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Autore Messaggio
MessaggioInviato: mercoledì 20 maggio 2015, 20:22 
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Iscritto il: venerdì 21 dicembre 2007, 13:49
Messaggi: 4574
Località: Roma / Amelia (TR)
Tipo di Astrofilo: Visualista
riccardo5686 ha scritto:
Quello che vorrei poter vedere sono essenzialmente i pianeti, la luna e altri oggetti più vicini!


Ciao. se questa è la tua priorità ti sconsiglio caldamente i due strumenti che hai indicato, in particolare il rifrattorino f/5 che ti regalerebbe un cromatismo mostruoso. Luna e pianeti vogliono un ingrandimento discreto, e le focali troppo corte non aiutano.

Per il tuo budget, se cerchi qualcosa di non ingombrante e trasportabile, vedrei bene un maksutov.

tipo questo: http://www.teleskop-express.de/shop/product_info.php/info/p1051_Skywatcher-Skymax-Maksutov-Telescope-102-1300mm-on-EQ-2-Mount.html

Altrimenti, se accetti l'idea di maggior dimensioni, il dobson ha il massimo delle prestazioni in quella fascia di prezzo, per via della maggiore apertura. E sul deep sky è un altro mondo... a patto di avere un cielo bello scuro!

_________________
Ci sedemmo dalla parte del torto, visto che tutti gli altri posti erano occupati.

Dobson GSO 10" con Telrad - Celestron CPC800 - Meade ETX-70
Panoptic 24mm - FF 19 mm - Hyperion zoom 8-24 mm - Genuine Ortho 5mm - Barlow Televue 2X - Astronomik OIII
Zwo ASI 120 MC


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MessaggioInviato: giovedì 21 maggio 2015, 10:02 
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Iscritto il: lunedì 3 dicembre 2012, 20:09
Messaggi: 1503
Fantômas ha scritto:
Ciao Riccardo, io mi trovo in sintonia con gli altri amici del forum. Arrivi ad un punto dove hai un telescopio altamente elettronico ... che non ti fa vedere una mazza! :rotfl:

Una semplice battuta, per dire che quando si compra un telescopio non bisogna assolutamente perdere di vista quelli che sono i criteri fondamentali.

1) Il diametro dell'obbiettivo. Più è grande e più luce raccoglierà il telescopio, permettendo di mostrare oggetti via via più deboli. Dal diametro dipende anche il potere risolutivo, cioè la capacità di separare due punti vicini, come può essere un dettaglio planetario o una stella doppia. Inoltre all'aumentare del diametro crescono gli ingrandimenti sopportati: preferiresti osservare Saturno 50 volte più grande che ad occhio nudo oppure 300 volte? :wink:

2) La lunghezza focale del telescopio. Più ce n'è a parità di diametro e più il telescopio sarà esente dalle varie aberrazioni, comprese quelle indotte da una eventuale scollimazione.

La trasportabilità è un'esigenza che in certi frangenti non deve essere sottovaluta: alcune persone hanno dei problemi fisici per esempio. Però se sei in forze lascia che ti dica che è un non-problema. Insomma, se Andrea Boldrini trasporta senza tanti problemi un Binodobson da 24" io direi che possiamo tutti scarrozzarci un Dobson da 6", te che dici? :mrgreen: L'unica attenzione è da prestare al fatto che un Dobson è sconsigliabile laddove si abiti in un piano elevato di un palazzo senza ascensore, oppure se si osserverà prevalentemente da un terrazzo di dimensioni standard: nel primo caso a causa della scomodità del trasporto e nel secondo a causa del fatto che rischi di puntare la ringhiera piuttosto che gli astri!

Per quanto riguarda il timore di non riuscire a trovare gli oggetti ti comprendo, lo abbiamo avuto tutti i primi tempi, ma anche questo è un problema inesistente. Prova a fare questo esperimento: armati di pc e vai in un prato sotto un cielo di campagna, quando non c'è la Luna, e confronta quello che vedi con Stellarium (software planetario freeware) con quello che vedi ad occhio nudo. Scommettiamo che dopo 5 minuti riconosci tutte le costellazioni, ed i pianeti? Poi si procede per gradi, magari si inizia col binocolo e poi si finisce col telescopio, e si comprano dei libri per imparare a riconoscere le costellazioni e ad usare il telescopio. Ma vuoi mettere la soddisfazione della scoperta, ripercorrere i passi di Galileo, Messier, Herschel? Che gusto c'è - dico per chi deve imparare, non per chi è già capace e cerca solo un po' di comodità - a premere un bottoncino e fare tutto in automatico?

Se ti va prova a dare una letta anche QUI, è una guida alla scelta del primo telescopio che ho scritto nel mio blog. :)

Caro Fantomas,
ho letto molto attentamente il tuo post, e devo dire che è un bellissimo brano di letteratura tecnico/scientifica, tutto da leggere, da meditare e da mettere via. Scusa la franchezza con cui ti scrivo, ma la pratica, forse purtroppo, è diversa dalla teoria. Essa risponde più a esigenze interne di voler fare, di voler avere, di voler essere pronti quanto prima. Queste sono pulsioni comuni un po' a tutti coloro che si accingono ad intraprendere un nuovo hobby (chiamiamolo così, anche se non mi piace). Cerco di spiegarmi meglio: maggiore apertura, particolare attenzione al f, una sufficiente conoscenza prioritaria del cielo, sono tutte condizioni base per chi intraprende l'astrofilia. Ma quanti le seguono, nell' acquistare il primo tele? Quei principi importantissimi che tu hai esposto e che fanno di te persona molto competente, al neofita, purtroppo, quasi sempre entrano da un orecchio ed escono dall'altro: io stesso, pur avendo più volte letto le caratteristiche fondamentali di un tele, in ragione di quelle che saranno le sue prestazioni, quando ho iniziato a dedicarmi a questo hobby (e daje!), qualche anno fa, mi sono mosso spinto dall'avere subito uno strumento che mi consentisse di guardare il cielo, in ciò trascurando quei principi che pur sapevo, ma che mi sembravano quasi un ostacolo a realizzarmi. E così mi sono trovato tra le mani un ottantino, con il quale, al momento mi sembrava di aver fatto una grande conquista, ma che, alcuni mesi dopo, ha cominciato a rivelarsi carente quanto alla mie esigenze di vedere sempre più in là. Così sono passato ad uno strumento più potente, che mi ha ben presto saziato, e poi a quello che posseggo ora e che probabilmente sarà il definitivo.
Due cose voglio dire: questa diretta esperienza sul campo, mi ha fatto ripescare quelle norme generali che tu hai elencato e che solo dopo mi hanno indirizzato al tele definitivo.
La seconda cosa è che, grazie all'aiuto di un onesto negoziante, divenuto in seguito un caro amico, e alle sue parole, ho riscoperto a posteriori tutti i principi che tu hai elencato: solamente così ne ho compreso l'importanza.
Basta, ho annoiato anche troppo i soci lettori. Concludo dicendo che tutto quello che conosci prima informandoti da chi ne sa, si finisce per accantonarlo in forza delle nostre immediate esigenze e solamente dopo se ne comprende l'importanza, che, divenendo "maturi", poi la metteremo davanti prima di scelte future.
Caro amico, apprezzo moltissimo la tua "filosofia", e forse anche magari l'avessi seguita da subito. Però, se così avessi fatto, avrei sì accorciato la strada verso il mio strumento definitivo, privo però di una mia esperienza personale: si sa che il fuoco brucia, solo quando ci siamo scottai il dito.
I miei più cordiali saluti.


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MessaggioInviato: giovedì 21 maggio 2015, 10:24 
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Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
Messaggi: 16148
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
Su questo non sono completamente d'accordo, ogni persona è diversa dall'altra (ogni astrofilo ed ogni neofita astrofilo) quindi trovo comunque giusto ed anzi doveroso che si diano consigli come quelli dati da Fantômas, poi ci saranno quelli che decidaranno di seguirli e quelli che non lo faranno, ma comunque è giusto che ci siano. :wink:

_________________
Il Cielo a domicilio
AstroMirasole

Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.


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MessaggioInviato: giovedì 21 maggio 2015, 10:39 
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Iscritto il: lunedì 11 marzo 2013, 23:46
Messaggi: 53
Ciao Moebius, se tra noi due c'è qualcuno col talento dello scrittore quello sei sicuramente tu! :wink:

Sono d'accordo con te quando parli dell'importanza dell'esperienza in prima persona, certe volte è meglio essere testardi, fare degli errori ed avere l'umiltà di imparare da questi errori. Tutto ciò ti lascia impressa una conoscenza duratura.

Sento che hai dentro una grande passione per l'astronomia, ed una grande passione travolge qualunque difficoltà posta sul suo cammino. Però non per tutti è così, alcuni "ci provano", e poi se non si accontentano fin da subito si dirigono verso altre attività; in questi casi è importante fare subito la scelta azzecata, e chissà che la passione non divampi in forza di questa scelta. La scelta sbagliata sta alla passione per l'astronomia come il vento sta al fuoco: spegnerà quello piccolo e alimenterà quello grande; ma senza vento forse anche il fuoco piccolo crescerà.

Angelo ha ragione, ci sono tanti tipi di astrofilo, proprio perchè ognuno di noi è diverso. Io per esempio ho iniziato col binocolo 10x50 ad osservare le costellazioni, a osservare gli oggetti del cielo profondo più luminosi come batuffoletti, e quando ho preso il Dobson ero già pronto, ma mi rendo conto che è difficile resistere alla tentazione del telescopio. :mrgreen:

Comunque non mi hai annoiato, anzi è stato un dialogo stimolante, ti ringrazio per la tua sincerità. :)

_________________
Mi chiamo: Saverio Falciani - Il mio blog: AMICO DELLE STELLE

Osservo con: GSO Deluxe 250/1250; Intes-Micro MN 68 152/1216; Sky-Watcher Startravel 80/400; Heyford 60/700; Salmoiraghi & Viganò Magellano 10x50; Breaker 12x60 e 7x35.


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MessaggioInviato: giovedì 21 maggio 2015, 12:58 
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Iscritto il: lunedì 3 dicembre 2012, 20:09
Messaggi: 1503
Ringrazio te, Fantomas, e anche Angelo, se non altro per avere sopportato la lettura del mio prolisso messaggio. Riconosco che avete ragione entrambi, per lo meno nell'affermare l'importanza dell'informazione di base, indispensabile per chi voglia intraprendere una qualsiasi attività, anche ludica come la nostra. Non soltanto quest'informazione è importante, ma direi quasi anche doverosa da parte di chi, formatosi una cultura con la propria esperienza, ne faccia un prezioso alimento per chi viene dopo, sprovvisto di ogni conoscenza e, di conseguenza, sprovveduto. E' così, Fantomas (non lo so scrivere con l'accento circonflesso, scusami!); è così Angelo, io infatti nel mio intervento non l'ho rinnegato, anzi, lamentando tristemente, quanta poca importanza abbia, a volte, per i neofiti, gli ho conferito un ruolo vitale, senza il quale, come in parte è successo anche a me, si rischia di iniziare il cammino con il piede sinistro.
In poche parole, ammettiamolo, quando siamo spinti verso un qualche cosa che piace molto (e questo è positivo), anche se ognuno di noi è diverso, come rileva giustamente Angelo, ci facciamo trascinare dall'entusiasmo, senza fermarci troppo a riflettere.
Io, per esempio, quel poco di astronomia che conosco, l'ho imparato un po' alla volta, ma dopo che già avevo iniziato con quel famoso ottantino. Sono partito con il piede sinistro: è stato forse un male? Non lo so, ma se è così, mi ha poi salvato la smisurata passione che ho per l'Infinito.
Grazie ancora ad entrambi, Fantomas e Angelo, ci siamo perfettamente compresi: viaggiamo all'unisono.


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MessaggioInviato: giovedì 21 maggio 2015, 20:05 
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Iscritto il: mercoledì 2 gennaio 2008, 9:06
Messaggi: 6502
Località: Roma
Cita:
Quello che vorrei poter vedere sono essenzialmente i pianeti, la luna e altri oggetti più vicini!


Anch'io ti consiglio un Matsukov, da 102 o, ancora meglio, da 127, se il tuo budget lo permette.
Gli strumenti da te indicati non sono esattamente quelli occorrenti per l'osservazione planetaria, che richiedono lunghe focali ed immagini incise.

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Fulvio Mete
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Siti web:

http://www.lightfrominfinity.org

http://www.pno-astronomy.com


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