tuvok ha scritto:
...che l'astrofilo "avanzato" preferisce non mettersi a giocare con il bricolage ma spendere il suo tempo e i suoi sforzi non per acquisire know-how che si può comprare bello e fatto ma per riprendere ed elaborare.
Dipende. A parte il divertimento di riuscire a ottenere lo stesso risultato con un costo inferiore, va osservato che non esiste un "elaborare" in quanto tale. Gli astrofili avanzati fanno una serie di tentativi e sviluppano metodi personali che però nella stragrande maggioranza dei casi non hanno fondamenti corretti in termini di elaborazione dei segnali (ma questo era un altro thread). Da questo punto di vista non esiste dunque un risparmiare tempo per andare subito al sudi, giacche metodi di elaborazione non standard possono essere lo scopo. Cosa usa Peach? Chi lo sa. E' corretto quello che fa? E chi lo può dire se mai ha detto che cosa fa! In fondo, la deconvoluzione di Richardson e Lucy è stata inventata con lo scopo di elaborare immagini. Ed è così in qualsiasi metodo di imaging avanzato. Non ha molto senso dire mi prendo qualche cosa che funziona che mmi lascia il tempo per produrre, perché il produrre stesso richiede di entrare nella tecnologia del sistema usato per produrre.
E qua si arriva al secondo punto. Bisogna capire i principi dell'ottica, o i principi su cui si basa una buona acquisizione. Una volta capiti è abbastanza chiaro come procedere, che il telescopio sia costoso o meno. Pensare che il telescopio high-end risolva quello che non siamo è illusorio. Senza capire come funzionano le cose, si finisce per rincorrere il dettagli ininfluente come quello importante. Per esempio si è detto degli errori di tracking e sembra che senza un inseguimento precisissimo sia impossibile riprendere. Ma se si considera che lo stesso seeing produce spostamenti rapidi dell'immagine ben maggiori di semplici vibrazioni, e che il software deve correggere, allora dovrebbe essere chiaro che spendere in tracking più preciso del tilt della turbolenza è inutile. Come voler mettere gomme super circolari con circolarità infinitamente più precisa della rugosità della strada. Non servono a nulla, perché tanto le vibrazioni della carazzeria vengono dalla superficie stradale così come il pianeta oscilla a causa del seeing prima ancora che a causa del tracking.
Invece è comodo avere un sistema che tiene il pianeta nel campo del CCD senza dover faticare a fare postazione o correzioni. Quello serve e fa la differenza fra aver voglia di riprendere o meno (non è il servocat ma l'argonavis che conta).