Forse è ancora presto, però mi viene da fare una considerazione.
Vedere oggi in funzione questi droni fermissimi e immobili a 400 metri di altezza,
non credo che bisognerebbe poi fantasticare troppo nell'immaginare per l'immediato
futuro, ognuno che potrà avere la possibilità di mandare in alta quota il proprio piccolo
"Hubble" su di un drone opportuno per fare osservazioni e fotografie di oggetti deepsky!
Si potranno evitare: l'inquinamento luminoso, l'umidità dei bassi strati atmosferici,
il cattivo seeing locale, le nuvole (quindi un meteo sempre perfetto), a vantaggio di
un ottima trasparenza atmosferica; non si dovrà portare a basse temperature i ccd,
in alta quota è sempre freddo; si potranno sfruttare le estreme frequenze delle
onde luminose: raggi UV, infrosso ecc. ecc. bloccate dagli spessi strati dell'atmosfera.
Per non parlare poi che si manderebbero in cantina le pesanti montature equatoriali con i
relativi cavalletti, contrappesi...
Forse siamo già nelle condizioni di poter fare simili progetti?
Magari non proprio a 400 km di altezza, ma un poco più sotto dove tutto potrebbe
essere più semplice e meno dispendioso, forse si?
Cari saluti,
Danilo Pivato
credo che il vero problema sia il traffico aereo...