andreaconsole ha scritto:
Vorrei solo aggiungere che un ccd con pixel di superficie quadrupla hanno anche un campionamento dimezzato. A parità di campionamento sarà in effetti più sensibile il ccd con qe maggiore. Va anche detto che nel confronto fra sensori è il rumore del ccd nelle sue varie componenti che fa davvero la differenza, molto più della qe.
Grazie Andrea per la puntualizzazione; erano questi alcuni degli altri parametri da mettere in conto.
Fabiomassimo Castelluzzo ha scritto:
Visto che sono citato mi permetto umilmente di intervenire.
personalmente credo che questa nostra passione sia molto sperimentale (fortunatamente) e credo anche che chi la persegua da un pò di anni ne ha avuto evidenze pratiche.
E' molto difficile correlare sensori diversi, con grandezza dei pixels differenti e sensibilità etc. etc.
ma che ci sia un limite (e sarebbe da chiarire in base a quale parametro, perchè quando si danno regole e indicazioni bisognerebbe un pò descriverle ...altrimenti diventa tutto molto esoterico ma soprattutto tutto interpretabile.....

) al tempo di integrazione mi sorprende un pò.
Lasciamo almeno che ognuno decida i propri tempi...giusto per democrazia
Le tecniche elaborative si sono sviluppate sempre più ma ciò non è indipendente da come fare una immagine. Si possono elaborare nuovamente immagini vecchie (mai buttare niente!) o avere migliori risultati con quelle nuove.
Sta di fatto che volendo stabilire quanto tempo dedicare ad una immagine, le leggi della fisica son quello che sono e tutto dipende dal nostro cielo.
Se può essere interessante e magari non lo conoscete già guardate qui:
http://www.rolfolsenastrophotography.co ... hotographyAnche se dai sui tempi dovrebbe essere considerato un "cretino"

(cosa che non credo proprio).
Per quanto riguarda la 891 come già scritto c'è da provare. C'è forse il rischio che stirando l'immagine probabilmente l'oggetto più luminoso (la 891) possa contribuire ad un falso segnale. Ma tentar non nuoce e sicuramente più ore ci farebbero capire, oltre che contribuire ad una immagine che personalmente reputo già una bellissima immagine!
Ah....questi discorsi sul tempo di posa li facevo nel 2011 quando con la dslr vedevo apparire attorno alla cocoon un pò di roba (che all'epoca non c'era nelle immagini classiche) con un simpatico articolo su Nuovo Orione, e così come proprio la flux , magari sepolta nel rumore delle immagini che avevamo fatto con pose da 2 ore, oggi è diventata un oggetto difficile ma fattibile.
Ovviamente poi essendo una passione e non un lavoro, nelle nostre serate io ci vedo più un divertimento e condivisione che non una corsa al tempo...insomma facciamo come ci pare
Ciao,
Fabiomax
Come non condividere pienamente!
Il fatto stesso di dover porre dei limiti ad una passione è denigrabile perché ognuno la vive come vuole, poi penso che oggi i sensori siano tremendamente efficienti, per cui possono uscire fuori delle cose che una volta invece non si riuscivano a vedere. Ovviamente è possibile che il fondo del cielo della 891 sia semplicemente un segnale di ridondanza. Anche per questo è bene integrare e vedere se effettivamente lì c'è qualcosa oppure no.
Mauro Narduzzi ha scritto:
Infatti non è relativo. La QE è un parametro assoluto del sensore (che cambia solo relativamente alla lunghezza d'onda), ma la sensibilità non dipende solo dalla QE (cioè la sensibilità non equivale alla QE), ma anche dalle dimensioni del fotodiodo. Cioè è la sensibilità ad essere relativa. Ho cercato di fare l'esempio del secchio per far capire un po' come funzionasse.
Non ho infilato dentro il rumore di lettura per non complicare troppo, ma anche questo è un parametro molto importante ed è soprattutto questo parametro che rende i sensori Sony di ultima generazione tremendamente efficienti soprattutto quando si ha a che fare con bassissimi SNR (il caso di questo thread, in generale banda stretta, ...). Anche i sensori CMOS di molte DSLR di ultima generazione hanno caratteristiche qualitative eccezionali, un Canon 5D Mark II o una Nikon D750/800 hanno valori di read noise insignificanti! Solo che poi hanno altre limitazioni che ne castrano un po' le prestazioni in astronomia.
Vabè, non volevo inquinare il thread, ho solo letto qualcosa che spesso crea un po' di confusione e volevo puntualizzare

Ciao
Mauro
Ben vengano nuove informazioni che non inquinano mai!

Oramai su questo forum troppo poche sono le conoscenze che vengono elargite "gratuitamente" e i "giovani" credono che l'universo si fermi solo a quel che vediamo facilmente. Mi viene da pensare all' Hubble extreme Deep Field, che ha aperto la strada a quell'universo che conosciamo oggi. La celeberrima foto ha un integrazione totale di 11,3 giorni ovvero 271,2 ore..........saranno stati pazzi? Con il senno di poi direi proprio di no perché quell'immagine ha aperto la strada a quella che è la fotografia astronomica come la conosciamo oggi!

Mi andava di fare un po' di retorica
