io credo, e scusate l'intromissione, che si stia semplificando un po' troppo la questione.
conosco fior di astrofili con fior di strumenti (di certo non low-cost) che fanno immagini peggiori delle mie (ed ho detto tutto

).
e conosco fior di astrofili con strumenti commerciali che fanno lavori egregi.
mi sembra quasi incredibile doverlo specificare

lo strumento non è tutto ma una parte (certo importante) di quel know-how di cui parla raf.
è chiaro che un astrofilo con mezzi, conoscenze, tempo e disponibilità può ottimizzare anche uno strumento very low-cost ed ottenere risultati che un facoltosissimo astrofilo non raggiung nemmeno spendendo decine di migliaia di euro se non acquisisce le giuste conoscenze (acquisizione, elaborazione....).
a meno che non si stia dicendo che spendendo, per dire, 30'000 euro ti arriva a casa uno strumento con ottica e meccanica eccezionale e, in più, che ti insegna anche ad acquisire ed elaborare

quindi direi che è ovvio (ma correggetemi se sbaglio) che la discussione è rivolta non certo al neofita (che, ripeto, non cava un ragno da un buco nemmeno se spende 100'000 euro), ma all'astrofilo preparato e "cosciente".
è altrettanto ovvio che (ed anche qui, correggetemi se sbaglio) nella stragrande maggioranza dei casi (ovvio non in tutti, vedi ema, per esempio) che l'astrofilo "avanzato" preferisce non mettersi a giocare con il bricolage ma spendere il suo tempo e i suoi sforzi non per acquisire know-how che si può comprare bello e fatto ma per riprendere ed elaborare.
però tutte queste cose che a me sembrano ovvie, evidentemente ovvie non sono

in altri termini il mio punto di vista è: ok sperimentare per avere lo strumento da mezzo metro che non trovi "in natura", è da fessi invece farlo con uno da 10" visto che con un delta spesa tutto sommato non trascendentale, te lo compri bello e fatto.