Cita:
e si ottiene appoggiando la lastra sullo strumento appositamente sagomato e creando in esso un vuoto spinto. In questo modo il vetro viene "aspirato" contro la superficie dello strumento e ne assume la stessa "deformazione" e viene lavorata (si tratta di millesimi di millimetro). Lo strumento di lavorazione così lavorerà secondo la forma voluta. Una volta tolto il vuoto perciò la lastra avrà assunto la sagoma voluta. Purtroppo non sempre il vuoto è uniforme su tutta la superficie e c'è probabilità che lo strumento.......
Renato, scusa se insisto ma non credo che la lastra venga lavorata in base al primario (ed è questo che mi sfugge); costruito il primario rigorosamente sferico, occorre poi procedere alla costruzione della lastra, che come giustamente hai asserito, viene montata su un tubo (recipiente) e quindi viene fatto il vuoto: la lastra (in quel momento ancora piana) assume una forma più o meno sferica perché deformata dal vuoto. Quindi si procede alla smerigliatura/lucidatura ed in seguito, ripristinando il vuoto iniziale nel recipiente la lastra assumerà la caratteristica forma che tutti conosciamo.
Ora spiegatemi una cosa: ho uno specchio (primario) sferico lavorato... che so a 1/4 lambda (che è il minimo sindacabile), quindi ho lavorato la mia correttrice: ma perché mai la lastra dovrebbe avere un senso (nella rotazione intendo) rispetto al primario???? I casi sono 2: o la lastra è fatta male oppure il primario è fatto male non credete? C'è qualche asimmetria in una delle due componenti ottiche.
Sennò da due lavorazioni pseudo-buone perché dovrebbe esserci solamente un punto in cui il sistema lavora bene? Attendo risposte da chi ha nozioni di ottica migliori delle mie.