Dopo un mesetto d'uso del canoncino ho deciso di scrivere le mie impressioni, cercando di riunire ed ordinare quanto scritto in diversi 3D.
Premetto che ho acquistato il canoncino non per una vera è propria necessità specifica, ma per il puro e semplice sfizio di avere lo stabilizzato che tanto mi aveva colpito tempo fa, dopo averlo provato per alcuni minuti.
Infatti a differenza degli altri quattro binocoli che posseggo e che rispondono a precise esigenze, questo lo possiamo considerare il calssico binocolo "generico" da utilizzare all'occorenza un po per tutti i tipi di osservazioni, da portare nelle passeggiate e gitarelle non troppo "selvagge" dove non vuoi portarti dietro treppiedi o monopiedi; personalmente lo considero equivalente all'universalissimo 10x50 (grazie alla stabilizzazione) ma condensato in 600 grammi.
Va ricordata una cosa importante però, il binocolo non è waterproof, non è shockproof ed ovviamente non è riempito d'azoto, argon od altro gas che non sia normalissima aria, quindi non è adatto ad usi "estremi", ma neanche (secondo me) semplicemente "avventurosi".
► Venerdì 15 gennaio 2016 ◄Questa mattina ho ritirato finalmente il giocattolino (c'è stato un po di ritardo perché gli avevano erroneamente spedito il mark 1), me lo sono portato in giro tutto il giorno e mi ci son divertito non poco, come al solito riporto le primissime impressioni, soprattutto di tipo "metrico" come mio solito.
Innanzitutto, ho verificato direttamente in loco lo stato generale, la collimazione ed il funzionamento della stabilizzazione (motivo per cui ho scelto il ritiro diretto al magazzino del venditore), ed era tutto ok (una volta tanto

).
Arrivato a casa, come detto, ho verificato che le caratteristiche dichiarate siano rispettate, quindi...
• ingrandimento: 10x ► misurato: 9,7x;
• diametro lenti: 30 mm ► misurato: 30 mm;
• campo reale: 6° ► misurato: 5,9° (utilizzato come riferimento il reticolo graduato del vortex solo r/t);
• pupilla d'uscita: 3 mm ► misurata: 3,qualcosa (perfettamente rotonda ed omogeneamente illuminata);
• minima distanza di messa a fuoco: 4,2 m ► misurata: 4,2 m (va ricordato, che tale distanza può variare in base al grado di miopia/ipermetropia);
• dimensioni 127x150x70 mm ► misurate: 127x150x66 (l'ultima misura varia in base alla distanza interpupillare, da 64 a 70 mm);
• peso: 600 g ► misurato: 581 g senza pile, tappi e cinghia (627 g con le pile), mentre senza pile ma con i tappi si arriva a 598 g.
In definitiva in canon paiono essere molto precisi con caratteristiche dichiarate.
Passiamo subito ai difetti, sono fondamentalmente tre (secondo me naturalmente), il primo è che non sono previsti i tappi per gli obiettivi, il secondo è la mancanza del pulsante on/off dello stabilizzatore (ma mi sto attrezzando con il famoso elastico con bottoncino, per risolvere la cosa), mentre il terzo è che manca una scala graduata che indichi la distanza interpupillare, cosa molto utile per ritrovarla quando il binocolo passa in diverse mani, in canon avrebbero ad esempio potuto stampigliare posteriormente due "lunette" graduate ed aggiungere un piccolo indice sula scatola dei prismi ad indicare detta distanza.
Per il primo problema, invece vi ho posto rimedio io con un pezzo di plexiglass nero che mi era rimasto, del biadesivo e due circoletti in espanso.
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Canon 10x30 IS - 10.JPG [ 249.64 KiB | Osservato 6774 volte ]
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In ultimo c'è quello che io definisco un difettuccio (e che è stato segnalato anche da altri possessori), ovvero quella sensazione temporanea di microsfocato/micromosso che capita a stabilizzazione attivata ogni tanto per qualche secondo (si nota soprattutto su oggetti contrastati), immagino sia dovuto alla "fatica" del prisma quando lo stabilizzatore è un po al limite del famoso grado, infatti capita soprattutto durante le "accelerazioni/decelerazioni" come ad esempio all'inizio e fine del panning, oppure quando la stanchezza comincia a farsi sentire e le praccia a cedere un pochino.
Finiti i difetti, passiamo ai pregi (sempre prime impressioni quindi suscettibili di cambiamenti d'opinione), confrontandolo otticamente con il Vx ultima 8x56 ed il vortex DB 8x42, ho notato una curvatura di campo veramente limitatissima, lo si può definire praticamente "piatto" (provato sulle stelle), rispetto ai primi due la cromatica è molto piu limitata (ma non assente, su oggetti ad alto contrasto come le antenne stagliate sul cielo, esce abbastanza fuori), ha una distorsione a cuscinetto appena inferiore al vortex e superiore al Vx (che in questo caso è il piu "ortoscopico" di tutti), come definizione invece nulla da dire, veramente cristallino.
Meccanicamente appare abbastanza solido (ma non mi fiderei di lasciarlo cadere nemmeno da poche decine di cm

) e la regolazione della distanza interpupillare davvero precisa e solida (merito della particolare scatola prismi con i
Porro II), la messa a fuoco è fluida e si passa dalla minima distanza ad infinito con una rotazione della manopola di poco meno di 300°, la rotazione massima tra i due fine corsa è di circa 400°.
Peso e compattezza sono davvero ottime, ho letto in alcuni report che veniva criticata ergonomicità (vista la forma "strana") ma personalmente lo trovo molto comodo, soprattutto nell'uso con una mano sola.
► Sabato 16 gennaio 2016 ◄Dal punto di vista del contenimento dei riflessi, ho fatto una prova (cattiva) con la Luna ed oggi col Sole, entrambe le ho mantenute appena al di fuori del campo del binocolo (per il Sole visto il rischio ho usato l'astrosolar ed il treppiede, che ho bloccato appena posizionato bene il bino con la nostra stella fuoricampo), in entrambi i casi si è palesato un riflesso a forma di falce di Luna, diciamo che come entità era simile alla Luna di cinque giorni (un po di piu con il Sole, come una falce di otto giorni).
Solitamente non utilizzo quasi mai le custodie dei miei binocoli (preferisco i tappi per proteggerli e portarmeli appesi al collo), ma la custodia del canon la trovo particolarmente comoda con la sua ampia zip che estende l'apertura dall'alto al lato della stessa, facilitando moltissimo il prelievo ed il ricovero dello stesso; infatti ho deciso di togliere le cinghie e portarmelo direttamente nella sua custodia.
► Lunedì 18 gennaio 2016 ◄Come già detto, considero il canoncino un "all purpose" quindi oltre che sul paesaggio, intendo usarlo spesso anche sul cielo (diurno e notturno).
Osservata la Luna bassa verso ovest intorno alla mezzanote, orizzonte abbastanza pulito, poca turbolenza (per un 10x), il binocolo offre una immagine molto pulita, sul bordo lunare il cromatismo è estrememente contenuto fin quando lo si tiene entro il 60% del campo, oltre e fino al bordo diventa ben percepibile, ma quello che fa piacere è la sua immagine davvero ben definita, i chiaroscuri dei mari Serenitatis e Tranquillitatis sulla parte illuminata erano particolarmente contrastati con diverse tonalità di grigio, al terminatore si vedava bene la parte orientale (illuminata) del Mare Imbrium e sui "bordi" di questo erano ben percepibili Plato al bordo nord e Archimedes a quello sud, ben visibili il trittico Ptolemaeus-Alphonsus-Arzachel, particolari che con il 10x50 a mano libera percepivo con maggiore difficoltà che col canoncino che, confermo, con la stabilizzazione attiva equivale ad un 10x50 "standard", relativamente a quello che si può vedere.
Per il Sole ho deciso di dotare il canoncino di una maschera con filtro astrosolar e di due conchiglie a "fetta di salame" da collegare alle sue circolari tramite velcro (il tutto autocostruito).
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Peccato che oggi sul Sole non c'era nulla da vedere (almeno a 10x e con 30 mm di diametro), però ho verificato che sia il filtro che le fette di salame fanno il loro dovere.
In ogni caso nei giorni successivi, quanche macchia si è fatta vedere, il 22 ad esempio vi erano quattro macchioline divise in due gruppi (di tre ed'una) veramente piccole e visibili solo con la stabilizzazione attiva, oppure negli ultimi giorni di gennaio in cui una singola macchia molto compatta ma ben visibile anche senza stabilizzazione, in ogni caso è molto utile per dare un'occhiatina veloce e "stabile" al Sole per decidere se tirar fuori gli altri tubi per approfondire l'osservazione.
FINE 1ª PARTE...