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Autore Messaggio
MessaggioInviato: martedì 31 marzo 2015, 10:38 
Ero sicuro di avere già postato questa recensione, ma non la ritrovo. Probabilmente è saltata durante l'ultima manutenzione del forum. La ripropongo..se può essere utile.

Le collimazioni, si sa, sono da sempre gioie e dolori per tutti gli astrofili, anche se dopo la necessaria esperienza tutto diventa un gioco da ragazzi.
Nel Newton è relativamente facile collimare perché le concentricità delle figure del fuocheggiatore, del secondario e del primario sono ben visibili nel portaoculare.
Negli Schmidt-Cassegrain, benchè la collimazione sia apparentemente più facile, dovendo agire su sole tre viti e per piccolissimi movimenti delle stesse, paradossalmente tutto diventa più laborioso. Non parliamo poi della collimazione dei Ritchey-Cretienne.
C’è poi il problema del seeing che rende a volte impossibile o approssimativa la collimazione.
Certo ci sono i collimatori, portarullino, Cheshire, ecc. ma anch’essi hanno dei limiti e paradossalmente anch’essi vanno a loro volta collimati(!).
Fin dalla sua uscita, qualche anno fa, sono invece rimasto molto colpito e assai incuriosito dal collimatore Hotech Avanced CT Laser, http://www.hotechusa.com/category-s/23.htm, un collimatore rivoluzionario per telescopi SC, RC, e Dall Kirkham, del tutto diverso dai soliti collimatori.
Esso si distingue per queste caratteristiche:
• Collimazione a “doppio passaggio”. In sostanza un autentico banco ottico in versione amatoriale.
• Possibilità di collimazione in ambiente domestico e in pieno giorno (purchè in penombra)
• Distanza di collimazione pari a poco più della sola lunghezza focale dello specchio primario (per un C9,25 o un C11 tipicamente non più di 50 centimetri dal tubo ottico )(!)
• Facilità e comodità d’uso.
• Completa configurazione in asse della lastra correttrice, del secondario, del primario e del tubo ottico.
Nel link del produttore trovate un PDF che spiega dettagliatamente le caratteristiche e le modalità d’uso del collimatore, e due video assai esplicativi:
http://www.youtube.com/watch?v=wgDBktsX3fI
http://www.youtube.com/watch?v=4BDwa0RVZw0
Unico difetto il prezzo, circa 500 € (!). Chiaramente un prezzo improponibile, anche se giustificato dalla ingegnerizzazione, dai materiali usati e dalla finitura davvero ottimi, e dagli accessori forniti in dotazione (pannello Laser, riflettori posteriori da 1,25” e 2”, testa snodata per cavalletto e borsa imbottita in cordura.
Una spesa che sarebbe giustificata solo per i commercianti che desiderino testare i numerosi telescopi in vendita per i loro clienti.
Così, giusto per passatempo e per curiosità, dopo essermi ben documentato e averne ben compreso i principi di funzionamento, ho deciso di costruirmene uno.
Sono riuscito nell’impresa a circa un decimo del costo: in tutto ho speso circa 60 €, un onere decisamente accettabile per un collimatore così sofisticato…senza contare il divertimento.
La costruzione non mi ha dato particolari problemi, oltre alla pazienza e alla necessaria precisione nel disegno del pannello e nella foratura e nel posizionamento dei Laser.
Ho utilizzato una lamiera zincata di 2mm di spessore e di 25cm di lato che ho provveduto a verniciare di bianco su un lato e di nero sull’altro (quest’ultimo solo per motivi estetici).
Ho poi dotato il pannello di una staffa a L per il fissaggio sul cavalletto.
Una volta essiccata la vernice ho provveduto a disegnare una serie di cerchi concentrici sul lato bianco.
Per la verità, per un disegno più duraturo e non disponendo di serigrafia ho ricavato delle tracce sulla vernice asportando la stessa con una punta metallica posta sul compasso. Il semplice disegno con la penna infatti risultava troppo facilmente asportabile.
Il cerchio più piccolo è pari all’ostruzione dello strumento più grande in prova, nel mio caso di 95mm, e gli altri via via crescenti di 5mm fino ad un diametro di 220mm. I cerchi distanziati di 10mm sono disegnati con una linea più spessa. Sono tracciati anche gli assi orizzontale e verticale.
I componenti sono tre Laser a punto rosso posizionati a 120° e un Laser rosso a crocicchio posizionato al centro del pannello. I 3 Laser a punto rosso sono posizionati su un cerchio di 180mm.
Ho prestato particolare attenzione alla planarità del pannello, al dimensionamento dei fori d’uscita dei raggi Laser e all’esatto posizionamento dei Laser sui fori. Un errore anche piccolo nell’ortogonalità o nella centratura dei laser rispetto ai fori sul pannello porterebbe inevitabilmente il raggio laser ad incidere sui bordi del foro e di conseguenza ad un errore grossolano in fase di collimazione.
Per il posizionamento del Laser a crocicchio è estremamente importante l’ortogonalità degli assi orizzontale e verticale.
Tutto è alimentato a 3V, con due batterie stilo da 1,5 V. e comandato con due interruttori, uno per i tre Laser a punto rosso e uno per il Laser a crocicchio centrale che deve essere comandabile separatamente, più un interruttore e Led opzionale in funzione di spia accensione.
Al posto del riflettore posteriore dedicato ho utilizzato un semplice e banale specchietto da viaggio che ho posizionato sul visual back (ho ignorato l’occhiataccia di mia moglie..)
Al posto della testa snodabile dedicata e del cavalletto fotografico raccomandato dalla Hotech ho utilizzato il treppiede e la montatura EQ2 di un mio vecchio Newton che allo scopo si è prestato a meraviglia.
I dolori sono venuti al momento di mettere in pratica il congegno.
Come ben spiegato nel PDF della Hotech e ben visibile nei due video esplicativi infatti è basilare la perfetta assialità dell’insieme telescopio-pannello del collimatore, e questo si ottiene per successivi passaggi, iterativamente, muovendo reciprocamente l’uno rispetto all’altro fino ad ottenere sul pannello una perfetta “ciambella” rossa ed un crocicchio regolare e ben delineato nella proiezione.
L’impresa è tutt’altro che facile e intuitiva come sembrerebbe, perché muovendo lateralmente il pannello o il telescopio la proiezione del crocicchio si deforma longitudinalmente e lo stesso avviene lungo l’asse verticale spostando il pannello o il telescopio in su o in giù. Inoltre occorre trovare la giusta distanza focale di collimazione e le giuste dimensioni della proiezione del crocicchio sul pannello.
E’ essenziale la perfetta geometria della figura luminosa sul pannello.
Vi assicuro che per trovare il giusto equilibrio ho dovuto faticare non poco ed è volata più di una imprecazione. Stavo già per rinunciare e buttare tutto alle ortiche (..ma chi me lo ha fatto fare..), ma poi ho contato fino a cento e sono uscito a prendere una boccata d’aria per rilassarmi.
Al rientro sono bastati pochi movimenti per risolvere tutto ed uscire con il classico “…Ma è così semplice!”
La stessa Hotech raccomanda di avere molta pazienza in questo procedimento di apprendimento e di prendersi tutto il tempo necessario. La seconda volta si fa tutto ad occhi chiusi in pochi minuti.
Come mi aspettavo entrambi i miei telescopi (CPC 925 e CPC 1100 Edge HD)i sono risultati perfettamente già configurati (due su due), e questo la dice lunga su certe leggende metropolitane che vogliono gli SC fatti a caso e che sia solo questione di fortuna trovarne uno buono. Evidentemente non è così..ma io già lo sapevo. Però c’è sempre il dubbio nella valutazione visiva del classico star-test che si tratta pur sempre di una valutazione soggettiva e che si possa forse fare di meglio, e ottenere maggiori prestazioni dal proprio telescopio.
Questo collimatore serve appunto a fugare questi dubbi, restituendo una risposta strumentale e quindi oggettiva della perfetta collimazione e configurazione in asse dell’intero strumento.
Nella pratica, ho poi allentato completamente le viti del secondario e della lastra correttrice spostandole dalla posizione originaria, sia nel CPC 925 sia nel CPC 1100 Edge HD, e ho provveduto a collimarli di nuovo con lo strumento. In poche mosse il lavoro è stato portato a termine configurando perfettamente i telescopi otticamente e reciprocamente con il tubo, verificando il centraggio della lastra correttrice rispetto al primario, e del secondario rispetto alla lastra e al primario.
La procedura è ben spiegata nel PDF e nei video linkati.
Ho poi verificato la collimazione con lo star-test sulla Polare e su Arturo in una serata di ottimo seeing riscontrando dischi di Airy netti e perfetti anelli di diffrazione.

Ne vale la pena?
Secondo me si. Purtroppo non sempre c’è il seeing adeguato per una buona collimazione sulla stella. Altre volte per esigenze si manutenzione e pulizia delle ottiche c’è necessità di collimare durante il giorno e avere lo strumento perfettamente operativo per la notte. In questo il collimatore ACT è insostituibile.
Pensate poi alla possibilità di testare in pochi minuti un telescopio prima dell’acquisto! Basta portarsi appresso il pannello e il treppiede e il gioco è fatto!
Pannello, lato anteriore:
Allegato:
IMG_03491.JPG
IMG_03491.JPG [ 400.86 KiB | Osservato 5526 volte ]

Lato componenti:
Allegato:
IMG_03501.JPG
IMG_03501.JPG [ 346.15 KiB | Osservato 5526 volte ]


Naturalmente l’estetica è inferiore all’originale, ma la funzionalità è la stessa.
Però se avete 500€ da spendere e non avete dimestichezza con il fai da te, non c’è niente di meglio dell’originale Hotech.
Spero di non avervi troppo annoiato.


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MessaggioInviato: martedì 31 marzo 2015, 20:49 
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Iscritto il: domenica 21 giugno 2009, 14:33
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Località: Termoli (CB) Italy
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Ottima realizzazione, ci avevo pensato, ma tu hai dimostrato che si può fare.
Vorrei farlo per il C8, mi dai qualche informazione sulle dimensioni, reperibilità del laser col crocicchio,ecc.
Sto pensando di stampare i cerchi con la stampante.
Che ne dici?
Comunque complimenti.


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MessaggioInviato: mercoledì 1 aprile 2015, 9:39 
Con una stampante non è possibile, l'area di stampa è troppo piccola, a meno che non sia una stampante formato A3, oppure che tu faccia due semicerchi su una stampante A4 e poi li unisca.
In secondo luogo applicando la stampa sul pannello rischi di rovinarla con la punta del trapano e di fare fori poco precisi, ma puoi sempre provare, poi scegli tu la soluzione migliore.
I laser li trovi su ebay, basta che digiti "laser a punto rosso" e "laser rosso a crocicchio".
Allegato:
m93vEPJ1lvzLPEwXp7j2LQw.jpg
m93vEPJ1lvzLPEwXp7j2LQw.jpg [ 14.36 KiB | Osservato 5429 volte ]

Il pannello di lamiera zincata da 2-3mm (che deve essere perfettamente piano) lo trovi da un qualsiasi lamierista o fabbro o anche in qualche brico. I componenti elettrici/elettronici li trovi nei negozi di ricambi elettronica.
E' d'obbligo un consiglio: non guardare mai direttamente i laser, non metterti mai in asse con i laser, mettiti sempre di lato.
Questi laser sono di bassa potenza <1mw, ma possono sempre causare dei danni alla vista, quindi estrema prudenza!


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MessaggioInviato: mercoledì 1 aprile 2015, 11:10 
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Ok grazie per le informazioni e per aver, giustamente, messo in allerta tutti per i rischi connessi ai laser.
Li ho già presi sulla baia, a basso prezzo, anche se non prevedo che arriveranno presto.
Il supporto pensavo di farlo in plexiglas, o al limite in bachelite, avendo questi materiali già a disposizione.
Riguardo invece alla stampa, pensavo di andare in qualche stamperia, il problema più grosso però sarà quello di realizzare il file con il disegno delle giuste dimensioni.
Appunto sulle giuste dimensioni dei cerchi e del supporto, per il C8, mi sai dire qualche cosa in più ?


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MessaggioInviato: mercoledì 1 aprile 2015, 13:42 
Pannello e cerchi vanno bene quelli che ho descritto e utilizzato anche per il C9,25, quindi vanno bene anche per il C8.
Il plexiglass potrebbe anche andare bene, ma stai attento che la foratura potrebbe presentare problemi (si spacca facilmente).
Io poi ne ho realizzato un altro e invece della vernice bianca ne ho utilizzata una alluminio chiaro che rendeva l'immagine riflessa più visibile. Purtroppo non ho le foto.


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MessaggioInviato: giovedì 2 aprile 2015, 3:19 
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Non è che saresti disposto ad assemblarmene uno per un 12"???ovviamentr dietro lauta ricompensa, sono troppo una capra nel fai da te...


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MessaggioInviato: domenica 5 aprile 2015, 8:11 
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Località: via stella Anzio
ciao Renato , come fai a controllare che i laser siano collimati quando li monti? e come sostituisci lo specchio posteriore ?

_________________
e ho visto i raggi b balenare nel buio


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MessaggioInviato: giovedì 23 aprile 2015, 17:37 
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Iscritto il: sabato 8 novembre 2008, 10:17
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Località: Singapore
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Ottima realizzazione Renato, sono molto interessato anche io alla domanda su come fai a montare i moduli laser mantenendone perfetta ortogonalita', anche se non so se questo sia assolutamente un aspetto critico o meno.
Ti ringrazio in anticipo per ogni chiarimento in merito!
Cieli sereni
Marco

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OS Rifast 500, Tec 140ED, C9.25 & C14
FLI Proline 16803, varie ZWO ASI..
http://www.glitteringlights.com


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MessaggioInviato: giovedì 23 aprile 2015, 19:42 
Questi laser sono collimabili. Nella parte frontale, come si vede nell'immagine del post precedente, hanno una ghiera zigrinata. Basta fare ruotare questa ghiera puntando il laser verso una parete a qualche metro di distanza fino ad ottenere un punto rosso e un crocicchio il più piccolo e definito possibile, dopodiché si fissa il laser sul pannello. La parte anteriore del laser, appunto la ghiera zigrinata, è già di per se perfettamente ortogonale al corpo del laser, quindi basta fissarla al pannello con una goccia di adesivo cianocrilato, oppure come ho fatto io, inserendo i laser dentro a delle boccole della stessa misura.

@ Cristiano, lo avevo già specificato nel messaggio di apertura:
"Al posto del riflettore posteriore dedicato ho utilizzato un semplice e banale specchietto da viaggio che ho posizionato sul visual back (ho ignorato l’occhiataccia di mia moglie..)"


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MessaggioInviato: venerdì 24 aprile 2015, 13:41 
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Iscritto il: martedì 29 maggio 2012, 18:31
Messaggi: 179
Ciao.sono disposto a pagare il dovuto per averne uno.anche io sono una frana in quanto a bricolage.
Fammi sapere. Comunque complimenti per l'ottima realizzazione


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