Questo argomento più volte esposto anche qui nel forum è molto stimolante e sempre interessante. Fa sempre bene riparlarne perché nonostante tutte le nsotre cognizioni convinzioni e impostazioni spesso si capisce di.... non aver capito tutto; ed è sempre utile riproporlo.
Anche nel mio circolo e tra gli amici astrofili più "vicini" è un argomento costantemente alla ribalta.
Vorrei aggiungere un mio contributo. per le conoscenze che ho acquisito. E spero possano stimolare altri interventi, anche per correggere o smentire eventualmente certe informazioni che dirò qui sotto, frutto delle mie conoscenze e informazioni che posso aver recepito male o essere del tutto errate.
Personalmente per guidare utilizzo sia MaxIm DL che, da poco, PHD2. (ma uso anche...

vedi a fondo post

).
Utilizzo da qualche mese 2 camere, di guida a seconda di come "mi gira" e a seconda dell'ubicazione o della strumentazione. Dipende anche da quale configurazione ottica ho applicato la specifica camera, disponendo di più di un tubo ottico con cui fotografo che possono essere intercambiabili a seconda delle esigenze senza preavviso e utilizzando oltre al mio sito-osservatorio di casa anche un setup leggero da uscite in montagna oltre che quando si presenta l'occasione la strumentazione dell'Osservatorio del Monte Baldo, senza dover essere costretto a trasferire la singola camera da un setup all'altro.
Ho parlato spesso anche con Luciano dal Sasso, costruttore delle Avalon, nelle occasioni in cui ci incontriamo. Altri costruttori dicono in alcuni casi prosaicamente che le loro montature non hanno bisogno di autoguida, informazione che può essere vera ma alla quale per il momento non dò molto credito, ma prendo atto, senza entrare nei dettagli.
Allora posso dire che, per quello che mi attiene, con la mia montatura LineAR devo tenermi quanto più possibile con una velocità diretta di autoguida (sulla montatura, ossia impostata sulla pulsantiera) quanto più possibile bassa. Il minimo. La Synscan ad esempio ha il valore minimo di velocità autoguida di 0,125x, ed è questo il valore che per lo più utilizzo per la maggior parte delle situazioni. Mi spingo oltre (0,25x e non oltre, non sono mai andato oltre questo valore) solo per declinazioni alte (circa > +60°) e focali più basse, diciamo, di F500mm.
Questo perché è dichiarato per la mia montatura (e il suo produttore Dal Sasso me l'ha ribadito e confermato più volte) che per montature che hanno un sistema di trascinamento prevalentemente a cinghia e pulegge, o di altro tipo differente dal sistema classico corona+vsf, per la loro natura e reattività alle correzioni è preferibile avere, appunto, una velocità di autoguida quanto pù bassa possibile e, di contro, una aggressività quasi massima 8~9 se non addirittura 10, in condizioni "normali".
Devo dire che posso proprio confermare quanto ho descritto. La guida con questi parametri della mia montatura, è molto fluida, arrivando a presentare, in condizioni "ideali" errori *di picco* che possono essere contenuti all'interno dei 0,5 sec d'arco in AR e 0,2 in decl (RMS 0,3 e 0,1 rispettivamente).
Man mano che vario i parametri descritti in maniera speculare, invece l'autoguida diventa effettivamente più nervosa con peggioramento del grafico.
E' proprio il contrario se la montatura è costruita con il sistema classico vite-senza-fine + corona. In questo caso so che sarebbe meglio in linea generale cercare di tenere più alta la velocità di autoguida sulla montatura (0,25-0,5 massimo) e nel contempo diminuire il valore di aggressività, per tenere le cose fluide.
Tutto questo considerando il software Maxim.
Ho il sospetto che certi parametri da impostare su hardware e software e la loro efficacia dipendano anche dal tipo di camera che si utilizza.
Posso dire poco riguardo al fatto di come impostare questi parametri per le monature che ultimamente (ormai anni per quello...) sono uscite sul mercato che sono costruite con sistemi ibridi corona+vite e cihghie+pulegge. Così come per quelle che hanno sistemi elettromagnetici.
Un discorso più articolato si deve fare riguardo a PHD2 Guiding. Come ho accennato ho da poco tempo iniziato ad utilizzare anche questo software, dato che con l'acquisizione di una nuova camerina, la ASI120, recentemente ho trovato più pratico ed immediato (forse casualmente) utilizzare questo programma.
I parametri, le impostazioni ed i controlli di questo software mi sembrano addirittura più sofisticati e specifici di Maxim. Può essere ovviamente un'impressione. Insomma mi è subito piaciuto.
In particolare: il parametro dell'aggressività è del tutto simile, come concetto a quello di Maxim ma non ho idea se funzioni allo stesso modo di quanto descritto da Ivaldo per quanto riguarda l'aggressività in Maxim (come frazione di impulso). Mi sembra di aver capito che in PHD -ma potrei avere inteso male - l'aggressività in realtà funzioni in maniera
statistica, su un arco di tempo o numero di impulsi tra l'altro impostabile. In sostanza l'aggressività in PHD non interviene sul singolo impulso di correzione ma considera l'intera serie di spostamenti ed errori che la stella esegue in un arco di tempo. In base agli spostamenti rilevati il programma interviene correggendo solo per la frazione impostata nelle configurazioni. Esempio: Se impostiamo un'aggressività di 70% nelle impostazioni vuol dire che su 100 spostamenti rilevati durante l'autoguida il software interverrà nelle sue correzioni solo nel 70% dei casi, lasciando il restante 30%.
Credo di aver capito che forse sia questo il funzionamento in quanto oltre all'aggressività in PHD vi è un altro parametro abbastanza oscuro, che è l'isteresi. Questa si può considerare come la capacità del programma a capire il comportamento della montatura mentre produce certi errori di inseguimento, esaminando lo spostamento della stella e ad intervenire di conseguenza o meno; ossia: se la stella viene rilevata spostarsi prevalentemente in una certa direzione, quando cambierà direzione vuol dire che la situazione è anomala rispetto al
trend esaminato dal software.
In quel caso interviene appunto l'isteresi, comandando al software a tenere una certa "riluttanza" o "prigrizia" nel voler correggere.
Un valore altro di isteresi, vuol dire che il software è totalmente "pigro" a correggere i comportamenti anomali (si badi bene:
solo quelli anomali, non vuol dire che il software non corregge, con il valore dell'isteresi al 100%), un valore basso invece si indurrà il software ad intervenire anche per gli spostamneti fuori
trend.
Il tutto viene regolato esaminando il grafico, a meno di routine automatiche esterne....
Di solito i due valori devono essere giostrati in maniera sostanzialmente speculare. Alta aggressività con bassa isteresi (esempio: 80-20 o 70-30 ecc. ovviamente nessuno ci vieta di mettere 70-60 o 10-20 ecc. basta trovare i parametri giusti per un'autoguida tranquilla).
Ovviamente anche in questo caso valgono i ragionamenti fatti sul tipo di montature e sulle loro meccaniche; ossia, in linea del tutto generale: bassa velocità sulla montatura e alta aggrtessività (e bassa isteresi) per montature a cinghie e derivate e il contrario per le classiche montature con meccanica a corona e vsf.
Infine in PHD c'è un altro valore da tenere d'occhio che può essere di grande aiuto al fine di trovare e/o variare tutti i parametri suddetti, ed è quello indicato nella finestra del grafico come "RA Osc".
Senza entrare nei dettagli (anche perché devo capire ancora come viene calcolato o prodotto, conoscere e studiare meglio certe condizioni che lo producono), so solo che quanto più questo parametro indicatore assume un valore che si attesta attorno ai 0,35-0,45, allora vuol dire che la nostra autoguida è migliore e fluida, ossia siamo nelle condizioni ideali di autoguida con quella montatora e sistema.
Questo è quello che volevo farvi sapere, scusate la lunghezza...
Ivaldo Cervini ha scritto:
...dalla guida, quella che si effettuava con la pulsantiera in mano all'astrofilo e l'occhio sull'oculare col crocicchio illuminato: in quel caso quando l'astrofilo rilevava uno spostamento della stella dal centro correggeva con dei colpetti sulla pulsantiera.
Questa operazione manuale personalmente non l'ho ancora abbandonata del tutto. Capita in certe occasioni che la faccio ancora!!

...Guida "Human Manual"
Masochismo?

forse,

io la considero alla stregua di un'"opera d'artigiano"...
