Il motivo per cui si fa high-speed imaging è quello di congelare il mosso dovuto al tilt.
Il tilt è molto veloce avendo tempi tipici dell'ordine di V/D dove V è la velocità del vento che trasporta lo strato turbolento e D il diametro del telescopio. Il tempo V/D è il tempo che impiega lo strato turbolento a scorrere di una quantità pari al diametro del fascio intercettato dal telescopio (quindi il tempo in cui si rinnova completamente l'effetto della turbolenza).
Nelle nostre condizioni V è tipicamente 10 m/s e con D=0.5 m significa che ogni 0.05 s il tilt cambia completamente (ragionando per semplificazioni). Riprendendo a 30-50 Hz si congela (parzialmente) il seeing.
Le vibrazioni del telescopio (se presenti) possono avere frequenze diverse. Quelle ad alta frequenza sono le più innocue perché sono molto smorzate. Quelle a bassa frequenza sono meno smorzate (al telescopio dopo una botta si vedono lo stelle oscillare per un tempo più o meno breve) ma essendo a bassa frequenza (qualche Hz) sono congelate ancora meglio.
In parole semplici: le vibrazioni fanno meno danno del seeing perché quelle che sopravvivono sono più lente del seeing. La riprova è, se vuoi, il primo video di Guidi che pure avendo oscillazioni ampie ha dettagli incisi. Significa che il movimento non ha fatto i danni.
Marco.Guidi ha scritto:
La ripresa in ALT/AZ anche se farà fatica a prender piede (mica tanto forse) è il futuro vedendo negli ultimi anni com'è stata la corsa al diametro ed il C14 rapresenta il limite su EQ tranne qualche rarissimo caso ,ce lo racconteremo......
Quando si confronta una tecnologia emergente come l'AltAz con una matura, come quella ArDec, bisognerebbe sempre aver presente che si sta confrontando qualche cosa che non ha esaurito il cammino con qualche cosa che più di là non può andare. Il C14 è uno dei telescopi più leggeri della sua apertura, abbisogna di una montatura robusta e più di là non si va (non ci sono dei C18 in giro perché la situazione diventa improponibile). Il C14 di suo è già il più leggero possibile. In alte e parole la tecnologia ArDec non scala. Al contrario la tecnologia AltAz ha molte potenzialità da sfruttare: si possono fare telescopi di media apertura a costi contenuti che rivaleggiano con i C14, oppure si può puntare ad aperture più importanti che sono irraggiungibile (per gli amatori) con la tecnologia ArDec.