Sinceramente ho smesso di leggere Coelum un bel po' prima che cessasse l'uscita in edicola.
Certe "scelte" editoriali le ho sempre disapprovate tipo i ritardi cronici che si accumulavano (ma perché gli altri editori uscivano puntuali??) o il modo con cui trattavano alcune categorie di collaboratori.
Ma ciò che non mi è mai andato giù è stata l'arroganza con cui percepivo il rapporto fra la redazione (o almeno una parte di essa) e i lettori.
Non credo molto a quanto è stato riportato della loro email.
Mi sembra che somigli molto a tante attività che mettono fuori il cartello "chiuso per ferie" o "chiuso per inventario" quando siamo completamente fuori dal periodo feriale o dal momento degli inventari.
Poi questi cartelli sbiadiscono col tempo, ma l'attività non riapre più.
L'editoria è molto cambiata negli ultimi anni.
On line si trova di tutto e di più gratuitamente (sia cose corrette ma anche ca##ate abominevoli).
Perché pagare perciò per qualcosa che si può avere gratis?
E così il numero di lettore cala, la pubblicità diminuisce e senza quella non si riesce neanche a tenere sù un sito web.
Non vorrei essere la Cassandra della situazione ma se qualcuno vuole leggere una rivista di astronomia in italiano le scelte si sono ridotte, ormai.
