Un saluto a Danziger e a tutti gli altri amici che stanno seguendo questa discussione. Ora ho un po' più di tempo e quindi cercherò di sviluppare un po' quanto ho affermato, in modo invero parecchio perentorio, nel mio primo messaggio.
Premetto, ce ne fosse mai bisogno, che ovviamente quanto stò per scrivere è solo il frutto delle esperienze mie (e soprattuto di Matteo) utilizzando questa camera al Ghezz Observatory e quindi in remoto.
Affronterò gli argomenti un po' a caso.
Regolazione di Gain e Offset:
Questa operazione può essere effettuata tranquillamente in casa e di giorno. Non serve neppure il telescopio. Matteo ha regolato la sua camera nella sua cantina appena gli è arrivata e solo successivamente siamo saliti al Ghezz per installarla. L'operazione è spiegata piuttosto bene sul manuale, ma in soldono si può riassumere così:
1. Tappa la camera, imposta il Gain a zero e scatta un Bias.
2. Analizza la media dei valori ADU (si può fare tranquillamente con MaxIm attivando la Information Window, andando nella sezione Area e leggendo il valore Average).
3. Il valore ideale si colloca tra 500 e 1000 ADU. Se il valore è troppo basso aumenta il valore di Offset e riprova. Ovviamente se è troppo alto riduci il valore Offset e riprova.
4. Una volta regolato l'Offset togli il tappo alla camera e dirigila verso una superficie illuminata in modo grossomodo uniforme (una parete di casa va benissimo).
5. Esegui uno scatto con un tempo di posa sufficiente a saturare l'immagine. Verifica il valore massimo in ADU (sempre con MaxIm, Information Window, Area, ma questa volta leggi il valore Maximum).
6. Regola il valore Gain fino a che il valore massimo in ADU si attesterà tra 60000 e 65000. Il valore deve essere comunque inferiore a 65535.
Questa operazione va fatta solo una volta e non è necessario che la camera venga raffreddata per eseguirla.
Software di acquisizione:
Se ce l'hai io consiglio MaxIm DL senza alcuna esitazione. Al momento è assolutamente il migliore programma per acquisizione di immagini astronomiche a lunga posa, con qualunque camera DSLR o CCD. La versione 5 o la 6 sono equivalenti durante l'acquisizione quindi se hai la 5 non dannarti l'anima per procurarti la 6.
Impostazioni della camera:
Allegato:
Commento file: Settings
03.JPG [ 40.59 KiB | Osservato 3213 volte ]
Questa è l'impostazione che Matteo usa al Ghezz Observatory. In particolare
Nomal Speed fa si che all'accensione la camera si posizioni in questa modalità, che garantisce la massima qualità dell'immagine.
Effective Area Only se viene attivata questa opzione ritaglia l'immagine eliminango una cornice nera attorno all'immagine. Un bug del driver (non è purtroppo un capolavoro di programmazione) attualmente fa si che la prima immagine scattata quando si passa dal binning 2x2 al binning 1x1 risulti shiftata verso il basso di un centinaio di pixel se si attiva questa funzione e questo è un grosso guaio soprattutto per la successiva calibrazione delle immagini. Non attivare questa funzione e ritaglia l'immagine dopo il processo di calibrazione e stacking.
SubFrame To Focus Mode Questa funzione fa si che la camera passi automaticamente in modalità Fast quando si acquisisce solo un subframe. In una situazione automatizzata come quella del Ghezz Observatory è una funzione molto utile perché velocizza sial il plate solving che la messa a fuoco automatica.
Difetti del driver:
Il driver di questa camera è stato scritto davvero male ed ha alcuni difetti fastidiosi ma facilmente aggirabili.
1. Questa malefica finestra è sempre in primo piano all'avvio del driver ed ha la capacità di rompere sistematicamente le palle.
Allegato:
Commento file: Inutile finestra
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Invece di questo pannellino demente sarebbe bastato implementare le modalità nel driver ASCOM così da poter cambiare la modalità di download direttamente dal client (ed i programmi di automazione ne sarebbero stati grati).
2. L'immagine viene scaricata ribaltata e ruotata di 90 gradi. Ovviamente basterà ribaltare e ruotare il risultato per tornare alla normalità, ma che noia. Non farlo per ogni immagine, esegui tutto il pretrattamento e fallo solo sulla singola immagine a colori risultante.
3. Ho già detto del bug dello shift se è attivo il ritaglio delle cornici nere. Fregatene delle cornici ed eliminale solo dall'immagine finale.
4. Se si avvia un'acquisizione (in ASCOM almeno) non è possibile fermarla! Pensaci bene prima di pigiare Take con un tempo di posa lungo parecchi minuti. Questo è a mio parere il bug peggiore di tutti.
5. All'accensione della camera il raffreddamento si avvia fino a portarne la temperatura a -10 gradi. Magari questa sarà sembrata un'ideona al cinese che ha scritto il firmware, che evidentemente non ha un osservatorio remoto. Se si intende lasciare la strumentazione a lungo accesa prima delle riprese conviene spegnere il raffreddamento dopo aver acceso la camera.
Calibrazione e stack:
Con MaxIm DL tutta la procedura di calibrazione delle immagini, allineamento, conversione a colori e stack è automatica. È molto più semplice da fare che da spiegare, ma a grandi linee puoi riferirti a questi miei vecchi articoli:
http://www.astropix.it/appunti/maxdl-calibration.htmlhttp://www.astropix.it/appunti/maxdl-stack.htmlSe hai difficoltà riparliamone. NON metterti a calibrare le immagini una ad una o a convertirle a colori una ad una: la grande pigrizia che è in me non lo sopporterebbe!