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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Vedo Meglio di notte che di giorno
MessaggioInviato: lunedì 19 ottobre 2015, 6:07 
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Iscritto il: lunedì 14 settembre 2015, 5:40
Messaggi: 254
Località: Carosino (TA)
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
:lol: Non mi posso lamentare, le strade di Carosino hanno una illuminazione da fare invidia
Domandone
Con cosa vedrò di più in magnitudo nel deep Tra un Mak102 o un SW80ED con questo popò di I.L
con questo treno ottico:
80/600ED + FF Tecnosky 19mm 65°
102/1300 Mak + Super Plossi 25mm 52°
Il primo mi darebbe una P.U 19/7,5= 2,53333mm
Il secondo mi darebbe una P.U 25/12,74= 1,962mm,
Stando alle formule l'80ED dovrebbe farmi vedere qualcosa in più con la maggior P.U. morale della favola non vedo una cippa a parte i pianeti
Mi sorge un dubbio il discorso P.U. vale solo quando un cielo e nero, se il cielo e come quello che ho allegato penso che aumentando la P.U aumento anche L'inquinamento? Fatemi capire per piacere grazie


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MessaggioInviato: lunedì 19 ottobre 2015, 7:14 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16960
Località: Dove mi portano le stelle
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Confondi la PU con il flusso luminoso.
Se l'80 raccoglie tre fotoni al secondo anche con una pupilla enorme ne vedresti solo 3.
Nel contempo se con il 120 hai una pupilla di uscita anche inferiore del 30% hai comunque una raccolta di fotoni maggiore del 60% e di conseguenza ne raccogli molto di più.
Inoltre anche se la PU maggiore permette di avere un flusso migliore alla nostra pupilla (ma a parità di strumento) mi schiarisce anche il fondo cielo diminuendo il contrasto.
Spesso pupille di uscita di 1 mm permettono di vedere cose che con 5 mm non si vedono, ovviamente con strumenti che garantiscano un flusso adeguato da stimolare i ricettori ottici.
Probabilmente se come dici non riesci a fare deep con l'80 probabilmente il tuo cielo non è all'altezza, non scegli soggetti adeguati allo strumento, la tua vista non è più al 100%

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MessaggioInviato: lunedì 19 ottobre 2015, 8:39 
Se ti lamenti della tua cittadina pensa cosa sono Roma, Napoli, Milano e Torino :crazy: .
Non perderti dietro a formule astruse, la regola d'oro è sempre la stessa: vedi meglio e di più con l'apertura più grande, qualunque sia il cielo. E cerca soprattutto la comodità di visione.
Con l'avanzare degli anni la riduzione della pupilla d'uscita è talmente inevitabile che paradossalmente diventa irrilevante, cioè bisogna farsene una ragione e andare avanti a prescindere da questo handicap.
Bisogna quindi rivolgersi ad altri parametri più importanti per la comodità di visione e cioè il larghissimo campo e l'estrazione pupillare più alta possibile. Quindi oculari UWA di qualsiasi focale con estrazione pupillare di 17- 19mm saranno una gioia su qualsiasi telescopio e con qualsiasi cielo.
Io li uso indifferentemente con la massima soddisfazione su quattro diversi telescopi, due sc da 235 e 280mm f/10, un rifrattore 72 f/6 e un newton 130/7,6.


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MessaggioInviato: lunedì 19 ottobre 2015, 10:45 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
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Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Se c'è un certo inquinamento luminoso si vede meglio con pupille d'uscita non più grandi di 2,5mm, poi si vede un fondo cielo chiaro che fa sparire tutto. Un certo diametro aiuta, penso che l'optimum sia attorno ai 20 cm, con aperture più grosse si deve salire un po' troppo con gli ingrandimenti, con aperture più piccole semplicemente si cattura poca luce. Si capisce che il target è fondamentale, si potranno vedere bene gli ammassi aperti e globulari e le nebulose planetarie. Andromeda si vedrà poco bene, solo il nucleo sfumato.

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MessaggioInviato: lunedì 19 ottobre 2015, 13:01 
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Iscritto il: lunedì 14 settembre 2015, 5:40
Messaggi: 254
Località: Carosino (TA)
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Non sono riuscito a spiegarmi!
chiarisco:
se riesco ad avere una pupilla da 5mm con un setup che ha d'apertura 250mm , in un cielo cittadino, questa pupilla da 5mm quanto mi Farà vedere se essa mi schiarisce il fondo cielo da far sparire tutti i contrasti?
Sbaglierò ma se porto anche un 70mm sotto un cielo scuro scuro vedro' molto di più che con un tubone capace di darmi pupille grandi
La mia domanda non scaturisce per questioni personali , questo può succedere anche a un giovincello che riesce a dilatare sino a 7mm.
Renzo nei tre fotoni è compreso anche l'inquinamento, causando un non distacco del soggetto al fondo cielo di conseguenza perdo il contrasto mi sbaglio?


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MessaggioInviato: lunedì 19 ottobre 2015, 13:16 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
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Ti dico cosa succede a casa mia. Se uso combinazioni ottiche che mi danno una pupilla d'uscita maggiore di 2,8mm non vedo più nulla, perchè tutto annega nel fondo cielo luminoso. Con gli ingrandimenti che mi danno una P.U. di 2,8 mm (diametro telescopio/ingrandimento: è la pupilla d'uscita stumentale non quella dell'occhio) se osservo allo zenith, dove il cielo è più scuro me la cavo bene, invece se mi abbasso a 45° comincio a vedere molto meno a causa della mancanza di contrasto. Se nell'ambiente non c'è un buio assoluto la pupilla dell'occhio non arriva a 7mm nemmeno nei giovani, e difficilmente può arrivare sopra i 4mm per tutti. Con un rifrattore da 80mm si può fare del rich-field (osservazioni di grandi campi a basso ingrandimento) solo da un cielo nerissimo, ad es. da casa mia è impossibile, con strumenti piccoli non vedo nulla, come non vedo nulla con un binocolo 7x50 o 8x30.

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MessaggioInviato: lunedì 19 ottobre 2015, 14:24 
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Fabio hai provato da Casa tua con il tuo cpc che hai a fare deep, io ho provato Con un c8HD e un oculare da 38mm TS da 2" ottenendo una P.U da 3,8mm , tra me e il telescopio ho messo un panno nero ad evitare abbagliamenti delle molteplice paline stradali fari dello stadio ,aeroporto e Ilva Taranto, il C8HD ha il suo paraluce originale, niente da fare il cielo non si staccava del soggetto, m31 vedevo solo il nucleo non definito, il c8 ha 205 mm d'apertura!


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MessaggioInviato: lunedì 19 ottobre 2015, 15:13 
Non è questione di diametro, ma di rapporto focale. Il C8 è un f/10. Se vuoi vedere oggetti estesi per intero, come Andromeda e altri, devi cambiare il telescopio non l'oculare. Devi prendere un telescopio f/ 6 o meno. Avrai un ingrandimento inferiore e un campo più esteso.


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MessaggioInviato: lunedì 19 ottobre 2015, 15:45 
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Se c'è un certo inquinamento luminoso si possono comunque vedere diversi oggetti deep, si capisce che i più tenui non li si può vedere. Ad esempio da casa mia si vede benissimo gli ammassi aperti e globulari e le nebulose planetarie. Benissimo si vede la nebulosa di Orione M42, bene M57, si vede meno bene ma sufficientemente M82, ed M104, di M51 si vedono i due nuclei ed il "ponte", si scorge appena M82, M27 si vede un poco meglio. Questi oggetti lo ho tutti osservati col mio Meade S.C. 8" e con il Meade S.C. 10"ACF.

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MessaggioInviato: lunedì 19 ottobre 2015, 16:10 
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Ovvio che nei tre fotoni c'è compreso di tutto. Ma il concetto fondamentale è che più apertura hai più luce raccogli. E questo vale sempre.
Poi se questa luce è comprensiva del buono e del poco buono questo dipende dalla qualità del cielo.
Se osservi dalla cima dellìIsola di Montecristo la luce sarà quasi tutta "buona" mentre se osservi sotto i lampioni di San Siro durante il derby Milan Inter sarà tutta "cattiva".
Come separare la luce "buona" dalla "cattiva"?
Qui si entra nei classici trucchetti (in senso buono) che vengono dall'esperienza nostra e altrui.
Per esempio se osservo un oggetto poco esteso mi conviene aumentare gli ingrandimenti diminuendo la PU perché tutta la luce buona mi continuerà arrivare ma diminuendo il campo (aumento gli ingrandimenti) elimino molto fondo cielo (luce cattiva nel caso).
Inoltre diminuendo la PU tenderò ad aumentare il contrasto staccando di più l'oggetto dal fondo cielo.
Ma questo non lo posso fare, per esempio, con oggetti molto estesi come NGC 7000 perché non trovo il fondo cielo ma solo la nebulosità aumentando gli ingrandimenti. E perciò perdo in contrasto.
Inoltre vi sono poi dei limiti di campo osservabile a seconda della focale degli strumenti.
Con una focale di 2 metri sarà sempre molto problematico poter avere tutta Andromeda nel campo in quanto i tre gradi di estensione richiederebbero un oculare da 40 mm (che mi da 50x) con un AFOV di almeno 150° o un 100 mm con un AFOV di 60° (ma in questo caso avrai una PU di 10 mm)
Per questo diminuendo la focale del telescopio si diminuisce di conseguenza la focale dell'oculare ed è più facile avere i risultati voluti.
Riepilogando a parità di cielo vince il diametro.
La PU maggiore può servire in certi casi ma in altri è controproducente (vedere caso per caso).

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