1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

Però le razze doppie che utilizzava Emiliusbrandt mostravano anch'esse nelle foto un doppio spike, nonostante che la messa a fuoco fosse ben fatta. In quel caso la cosa è un poco diversa perchè le razze sono effettivamente due da ogni lato e quindi le superfici che generano la diffrazione 4. Qui invece la razza è sempre una per parte.

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“Ciò che non ha termine non ha figura alcuna” Leonardo da Vinci

Veramente io ricordo spikes tratteggiati

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{andreaconsole.altervista.org}¦ Ballscope 300/1500 DIY "John Holmes"

Sì, sì, quella foto (con stella artificiale e scollimazione evidente) fa poco testo.
(Be' in effetti noto che questa configurazione a razze tangenziali è molto sensibile alla scollimazione).
Tanto per fare un piccolo confronto non scientifico riporto due stelle affiancate, a sinistra quella con le razze tangenziali ed a destra quella con le vecchie sottili razze originali (molto flessibili peraltro):


Aggiungo anche questo confronto, ma le condizioni di ripresa non erano le stesse :

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Costanzo
"Una cosa ho imparato nella mia lunga vita: che tutta la nostra scienza è primitiva e infantile
eppure è la cosa più preziosa che abbiamo" (A. Einstein).

Per un confronto andrebbero fatte due foto alla medesima stella con lo stesso setup e postare l'immagine ritagliata a pixel reali. Credo che non sia la stessa stella, anche se qualche indizazione si ha lo stesso.

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“Ciò che non ha termine non ha figura alcuna” Leonardo da Vinci

Abbastanza prevedibilmente il confronto fra razze spesse e sottili (prima e seconda immagine) nella configurazione proposta da ippo ha il seguente risultato:

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{andreaconsole.altervista.org}¦ Ballscope 300/1500 DIY "John Holmes"

Grazie mille Andrea.
Riducendo lo spessore quindi si vedono meno gli spike.
Al limite, se fossero ultra-mega-sottili-inesistenti la stella sarebbe priva di spike (è abbastanza logico per certi versi).

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Costanzo
"Una cosa ho imparato nella mia lunga vita: che tutta la nostra scienza è primitiva e infantile
eppure è la cosa più preziosa che abbiamo" (A. Einstein).