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Autore Messaggio
MessaggioInviato: lunedì 1 febbraio 2016, 0:12 
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Iscritto il: giovedì 12 marzo 2015, 22:14
Messaggi: 119
Da un po di tempo mi frulla in testa l’idea di realizzarmi un piccolo osservatorio remoto, lontano dai cieli inquinati di Roma, in cui piazzare la mia attrezzatura (sw 80ed – canon 1100d su heq5).
L’idea è quella di realizzare un sistema semplice ed affidabile cercando di non spenderci troppi soldi.
Per l’alloggiamento dell’attrezzatura avevo pensato di trasformare una casetta in legno che già ho, rendendo il tetto apribile tramite motore elettrico (tipo quelli per le tapparelle).
Per quanto riguarda invece il discorso relativo al controllo e gestione delle attrezzature da remoto ho le idee un po confuse…
Avevo pensato di utilizzare un piccolo pc con connessione internet per la gestione della montatura, delle camere di guida e ripresa e della webcam di controllo dell’osservatorio.
Per quanto riguarda l’apertura e chiusura del tetto immagino che dovrò dotarmi di una centralina apposita, sempre comandabile da remoto.
Inoltre mi servirà un sistema di backup energetico nel caso di blackout e magari anche un sensore di pioggia che mi consenta di interrompere in automatico la sessione e chiudere il tetto in caso di precipitazioni.
Consigli e suggerimenti sono pertanto ben accetti, magari anche indicazioni di esperienze simili consultabili sul web.


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MessaggioInviato: lunedì 1 febbraio 2016, 8:44 
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Iscritto il: domenica 23 aprile 2006, 22:02
Messaggi: 7738
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Prima di lanciarmi in suggerimenti che potrebbero solo confonderti le idee è necessario capire bene cosa vuoi fare. Ad esempio vuoi che il tuo osservatorio sia in grado di effettuare le riprese in modo totalmente automatico oppure che sia sempre necessaria la tua supervisione remota? Nella postazione remota hai a disposizione la corrente elettrica ed una connessione ad internet?


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MessaggioInviato: lunedì 1 febbraio 2016, 12:35 
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Iscritto il: giovedì 12 marzo 2015, 22:14
Messaggi: 119
Ciao Ivaldo e grazie del passaggio, per non rendermi le cose troppo difficili da subito avevo pensato di effettuare le riprese in modo totalmente assistito da remoto, evitando il più possibile automatismi e gestendo tutte le fasi dal pc di casa.
La postazione dispone di linea elettrica ma non telefonica, percui avevo pensato ad un modem 4g, dal momento che nella zona la tim garantisce una buona connessione.


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MessaggioInviato: lunedì 1 febbraio 2016, 17:44 
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Iscritto il: domenica 23 aprile 2006, 22:02
Messaggi: 7738
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Il problema che vedo io è che in caso di disconnessione della rete 4G tu non possa terminare la sessione. Il tetto resterebbe aperto e la strumentazione accesa. In caso invece di una situazione automatizzata invece si possono prevedere alcune sicurezze, ad esempio che la sessione termini in caso di maltempo oppure di mancanza di connessione o di corrente. Certo la faccenda è un po' più complicata, ma nulla di insormontabile.


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MessaggioInviato: lunedì 1 febbraio 2016, 22:22 
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Iscritto il: giovedì 12 marzo 2015, 22:14
Messaggi: 119
In effetti qualche sicurezza la dovrei sicuramente considerare, anche perché abito a 2 ore e mezza di auto dal luogo dove vorrei realizzare l’osservatorio…..
Magari potrei fare una via di mezzo, comandando da remoto ma con pochi automatismi che mi garantiscano in caso di malfunzionamenti della linea elettrica o della linea dati.

Comunque per entrare più nello specifico io avevo pensato di comandare da pc (con remote desktpo) la montatura tramite eqmod, la camera di ripresa con eosutility e la camera guida tramite PHD. Inoltre collegherei anche un paio di webcam al pc per controllare le operazioni.

Il motore del tetto pensavo di gestirlo tramite una centralina domotica tipo questa con la quale potrei gestire anche l’accensione di eventuali luci e magari le fasce anticondensa. Da quello che ho capito a queste centraline si possono collegare anche sensori di pioggia e si possono creare delle regole che consentono di automatizzare alcune operazioni, ma sulla materia sono abbastanza ignorante…


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MessaggioInviato: venerdì 5 febbraio 2016, 17:32 
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Iscritto il: venerdì 24 luglio 2009, 14:05
Messaggi: 715
Località: Ravenna/Forli
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Ciao, non contare troppo su rdp, se vai tramite connessione 4G/3G con contratti recenti (un tempo non era così) non ti viene assegnato un IP pubblico, ma un IP privato e quindi non puoi connetterti direttamente, come non credo possano funzionare anche i soliti DINDNS e affini.

Io e il mio socio attualmente stiamo usando il sistema offerto gratuitamente da WEAVED.COM per esporre servizi tipo appunto RDP, anche se ha la limitazione che ogni 30 minutui scade la sessione.

Altrimenti una bella sessione di teamviewer toglie tutti dai guai.

Per la relebox io ho questa, sono 8 rele con memoria e 8 ingressi programmabili (metto il link, ma non sono sicuro il regolamento lo consenta)
http://gce-electronics.com/en/home/57-w ... 00-v3.html
Funziona molto bene e costa uguale o quasi.

Altro consiglio che mi sento di darti è: Chi più spende meno spende.

Che dimensioni ha la tua casetta di legno?

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Osservatorio remoto in calabria


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MessaggioInviato: venerdì 5 febbraio 2016, 17:42 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 23:39
Messaggi: 1070
Località: Roma
ulisse031 ha scritto:
Ciao, non contare troppo su rdp, se vai tramite connessione 4G/3G con contratti recenti (un tempo non era così) non ti viene assegnato un IP pubblico, ma un IP privato e quindi non puoi connetterti direttamente, come non credo possano funzionare anche i soliti DINDNS e affini.

Ho fatto recentemente un contratto con TIM per una sim dedicata a questo compito e all'inizio mi era stato assegnato un IP privato. Poi ho chiesto spiegando la motivazione (ho detto telecontrollo) e mi hanno assegnato un IP pubblico. Vodafone non lo fa neanche su richiesta, lo so per sicuro. Gli altri operatori non so.

Ciao, Max


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MessaggioInviato: venerdì 5 febbraio 2016, 20:27 
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Iscritto il: venerdì 24 luglio 2009, 14:05
Messaggi: 715
Località: Ravenna/Forli
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Si ricordo il tuo post.

Per me sei un caso raro, io ho TRE e non ci ho neppure provato....
Tim è pur sempre in qualche modo legata a telecom, magari si permette qualche cosa in più.

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MessaggioInviato: sabato 6 febbraio 2016, 13:56 
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Iscritto il: giovedì 12 marzo 2015, 22:14
Messaggi: 119
Ciao Ulisse, sinceramente pensavo che i gestori di telefonia mobile fornissero IP pubblici per le line dati.... un altro problema da risolvere :evil:
Ho visto la relebox che mi proponi, mi sembra un buon prodotto ma, dato che sono abbastanza ignorante sull'argomento, posso chiederti se è possibile programmarla in modo da automatizzare alcune operazioni (ad esempio parcheggio della montatura e chiusura del tetto ad un determinato orario)? Oppure servono conoscenze informatiche specifiche? Io sapevo fare qualche programmino in C ma sono arrugginito da parecchio...
Per la casetta la mia intenzione iniziale era di utilizzarne una di cui già dispongo, di dimensioni circa 1,5x1,5, però considerato che è già di suo messa maluccio potrei anche costruirmene una ex-novo, sempre di quelle dimensioni per non occupare troppo spazio.
Il mio dubbio circa la casetta è se progettarla prevedendo la chiusura del tetto solo con la montatura in posizione parcheggio (scelta più comoda ma più rischiosa) oppure con la possibilità di chiudere il tetto con la montatura in qualsiasi posizione (ma in questo caso mi andrei ad inibire una buona fetta di cielo).


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MessaggioInviato: sabato 6 febbraio 2016, 15:38 
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Iscritto il: domenica 23 aprile 2006, 22:02
Messaggi: 7738
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Personalmente ti consiglio la soluzione in cui il tetto può essere chiuso indipendentemente dalla posizione del telescopio. In una situazione remota è inoltre a mio parere un sensore meteo in grado di chiudere il tetto in modo autonomo e senza computer, anche se è una soluzione molto meno economica.


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