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Autore Messaggio
MessaggioInviato: lunedì 25 gennaio 2016, 12:00 
xenomorfo ha scritto:
Non è vero. Discussioni sul fatto che lo SQM non corrisponde alla qualità del cielo ce ne sono, specie in relazione alla scala di Bortle.

E' vero il contrario: è la scala di Bortle che è messa spesso in discussione in confronto con le letture SQM. Anche perchè la scala è soggettiva dell'individuo che l'ha ideata. L'SQM restituisce la misura strumentale, che non lascia spazio ad interpretazioni.
Mi stupisce che proprio tu che negli anni scorsi sei stato uno dei principali e più accaniti sostenitori del SQM, in contrapposizione a quelli del "buio da paura", ora lo metta in discussione.


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MessaggioInviato: lunedì 25 gennaio 2016, 12:28 
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Il fatto è che il cielo non è nero ma ha una certa sua luminosità. Se ci abbassa di quota si potrebbe perdere un poco di luce del cielo per schermatura atmosferica e sostituirla con un poco di inquinamento luminoso, ottenendo la medesima luminosità totale ed avere quindi le medesime letture sullo strumento. Ma una situazione osservativa diversa. Questo è tutto il succo del discorso.

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Ciò che non ha termine non ha figura alcunaLeonardo da Vinci


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MessaggioInviato: lunedì 25 gennaio 2016, 12:41 
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Località: Milano
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il che non toglie che il tuo sito, Renato, possa essere ottimo o più che buono. sicuramente migliore di quelli a cui sono abituato io :)

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dovrete espellere anche me


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MessaggioInviato: lunedì 25 gennaio 2016, 12:44 
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Iscritto il: lunedì 13 febbraio 2006, 9:53
Messaggi: 14847
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e soprattutto comodo e calduccio :obs:

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{andreaconsole.altervista.org}¦ Ballscope 300/1500 DIY "John Holmes"


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MessaggioInviato: lunedì 25 gennaio 2016, 12:53 
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Iscritto il: lunedì 19 gennaio 2009, 21:32
Messaggi: 2874
Località: LV426/Acheron
Renato C ha scritto:
E' vero il contrario: è la scala di Bortle che è messa spesso in discussione in confronto con le letture SQM. Anche perchè la scala è soggettiva dell'individuo che l'ha ideata. L'SQM restituisce la misura strumentale, che non lascia spazio ad interpretazioni.
Mi stupisce che proprio tu che negli anni scorsi sei stato uno dei principali e più accaniti sostenitori del SQM, in contrapposizione a quelli del "buio da paura", ora lo metta in discussione.


La scala di Bortle è soggettiva perché affidata al giudizio personale della visibilità o meno di oggetti via via meno contrastati. Tuttavia, in linea di principio, uno potrebbe riprendere un oggetto di magnitudine superficiale nota e valutare il contrasto con il fondo cielo e quindi avrebbe il rapporto segnale/rumore.

La logica dietro la scala di Bortle è che la visibilità degli oggetti, e dunque la qualità del cielo, dipende dal rapporto fra la luce degli oggetti (segnale) e la luce inquinante (rumore). Lo SQM misura il totale senza distinguere quale parte è buona e quale rumore.

Così succede che 21.5 in alta quota corrisponde a un contrasto ben maggiore che 21.5 a bassa quota.


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MessaggioInviato: lunedì 25 gennaio 2016, 13:47 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:40
Messaggi: 5906
Località: Magenta (MI)
Se c'è una cosa ragionevole e logica, questa è proprio la non utilità del dato secco fornito dallo "Scatolotto Quasi Misuratore" ai fini di avere un'idea di quel che si vede in cielo.

L'SQM è uno strumento, non un oracolo, e andrebbe utilizzato là dove il senso per farlo abbonda, ad esempio per monitorare nel tempo lo stato del cielo da un particolare sito, utilizzandone i valori medi forniti: questo è utile, ed è tanto, ed è possibile grazie all'SQM!
L'SQM ha senso anche per fare tanti confronti, ma solo se al dato si aggiungono le condizioni in cui lo si rileva.

Quando si va ad osservare a 2.000m (ad esempio al passo del Sempione) capita "spesso" di vedere M33 ad occhio nudo, anche se il dato SQM non risulta eccelso, la discriminante è proprio la trasparenza del cielo!
Probabilmente, da un sito con elevazione pari alla metà o meno, lo stesso valore SQM potrebbe non garantire la stessa qualità del cielo, come spesso verifico proprio su alcuni oggeti limite, con sempre il mio occhio e con sempre il mio telescopio, quindi con "condizioni al contorno" sufficientemente stabili!
Perlomeno il contrario non succede mai !

Certo il modo di porsi "dottrinale" di Xeno può dar fastidio ad alcuni (almeno a me capita, ma solo a volte, ad esempio quando apre delle discussioni che hanno una sorta di scopo polemico), ma non deve portare a rifiutare il senso di quel che tenta di comunicare, soprattutto se un fondamento di obiettiva verità c'è.
Con Xeno mi permetto di scherzare amichevolmente, chi ha orecchie per intendere... inCamper! :wink:

Cieli sereni !

Alessandro Re

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Sono socio del GAR http://www.astrofilirozzano.it
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Torrette Baader Maxbright + Denkmeier DualArm PxS NPack + 2Antares 19mm 70°, Televue Nagler zoom 3-6mm, 7mm T1, 13mm T2 e T6, Pan 24mm.
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MessaggioInviato: lunedì 25 gennaio 2016, 14:40 
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Iscritto il: lunedì 19 gennaio 2009, 21:32
Messaggi: 2874
Località: LV426/Acheron
Se tu fai il conticino SQM meno estinzione bla bla bla... vedrai che il contrasto calcolato corrisponde alla qualità del cielo.
L'estinzione è difficile da misurare (occorre la fotometria di stelle campione) ma in ogni caso 0.4 al livello del mare e 0.2 in quota sono stime ragionevoli.


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MessaggioInviato: lunedì 25 gennaio 2016, 17:28 
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Messaggi: 4095
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Bravo king. Ottimo intervento. Eh bé... come si dice? Noblesse oblige. :D

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MessaggioInviato: lunedì 25 gennaio 2016, 17:33 
Badate che non sto cercando il primo premio per il cielo più bello, però continuo a ripetere che l'estinzione è un fattore minore rispetto ad altri ben più significativi che incidono sul vedere e non vedere.
Ad esempio una cappa di umidità che è tipica della pianura padana e di molti altri luoghi della penisola.
L'inquinamento atmosferico è un altro pesantissimo fattore che incide sull'osservazione. La cappa di umidità è l'inquinamento atmosferico sovrappongono i loro nefasti effetti.
Di notte questi effetti vengono nascosti dal IL e non sono evidenti (tra l'altro è proprio questa cappa che rende l'IL più forte di quanto non sia), ma di giorno è evidente perché si vede un cielo grigiastro anziché azzurro brillante. Al tramonto guardando in direzione del sole la cappa è evidente. Per sfuggire a tutto questo si sale in quota perché questa cappa resta in basso, nei primi 1000 mt.
Ma ci sono luoghi, come ad esempio in Sardegna e in Corsica, dove sia la cappa di umidità sia l'inquinamento atmosferico sono del tutto inesistenti, sconosciuti e la trasparenza è eccellente. Qui non c'è bisogno di salire in quota, anche se volendo si può fare, ci sono anche qui le montagne sui 2000-2500mt. Ecco perché l'estinzione è un falso problema ai fini pratici.


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MessaggioInviato: lunedì 25 gennaio 2016, 18:03 
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Ma tutto questo discorso dice solo che il cielo sardo tu lo definisci ottimo (e ci credo, ci ho osservato anche io sotto quel cielo), xeno come ha detto king ha portato un discorso perfettamente logico e verosimile e soprattutto dati numerici validi, tu semplicemente dal punto di vista fisico non puoi dire che dal punto di vista dell'estizione il cielo sardo è diverso da qualsiasi altro cielo al livello del mare e questo semplicemente perché, al livello del mare ci sono sopra le nostre teste circa 10 km di azoto ed ossigeno (poi saranno pulitissimi, secchissimi, e senza MP10 e PM2,5), mentre in montagna a 2.000 m ve ne sono solo 8 km, questi portano a quel dato medio di estinzione (la differenza di 0,2 mag) questo perché sono sempre 2 km in piu di N2 ed O2 che ogni fotone dovrà attraversare, dati che poi possono solo peggiorare al variare dell'umidità, delle particelle in sospensione (PM vari), della temperatura, ecc, ma rimane il fatto che quello che ha scritto xeno è fondamentalmente valido su TUTTO il pianeta; quindi a parità di "composizione fisica" (pressione, umidità, polvere, temperatura, ecc) dello strato atmosferico sopra un dato luogo, se la luminosità che arriva all'SQM da un luogo a 0 m s.l.m. ed ad uno a 2.000 m s.l.m. è la stessa, necessariamente (per logica e per il rasoio di occam) vuol dire che una quota di luminosità nel luogo a 0 m s.l.m. non è di origine naturale (proveniente dal cielo).
Per come la volti e come la giri il discorso di xeno questa volta non fa una piega.

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