1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
MessaggioInviato: venerdì 31 luglio 2015, 10:10 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
Messaggi: 16148
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
La questione è definire se accanto (o nelle vicinanze) dello strumento c'è un supevisore pronto ad intervenire o se questo deve essere lasciato letteralmente "allo stato brado", se è il secondo caso, allora concordo con gli altri che ti hanno detto che non è cosa, lo strumento durerebbe mezz'ora è non per colpa di inciviltà od altro, ma semplicemente che persone completamente all'oscuro di come usare un telescopio, uno qualsiasi anche il piu semplice (ho ad esempio visto gente in metrò a Milano che non riusciva a scendere alla fermata, perché non erano informati che i nuovi treni hanno un semplice pulsantone verde ben visibile a centro porta per la prenotazione dell'apertura. :mrgreen: ), c'è sempre il pericolo che mettano una mano "in fallo".

Mentre se c'è il supervisiore, lo skyprodigy è effettivamente utile (feci da cicerone fuori dal centro commerciale che lo vendeva e lo stava presentando), ci vuole solo l'avviamento iniziale e due spiegazioni base (da parte del supervisore) e poi si può partire, però 130 mm attualmente sono veramente pochi; diciamo che sfruttando un po piu del tempo e dell'attenzione del supervisore (rispetto allo skyprodigy) il cpc800 sarebbe la "morte" per l'uso che ne vorresti fare, intanto avresti a disposizione centimetri e non millimetri e poi ci sarebbe solo da dare le spiegazioni base (niente dita sulle lenti, ecc), fare la routine di allineamento e poi impostare il tour e dire agli osservatori occasionali che per cambiare oggetto di schiacciare il tasto apposito. :wink:

Quindi controlla nell'usato come ti hanno consigliato, gli SCT sono di gran lunga i piu venduti e quindi qualcosa nell'usato se si ha pazienza esce sempre.

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Il Cielo a domicilio
AstroMirasole

Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.


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MessaggioInviato: sabato 1 agosto 2015, 12:15 
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Iscritto il: giovedì 23 luglio 2015, 20:03
Messaggi: 4
Buongiorno a tutti,
la scelta allora mi pare tra due modelli: skyprodigy o cpc800 (usato).
Ringrazio per tutte le preziose idee.

Buon weekend a tutti.

Giorgio


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MessaggioInviato: sabato 1 agosto 2015, 19:54 
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Iscritto il: mercoledì 2 gennaio 2008, 9:06
Messaggi: 6502
Località: Roma
Cita:
Un Meade lx200 da venti centimetri o un Celestron cpc800 usati ovviamente intorno quella cifra dovresti trovarli. Una volta poazzati sono utilizzabili da tutti

Sono d'accordo con Cristiano, quanto a praticità d'uso , robustezza e precisione di puntamento i Meade e Celestron su forcella altazimutale sono molto buoni.
Aggiungo che Meade LX 200 magari un pò datati sono ottimi e rintracciabili nell'usato ad un prezzo adeguato al budget.

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Fulvio Mete
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http://www.lightfrominfinity.org

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MessaggioInviato: domenica 2 agosto 2015, 8:53 
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Iscritto il: domenica 7 settembre 2008, 11:45
Messaggi: 3032
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Visualista
Per esperienza pluridecennale di serate didattiche non credo che uno strumento "stand alone" possa servire a qualcosa. Il problema non è tanto puntare gli oggetti, quanto interpretare quello che si sta vedendo. Molto spesso devo descrivere cosa cercare nell'oculare (un disco, un alone, una "macchietta ovale") e solo dopo passo a spiegare di che si tratti. Molti osservatori, se non guidati passo passo, non riescono a vedere nulla semplicemente perché il loro cervello non è abituato aquesto tipo di esperienza e non ha le categorie mentali per interpretare quello che sta osservando.
Un altro problema è la gestione dell'ingrandimento (cambio oculare), un altro ancora quello della messa a fuoco. Potrei immaginare un sistema computerizzato in cui i target sono già decisi e lo strumento dispone di una torretta multioculare motorizzata (che dubito esista in commercio) in modo da impostare per ogni target oculare e filtri adatti, oltre ad una spiegazione estesa, eventualmente corredata di immagini a video.
Ma mancherebbe ancora quello che nella didattica è essenziale, ovvero l'elemento umano e la sua capacità di rappresentare passione e motivazione, di inanellare aneddoti, digressioni storiche, di conferire ad un mondo astratto fatto di oggetti remotissimi, freddi ed irraggiungibili l'afflato delle emozioni umane. In assenza di ciò tutto resterebbe in un ambito di mera curiosità intellettuale, peraltro in genere senza le competenze necessarie a contestualizzare l'esperienza.

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Marco Pierfranceschi,
autore dei libri:
- Il cielo ritrovato - guida pratica all'astronomia visuale (manuale)
- Breve guida all'astronomia amatoriale (vademecum)
- Ripensare le città (saggio)
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MessaggioInviato: domenica 2 agosto 2015, 10:37 
Infatti in questo topic si sta discutendo della possibilità di offrire delle osservazioni fugaci, giusto come assaggio. Un pò come fare vedere un film. Si guarda lo spettacolo e arrivederci e grazie. Se poi uno è interessato vorrà approfondire la materia. C'è chi guarda il film e basta e chi invece ne vuole fare la critica d'arte, chi guida semplicemente l'auto e chi vuole fare il pilota.
Purtroppo, e dico purtroppo, noi astrofili tendiamo sempre a fare i predicatori, a evangelizzare, anche quando non è il caso di farlo :roll: e questo può essere controproducente perchè può fare apparire il nostro atteggiamento quello supponente di chi vuol fare vedere di "saperne molto". Sarà l'osservatore, se lo desidera, a mostrare interesse e chiedere maggiori informazioni.
Per il resto durante le serate pubbliche, l'esperienza dice che non si devono assolutamente mettere diversi oculari, ma un solo oculare a basso ingrandimento e preferibilmente a grande campo. Assurdo poi parlare di filtri. Infine se come dovrebbe essere in una serata pubblica il telescopio è dotato di GoTo, per la descrizione dell'oggetto osservato e per tutte le caratteristiche (sempre più approfondite e dettagliate di quanto possiamo fare noi) complementare alla funzione Tour c'è l'apposita funzione INFO, basta lasciare scorrere il display.


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MessaggioInviato: domenica 2 agosto 2015, 11:53 
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Iscritto il: domenica 7 settembre 2008, 11:45
Messaggi: 3032
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Visualista
Renato C ha scritto:
Infatti in questo topic si sta discutendo della possibilità di offrire delle osservazioni fugaci, giusto come assaggio. Un pò come fare vedere un film.

No, aspetta. Un film è un oggetto già definito, con una struttura, una trama. Un oggetto pensato per essere compreso e col quale gli osservatori hanno familiarità.
Qualcosa, per continuare il parallelo, che equivale ad una serata con un astrofilo esperto, sotto un cielo buio e con una 'narrazione' coerente ed un 'percorso' tra gli oggetti osservati (p.e partendo dai più vicini ed arrivando alle galassie).

Quello che stai proponendo tu è l'equivalente di un pannello animato dove scorrono spezzoni casuali di cinematografia sperimentale asiatica con sottotitoli in serbocroato.

Cita:
Per il resto durante le serate pubbliche, l'esperienza dice che non si devono assolutamente mettere diversi oculari, ma un solo oculare a basso ingrandimento e preferibilmente a grande campo. Assurdo poi parlare di filtri. Infine se come dovrebbe essere in una serata pubblica il telescopio è dotato di GoTo, per la descrizione dell'oggetto osservato e per tutte le caratteristiche (sempre più approfondite e dettagliate di quanto possiamo fare noi) complementare alla funzione Tour c'è l'apposita funzione INFO, basta lasciare scorrere il display.

Se è questo che vuoi realizzare non posso esseri utile.
Iniziative di quel tipo le ho portate avanti in giovane età, a cavallo dei vent'anni.
Ho smesso perché sul lungo periodo mi sono reso conto essere una totale perdita di tempo.
Le persone si accostano pensando di poter imparare qualcosa, ma il gap culturale è nel 90% dei casi eccessivo. Spesso non hanno gli strumenti mentali per comprendere le spiegazioni, e sono costretti, per cortesia, a far finta di averci capito qualcosa e ringraziare.

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MessaggioInviato: domenica 2 agosto 2015, 13:29 
Ecco, questa è appunto la conferma di ciò che dicevo. Perchè tu ti senti un "esperto", un predicatore, un "Guru", una sorta di sacerdote che sente la necessità, quasi una missione, di predicare e di inculcare appunto la "scienza" agli "ignoranti", i quali appena lo percepiscono a pelle per pura cortesia fingono attenzione e interesse, ma mentalmente ti mandano a quel paese :roll: . Non è l'atteggiamento adatto per proporsi positivamente.


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MessaggioInviato: domenica 2 agosto 2015, 16:36 
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Renato C ha scritto:
Non è l'atteggiamento adatto per proporsi positivamente.

L'atteggiamento adatto è lasciarli da soli a giocherellare con un telescopio senza un'idea di cosa stiano facendo? Auguri!
:rotfl:

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MessaggioInviato: domenica 2 agosto 2015, 18:18 
Senza un'idea di cosa si osserva? Non so come tu organizzi le serate pubbliche, ma generalmente a inizio serata un astrofilo, generalmente il più anziano o comunque il più esperto anche nella comunicazione descrive agli astanti lo scopo della serata (e della passione astrofila) e gli oggetti che si andranno ad osservare con le relative caratteristiche. Non manca una breve descrizione degli strumenti usati e della loro origine da Galileo in poi. Quindi si prepara la fila per l'osservazione e si resta a fianco agli strumenti a disposizione per eventuali domande. Gli strumenti sono puntati ciascuno su un diverso obiettivo e nell'osservazione si passa ordinatamente dall'uno all'altro. Se il pubblico è numeroso naturalmente si concede un minuto o poco più a ciascun osservatore. A fine serata, se c'è richiesta di approfondimento gli astrofili si trattengono ancora, compatibilmente con gli impegni di viaggio, di lavoro e di famiglia, per le spiegazioni e le osservazioni di altri oggetti.
Se poi qualcuno si mostra seriamente interessato all'astronomia viene invitato a frequentare l'associazione, altri astrofili o partecipare ad altre serate.
Quindi mi pare che ci sia sufficiente informazione, compatibilmente con lo spirito della serata e il tempo a disposizione.


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MessaggioInviato: domenica 2 agosto 2015, 19:48 
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Renato C ha scritto:
Non so come tu organizzi le serate pubbliche...

Ho smesso di parteciparvi grossomodo dagli anni '80. Non mi sembra che le modalità siano poi cambiate più di tanto. Le tenevamo a Roma, sulla terrazza del Pincio. Viavai di gente distratta ed in cerca di ulteriori distrazioni. "Mordi e fuggi" su strumenti diversi, puntati prevalentemente sui pianeti. Dopo diversi anni mi sono convinto che iniziative del genere non servano a nulla. Ancora meno penso che serva lasciare un telescopio in mano a gente che non sa usarlo. Opinione personale, sei libero di averne una differente.

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