Ciao Fulvio,
vengo ora da un trekking di quattro giorni sulle dolomiti friulane tra i 2000-2400 m e ho visto che nel frattempo in molti ti hanno suggerito varie soluzioni in merito all’abbigliamento da indossare(pure la tuta di Aldrin

)per evitare di raffreddarsi durante le nottate a scrutare il cielo favoloso nel parco del Pollino(credo).
Sai, in fondo e molto soggettiva(come ti spiegai a suo tempo) la percezione del freddo ma soprattutto dipende anche dal movimento(o attività fisica)che si fa per contrastarlo .Detto questo e ne sono certo, quando si sta’ accanto ai nostri amati strumenti poco se ne fa di attività fisica per riscaldarsi, al massimo qualche saltello(e ben lontano dai telescopi per non “malauguratamente” rovinarvici sopra

) o sfregarsi le mani oppure allargare le braccia e sbattere le mani sulle spalle. Purtroppo,io anche ci lavoro al freddo(tra i -20 e i -30)e un po’ ne capisco. A chi ti ha suggerito una marea di prodotti tecnici(per chi fa “veramente” attività fisica in montagna)permettimi di dissentire e sconsigliarti i prodotti a base di poliestere(hai presente le bottiglie di plastica dell’acqua?) perché, alla fine, non sono niente altro che fibre sintetiche che hanno dalla loro,leggerezza e l’idrorepellenza, ma non scaldano quanto la lana e il piumino d’oca e a noi, in questo caso, serve stare caldi e non leggeri e asciutti anche perché io le stelle mentre nevica non le ho mai viste e tanto meno i pianeti quando piove. A questo punto: niente di meglio delle fibre naturali, in primis lana merino o se te lo puoi permettere lana di cashmere-kashmeer. A chi ti consiglia che tre strati di indumenti sono sufficienti, mah! Non sono completamente d’accordo:
Si! Se vai sugli sci o con le racchette da neve (ciaspe o ciaspole in ladino della val di Non in Trentino).
No! Se te ne stai fermo(o quasi)a -10 per ore.
Come ti indica Kappotto un “Anorak” (chiuso senza zip sul davanti) in GoreTex della Napapijri o di altra marca(io uso quello dell’Arc’teryx)e’esattamente cio’ che intendevo per ultimo strato esterno anti umidita’.
Per concludere,perchè potremmo andare avanti all’infinito, sbizzarrisciti un po’ qui:
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Augurandoti felici nottate e cieli sereni(al caldo possibilmente)in quel del Pollino ti saluto.
