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Sono completamente neofita e sono ancora privo di attrezzatura, ho solo un binocolo e una Reflex

Mi hanno già consigliato un C8 per iniziare a fare foto Deep, per cui ho iniziato a documentarmi sulle caratteristiche, pro e contro dei vari tipi di ottica e via discorrendo.
L'uso che vorrei farne è quello di fotografare oggetti per uso scientifico, quindi misurazione di magnitudine, studio dello spettro ottico, osservazione di stelle variabili e galassie vicine.
Mi sembri animato da tanta voglia di fare, cosa che in questo campo conta più della preparazione tecnica, che comunque pian piano si acquisisce.Andare a fondo delle osservazioni, senza restare in superficie, è comunque una qualità, che tuttavia presuppone una certa conoscenza specifica nei diversi campi di applicazione(fotometria, spettroscopia, astrometria) che mi sembra tu non abbia.Io direi quindi di cominciare con uno strumento universale (lo SC è meglio del Mak, con tutti i suoi limiti) ed una montatura decente (una Eq6, CGEM o Losmandy G11) con i quali cominciare a fare esperienza di fotografia (non col C8 a fuoco diretto) e con la tua reflex digitale, che in seguito, per lavori seri, andrà sostituita con una buona camera CCD.
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Da quello che ho letto, e dalle foto che ho visto, non riesco a notare apprezzabili differenze tra un Maksutov e uno Schmidt Cassegrain. Mi sembra di capire, correggetemi se sbaglio, che i Mak abbiano generalmente una minore occlusione, restituendo quindi un contrasto leggermente migliore. Il Newton mi sembra troppo grande e pesante per fare foto, richiede una montatura bella possente a parità di apertura, per cui tenderei a scartarlo.
Il mak ha generalmente un rapporto F/D lungo, maggiore di F 12, e quindi un'ostruzione leggermente minore degli SC, e presenta immagini leggermente più contrastate anche per effetto della facilità di lavorazione delle ottiche, primario e menisco, entrambi sferici.Si tratta di uno strumento votato all'alta risoluzione, che tuttavia , per diametri superiori ai 20 cm presenta due fattori molto negativi: il peso ed il costo,quest'ultimo elevato in caso di ottiche di buona qualità.
Lo SC, di rapporto F/D 10, è uno strumento più universale, che può essere usato sia per l'osservazione e la ripresa CCD planetaria, sia per quella del cielo profondo.Gli SC fatti bene hanno, a mio avviso, ben poco da invidiare ai Mak, e recentemente sono apparsi sul mercato SC aplanatici con un campo piano esteso, inoltre con un riduttore a f 6,3 o 5 essi divengono interessanti per le riprese a campo medio.
Il loro principale difetto (che tuttavia ho raramente riscontrato in decine di SC posseduti) è il cd "mirror flop" ossia lo spostamento casuale del primario dovuto al gioco (necessario) col tubo paraluce, negli ultimi strumenti tuttavia anche questo problema è stato risolto col blocco dello specchio.
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Poi avrei una seconda domanda: un rifrattore, a parità di diametro di apertura, offre una superficie maggiore di esposizione alla luce (occlusione = 0%). Questo dovrebbe comportare un migliore contrasto e maggiore luminosità a pari diametro (corretto?). Per poter confrontare telescopi diversi non sarebbe utile confrontare i reali millimetri quadrati di apertura anzichè il solo diametro? E' un ragionamento che regge o mi sfugge qualcosa?
L'assenza di ostruzione produce un miglior contrasto dell'immagine, mentre la risoluzione è data esclusivamente dall'apertura.
Se vuoi approfondire le caratteristiche degli SC vai a:
http://www.pno-astronomy.com/Astro%20Li ... reriat.htmpunto 5