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Autore Messaggio
MessaggioInviato: martedì 22 dicembre 2015, 12:54 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Un 40 cm di diametro comincia ad essere uno strumento lungo (almeno per alcuni), molto pesante, ingombrante ed infine anche costoso. Se ci si deve contentare di osservare solo gli ammassi globulari allora anche un 30 cm potrebbe bastare, risparmiando un bel pò; per il planetario ci sarà poca differenza, visto che il fattore limitante sarà sicuramente il seeing. La differenza ci sarebbe da un cielo buio, ma abbiamo detto che non ci si vuole spostare molto. Con un 40 cm di diametro con una pupilla d'uscita di 3mm e 133 ingrandimenti si dovrà usare un oculare di circa 15mm che anche se avesse un campo apparente di 82° darebbe un campo reale di circa 37', quindi un poco piccoletto, ci rientra appena la Luna.

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MessaggioInviato: martedì 22 dicembre 2015, 14:33 
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Iscritto il: martedì 21 febbraio 2006, 18:47
Messaggi: 3943
Località: Villa C. (MI)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Pure premettendo che la discriminante che ha maggior peso nell'osservazione del profondo cielo sia proprio la qualità di quest'ultimo, è possibilissimo usare con soddisfazione un grande strumento dal balcone di casa. Non bisogna trascurare qualche dettaglio:
- i filtri interferenziali: serviranno come l'aria che si respira, sia i banda larga per l'osservazione di oggetti DS di qualunque natura (*) che i banda stretta (OIII e UHC) per le nebulose più selettive.
- gli ingrandimenti: occorre scordarsi una volta per tutte la favoletta anni 70 che impone la pupilla d'uscita da 5mm e oltre per avere un campo decente dato che oggigiorno non usiamo più gli oculari Kellner da 40mm ma oramai degli oculari con campo apparente da 82° sono nazionalpopolari e hanno prezzi accessibili. 3,5mm di EP bastano e avanzano. Inoltre con l'aumentare degli ingrandimenti si riduce sensibilmente la luminosità del cielo
- Se il riflettore è intubato a giorno non dimenticare mai la fascia nera che lo protegge dalle luci parassite. Se poi si volesse la ciliegina sulla torta, l'osservatore dovrebbe coprirsi la testa con una maglietta nera, così da impedire che i suoi occhi vengano investiti da eventuali fonti di luce artificiale nelle vicinanze e migliorare la visibilità di oggetti al limite

(*) in teoria gli oggetti di natura stellare come gli ammassi stellari e le galassie non traggono particolari benefici dall'uso di filtri LPR ma all'atto pratico l'uso di un filtro a banda larga che scurisce il cielo permette una visione più gradevole

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Roberto Porta - photallica v. 2.0

"Le stelle non sbagliano e non si guastano" (G. Gualini)


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MessaggioInviato: martedì 22 dicembre 2015, 14:57 
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Iscritto il: martedì 28 novembre 2006, 9:31
Messaggi: 4095
Tipo di Astrofilo: Visualista
Una buona scelta potrebbe essere un dobson 14" una misura non molto considerata da noi, ma che invece ha interessanti frecce al suo arco: peso e dimensioni ancora gestibili abbastanza facilmente ed un'altezza del focheggiatore ottimale per una persona di statura media. Sarebbe comunque un buon upgrade per chi arriva da un 10" senza passare ad un colosso superiore di cui ci si potrebbe anche pentire.

L'anno scorso, prima di comprare il Gso 12", avevo considerato l'Orion skyquest xx14, che oltre ad essere meccanicamente ben costruito, è impreziosito da un interessante goto passivo.
http://www.skypoint.it/it/dobson-con-pu ... xx14i.html

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Stefano
Binocoli: Nexus 100; Vortex Vulture 10x50; Pentax Papilio 6,5x21
Telescopi: Dobson GSO 300 deluxe; WO Zenithstar 66SD


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MessaggioInviato: martedì 22 dicembre 2015, 16:06 
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Iscritto il: lunedì 4 gennaio 2010, 16:05
Messaggi: 538
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista
Da un cielo inquinato non te lo dice il dottore di non usare grossi diametri, soltanto rispetto a usarli da un cielo buio ti starai perdendo tantissime più cose quanto più grande è il diametro.
Io da cieli cittadini mi manterrei nell'intorno di un 12" (10" monolitico? 12" a scelta? 14" a tralicci?), che comunque volendo lo puoi ancora caricare in macchina se per caso volessi spostarti appena fuori città.
Ma se invece di uscite sai già che non ce ne sarà nemmeno una forse forse andrei su un telescopio quasi da postazione fissa e da comodità, tipo un C14.
Certo che se uno dice che proprio non gliene frega niente dei soldi si prende un Maser da 24", gli mette l'ArgoNavis e lo StellarCat e lo piazza in giardino e festa finita.

Questione filtri... da un cielo molto inquinato oggettivamente fanno poco.
Anche i filtri rendono sempre meglio tanto più vengono usati da cieli già bui, un discorso analogo a quello del diametro del telescopio.

Con un diametro grosso da un cielo inquinato l'unico beneficio che potresti veramente avere secondo me sarebbero le osservazioni ad alta risoluzione di oggetti abbastanza luminosi, nelle serate graziate dal seeing (ammettendo di saper gestire bene non solo la collimazione ma anche le problematiche termiche che aumentano all'aumentare del diametro).

Domanda da un milione di dollari: da dove osservi di preciso? Quanto è inquinato quel posto? SQM 18 (=centro di Firenze)? SQM 19 (periferia di una città grandina)? SQM 20 (=ancora ci si vede a malapena la Via Lattea)?

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Forse s'avess'io l'ale da volar su le nubi, e noverar le stelle ad una ad una, (...), più felice sarei, candida luna.

[size=85]Telescopio di notte: Dobson Jach Blak 16" e C8HD su Evolution
Telescopio di giorno: Lunt 60 BF 1200 PT FT DS
Oculari: Baader Aspheric 36mm - Explore Scientific 24mm - Ethos 13mm - Ethos 8mm - Barlow Powermate 2,5X
Filtri: DGM Optics NPB - Thousand Oaks OIII - Astronomik H-Beta


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MessaggioInviato: venerdì 15 gennaio 2016, 19:38 
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Iscritto il: lunedì 19 gennaio 2009, 21:32
Messaggi: 2874
Località: LV426/Acheron
Tanti anni fa avevo scritto queste cose. Non fatemele ricopiare qua però. Seguite il link.

http://visualsky.blogspot.it/2007/09/il ... ibile.html


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MessaggioInviato: lunedì 18 gennaio 2016, 22:47 
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Iscritto il: giovedì 17 marzo 2011, 12:15
Messaggi: 4
Renato C ha scritto:
Ciao, non ci hai detto quale è la tua postazione, giardino, terrazza, balcone, postazione fissa... ti sei fatto l'esperienza con il 250 su montatura altazimutale (immagino in configurazione Dobson, puoi mettere una foto?) alla tua età gestire un 400 o peggio un 500- 600 mm non è molto indicato, per problemi di peso e di trasporto, ma per le stelle tutto si può fare :D


Osservo da un giardino di una casa rurale a 16 km a ovest di Bologna, a 3 km a sud di Crespellano a circa 100 di altitudine sulla pianura. Esco dal garage in libertà senza dover ri-allineare il telescopio, fissato su un carrello autocostruito: allego foto dello strumento. Nelle buone serate sono sufficientemente visibili tutte le stelle dell'Orsa minore (sull'abitato di Crespellano), la Via Lattea è sufficientemente visibile, soprattutto nelle ore centrali della notte, magnitudine 5.5-6.0 allo zenit. Discreta visibilità fino a circa 40 gradi sull'orizzonte in tutte le direzioni.


Allegati:
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IMG_2546.JPG [ 146.8 KiB | Osservato 2027 volte ]
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MessaggioInviato: lunedì 18 gennaio 2016, 22:52 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
In questo caso, visto che il cielo non è male, la scelta viene determinata dal portafoglio. Prendi il tubo più grosso che ti riesce avere. Anche la qualità conta. Un Reginato sarebbe fantastico.

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MessaggioInviato: lunedì 18 gennaio 2016, 23:13 
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Iscritto il: giovedì 17 marzo 2011, 12:15
Messaggi: 4
Robb ha scritto:
Da un cielo inquinato non te lo dice il dottore di non usare grossi diametri, soltanto rispetto a usarli da un cielo buio ti starai perdendo tantissime più cose quanto più grande è il diametro.
Io da cieli cittadini mi manterrei nell'intorno di un 12" (10" monolitico? 12" a scelta? 14" a tralicci?), che comunque volendo lo puoi ancora caricare in macchina se per caso volessi spostarti appena fuori città.
Ma se invece di uscite sai già che non ce ne sarà nemmeno una forse forse andrei su un telescopio quasi da postazione fissa e da comodità, tipo un C14.
Certo che se uno dice che proprio non gliene frega niente dei soldi si prende un Maser da 24", gli mette l'ArgoNavis e lo StellarCat e lo piazza in giardino e festa finita.

Questione filtri... da un cielo molto inquinato oggettivamente fanno poco.
Anche i filtri rendono sempre meglio tanto più vengono usati da cieli già bui, un discorso analogo a quello del diametro del telescopio.

Con un diametro grosso da un cielo inquinato l'unico beneficio che potresti veramente avere secondo me sarebbero le osservazioni ad alta risoluzione di oggetti abbastanza luminosi, nelle serate graziate dal seeing (ammettendo di saper gestire bene non solo la collimazione ma anche le problematiche termiche che aumentano all'aumentare del diametro).

Domanda da un milione di dollari: da dove osservi di preciso? Quanto è inquinato quel posto? SQM 18 (=centro di Firenze)? SQM 19 (periferia di una città grandina)? SQM 20 (=ancora ci si vede a malapena la Via Lattea)?

Grosso modo le condizioni sono queste:
Visibili tutte le stelle dell'Orsa Minore. Magnitudine allo zenit 5.5-6.0, Via Lattea sufficientemente visibile, discreta visibilità fino a 40-45 in tutte le direzioni. Queste condizioni si verificano 30-40 notti all'anno.
Ovviamente nessuno butta via denari.
In effetti un C14 è sempre stato un sogno (visto che, volendo, è ancora trasportabile, casomai durante il periodo delle ferie). E' costoso e mi sembra troppo infarcito di elettronica. Da buon visualista sono più propenso per uno strumento di diametro lievemente maggiore per sfruttarlo in "quelle serate", casomai spendendo qualcosa in più per un sistema di puntamento passivo. E... potrebbe essere utile una piattaforma equatoriale? grazie

photallica ha scritto:
Pure premettendo che la discriminante che ha maggior peso nell'osservazione del profondo cielo sia proprio la qualità di quest'ultimo, è possibilissimo usare con soddisfazione un grande strumento dal balcone di casa. Non bisogna trascurare qualche dettaglio:
- i filtri interferenziali: serviranno come l'aria che si respira, sia i banda larga per l'osservazione di oggetti DS di qualunque natura (*) che i banda stretta (OIII e UHC) per le nebulose più selettive.
- gli ingrandimenti: occorre scordarsi una volta per tutte la favoletta anni 70 che impone la pupilla d'uscita da 5mm e oltre per avere un campo decente dato che oggigiorno non usiamo più gli oculari Kellner da 40mm ma oramai degli oculari con campo apparente da 82° sono nazionalpopolari e hanno prezzi accessibili. 3,5mm di EP bastano e avanzano. Inoltre con l'aumentare degli ingrandimenti si riduce sensibilmente la luminosità del cielo
- Se il riflettore è intubato a giorno non dimenticare mai la fascia nera che lo protegge dalle luci parassite. Se poi si volesse la ciliegina sulla torta, l'osservatore dovrebbe coprirsi la testa con una maglietta nera, così da impedire che i suoi occhi vengano investiti da eventuali fonti di luce artificiale nelle vicinanze e migliorare la visibilità di oggetti al limite

(*) in teoria gli oggetti di natura stellare come gli ammassi stellari e le galassie non traggono particolari benefici dall'uso di filtri LPR ma all'atto pratico l'uso di un filtro a banda larga che scurisce il cielo permette una visione più gradevole

grazie per queste preziose informazioni... in effetti la "tavoletta anni 70" non l'avevo considerata.
Avendo poco tempo a disposizione penso che un visualista puro si ponga unicamente il problema del riconoscimento di alcuni aspetti dei corpi celesti, ad esempio riuscire a vedere il colore azzurro... banalità? certamente tutti i colori percepiti e descritti dal Flammarion come ad esempio il lillà, erano il frutto di percezioni visibili ottenibili sol con cieli a noi, OSSERVATORI DELLA VAL PADANA, sconosciuti. Ed è proprio questo il bello dell'osservazione visuale con carattere contemplativo: osservare veramente solo quando il cielo è veramente buono... come dire... poco ma intensamente.
grazie ancora

stevedet ha scritto:
Una buona scelta potrebbe essere un dobson 14" una misura non molto considerata da noi, ma che invece ha interessanti frecce al suo arco: peso e dimensioni ancora gestibili abbastanza facilmente ed un'altezza del focheggiatore ottimale per una persona di statura media. Sarebbe comunque un buon upgrade per chi arriva da un 10" senza passare ad un colosso superiore di cui ci si potrebbe anche pentire.

L'anno scorso, prima di comprare il Gso 12", avevo considerato l'Orion skyquest xx14, che oltre ad essere meccanicamente ben costruito, è impreziosito da un interessante goto passivo.
http://www.skypoint.it/it/dobson-con-pu ... xx14i.html

grazie della preziosa puntualizzazione: è proprio questo il rischio che non vorrei correre, cioè eccedere nel diametro (oltre i 14") per poi pentirmente anche se vi sono fuocheggiatori posizionati a circa 2 metri da terra (altezza ancora ben gestibile per una persona di 182 cm) utilizzati con strumenti di diametro maggiore.
in effetti da 10 a 14" è già un upgrade importante.

xenomorfo ha scritto:
Tanti anni fa avevo scritto queste cose. Non fatemele ricopiare qua però. Seguite il link.

http://visualsky.blogspot.it/2007/09/il ... ibile.html

grazie, grazie, grazie, non ero a conoscenza di questa fonte preziosissima di informazioni!!!


Ultima modifica di Angelo Cutolo il martedì 19 gennaio 2016, 15:07, modificato 6 volte in totale.
Uniti post consecutivi. Per "citare" (aka quotare) gli interventi di utenti diversi nella stessa risposta qui è spiegato come fare ► http://forum.astrofili.org/viewtopic.php?f=2&t=84404 ◄ copiare il link nella barra degli indirizzi poi invio


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MessaggioInviato: lunedì 18 gennaio 2016, 23:51 
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Messaggi: 4095
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Da qualche parte avevo letto che gli astrofili americani considerano un upgrade di 4" il minimo per avere un effetto wow... In tal senso il passaggio da 10 a 14" sarebbe molto buono. Detto questo, viste le ultime tue precisazioni sulla qualità del tuo cielo (che non mi pare così male) e sulla facilità di posizionare il tele in giardino, direi che anche un 16" non ti creerebbe problemi gestionali e sarebbero ancora 2" in più. Valuta tu, anche in funzione del budget massimo di spesa.

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MessaggioInviato: martedì 19 gennaio 2016, 10:53 
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Messaggi: 11622
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Ciao,
visto il cielo che hai a disposizione, io prenderei il più grosso telescopio che riesci a comprare e a gestire logisticamente.
Onestamente, prendere un 16" per pensare a come sarebbe la visione in un 20" o in un 24", avendo avuto a possibilità di prenderli...insomma porta rimpianti.

Kapp

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De kappellatis non disputandum est

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Telescopi: Reginato Supermaser 20", CPC11, pentax 105 e 75.
Oculari: pentax xw, Nagler, Delos, takahashi tpl, zoom Svbony 3-8 e 8-20
Torretta binoculare maxbright 2 e televue binovue.


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