sbirciare nella mia galleria Astrobin (link qua sotto in firma) troverai parecchie immagini fatte da casa, sia con la reflex (con opportuno filtro anti IL) sia soprattutto con ccd e filtri a banda stretta.
Quindi è sicuramente possibile fare foto deepsky anche dai nostri cieli, ma come diceva Fulvio poco sopra bisogna avere una strumentazione adeguata e saperla gestire.
Per evitare di spendere cifre esagerate, puoi provare a guardare nel mercato dell'usato.
Un tele a lunga focale, come ti è stato spiegato sopra, è l'ideale in condizioni di forte IL, ma se non hai esperienza è anche difficile da gestire (guida, messa a fuoco ecc.)
Per partire meglio allora un APO con un ccd e filtri Ha/OIII: con questo setup puoi riprendere con soddisfazione e divertimento le nebulose ad emissione.

_________________
Roberto Marinoni
www.robertomarinoni.com
Astrobin


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MessaggioInviato: giovedì 7 aprile 2016, 22:16 
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Iscritto il: sabato 2 aprile 2016, 8:56
Messaggi: 34
Potreste chiarirmi dal punto di vista tecnico il discorso del maggior contrasto con una focale lunga?Anche a me, come ad andreaconsole, non torna molto, o perlomeno non sempre.

Questo il mio ragionamento.
Se consideriamo un oggetto deep come una sorgente estesa (è il caso ad esempio delle nebulose), l'ottica la tratta allo stesso modo nel cielo inquinato. Se immagino di dimezzare la focale a pari apertura raccoglierò da un'area di cielo 4 volte inferiore, sia il fondo che l'oggetto deep, col risultato di ridurre di 4 volte entrambi i contributi. Ho però in questo modo dimezzato anche il rapporto focale e tutto torna. Se ora immagino di raddoppiare l'apertura, quadruplico la superficie di raccolta e quindi ripristino il segnale originario. In effetti sono tornato al rapporto focale di partenza, e tutto torna ancora una volta. Il contrasto però non è variato, entrambi i segnali variano nello stesso rapporto. Quello che conta alla fine è il rapporto focale. Verò è invece che il fondo più elevato si porta dietro più rumore e quindi alza la soglia di detezione rispetto al fondo basso. È qui che entrano in gioco le medie (o le esposizioni lunghe). Man mano che aumento il tempo totale il fondo diventa sempre meno rumoroso (con la radice) e permette al segnale di interesse di diventare distinguibile.

Diverso il discorso per la sorgente puntiforme (stella o anche ammassi, oggetti in cui riesco a risolvere i singoli contributi). Nel caso ideale ogni sorgente puntiforme illuminerà sempre solo un singolo pixel (poi nella realtà nè illuminerà alcuni perchè il potere risolutivo dell'ottica è finito), indipendentemente dalla focale, ed il segnale sarà tanto più forte quanto maggiore sarà l'apertura. In questo caso aumentando la focale a pari apertura potrò ridurre il contributo del fondo, senza intaccare il segnale dalla sorgente puntiforme, e quindi di fatto aumentare il contrasto.


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MessaggioInviato: giovedì 7 aprile 2016, 22:18 
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Iscritto il: mercoledì 2 gennaio 2008, 9:06
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Località: Roma
Cita:
Però le foto di Fulvio e di molti altri dimostrano che si possono avere risultati soddisfacenti anche in città. Certo, è più difficile, serve tecnica e attrezzatura adeguata, ci sono meno soggetti e i risultati sono peggiori, ma questo non vuol dire che non ci sia nulla da vedere. Occorre aver le giuste aspettative e anche sapersi accontentare. Era per questo che volevo conoscere le esperienze (soprattutto in fotografia) di chi abita intorno a Milano.


Aggiungerei un'altra cosa: che se domani ti venisse il desiderio di una maggiore scientificità nell'approccio (fotometria, spettroscopia, Lucky imaging, etc) vi ci potresti dedicare anche da località cittadine senza problemi: per la spettroscopia in particolare, che coltivo, l'IL lo elimini in due colpi di clic con la sottrazione del fondo cielo.
Sia ben chiaro, tuttavia che:
1- Occorre un tele di apertura minima sui 20-25 cm
2- Occorre una camera CCD (le reflex digitali non sono adatte) molto sensibile
3- E' necessaria un'esperienza che si acquista man mano che ci si appassiona.
4- L'eperienza visuale è limitata a sole, luna e pianeti, stelle doppie e qualche planetaria.
Del resto,se io avessi aspettato il momento di caricare baracca e burattini e trasferirmi in località montane, probabilmente avrei fatto un decimo di lavoro di astronomia che ho fatto, sempre che non avessi lasciato perdere prima.Proprio in questo periodo di meteo assurdo questo discorso vale molto più che in passato.Ieri sera ,ad esempio, tempo bello , cielo limpido, vado da casa al mio Osservatorio di Ponte di Nona con lo scopo di fare una ripresa di Giove: faccio appena in tempo a preparare il tele, centrare il pianeta, cominciare a riprendere, che subito il cielo si vela e poi si copre: ho smoccolato, ma ero a 15 minuti di macchina da casa, ho messo tutto a posto e me ne sono andato.Certo, se fossi andato a 100-150 km da casa non mi sarei limitato a smoccolare ma mi sarei inc...ato di brutto.Morale della favola, il cielo cittadino sarà meno bello, ma ti permette di osservare di più e di inc...arti di meno.

Cita:
Diverso il discorso per la sorgente puntiforme (stella o anche ammassi, oggetti in cui riesco a risolvere i singoli contributi). Nel caso ideale ogni sorgente puntiforme illuminerà sempre solo un singolo pixel (poi nella realtà nè illuminerà alcuni perchè il potere risolutivo dell'ottica è finito), indipendentemente dalla focale, ed il segnale sarà tanto più forte quanto maggiore sarà l'apertura. In questo caso aumentando la focale a pari apertura potrò ridurre il contributo del fondo, senza intaccare il segnale dalla sorgente puntiforme, e quindi di fatto aumentare il contrasto.

Sono d'accordo, occorre poi considerare che alcuni oggetti di ridotta estensione angolare (come anche i pianeti), possono essere in definitiva considerati come la somma di sorgenti puntiformi.

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Fulvio Mete
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MessaggioInviato: venerdì 8 aprile 2016, 8:53 
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Non è solo questo il punto, per quanto già il ragionamento di Fulvio non faccia una grinza.
Proviamo a seguire questo ragionamento, che ovviamente non riguarda gli oggetti molto estesi nebulari per i quali non è ovviamente molto valido:
Sappiamo che in fase di ripresa (ma si può fare la stessa considerazione anche per il visuale dove è più facile sperimentarla) esiste un limite minimo di segnale affinché il rilevatore funzioni dandoci un risultato.
Si tratta cioè di quel minimo di segnale superiore al rumore intrinseco nel rilevatore.
Ammettiamo per semplificare che sia posto a un valore 8
L'inquinamento luminoso mi da un segnale di 40
Il mio soggetto ha un valore di 80
Il rapporto S/N è 2
Se raddoppio la focale l'IL avrà un segnale di 10 (se raddoppiamo la focale arriva sul pixel un quarto del segnale in quanto si parla di aree)
Il soggetto avrà un segnale di 20
il rapporto S/N sarà perciò sempre 2
Ma poiché il rumore del rilevatore è sostanzialmente fisso e perciò si può sottrarre con un dark e con un bias (il dark in realtà è più per il rumore termico e i pixel poco o troppo efficienti ma tanto si usano ambedue nelle riprese) avremo che il segnale di fondo dovuto all'IL sarà 2 (10 di segnale effettivo meno dark e bias)
Il segnale "buono" sarà invece di 12 (20 meno dark e bias)
Di conseguenza il rapporto S/N migliorerà e migliorerà anche il contrasto.

Ovviamente ho semplificato ed estremizzato i valori ma il concetto è questo.

Ora ditemi le lacune del mio ragionamento, altrimenti rischio di fossilizzarmi sulle mie idee.

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