Cita:
Sai Fulvio, noi appassionati siamo un po' malati. Se vediamo uno strumento in disordine non stiamo bene finchè non lo vediamo funzionare perfettamente. Diciamo che siamo come gli hacker (nel senso buono e originale del termine).
Mah, Fabio, non è questione di malattia, a mio avviso.Uno strumento astronomico è di per sè uno strumento di precisione: pretendere che sia tale non è solo una mania, ma è una giusta pretesa,Certo, non si può pretendere di avere strumenti perfetti, in quanto il mercato consumer al quale gli astrofili si rivolgono non da prodotti di alto livello, ma l'aspirazione c'è, ed è giusto coltivarla, nei limiti del possibile e senza atteggiamenti maniacali.
Ricordo un periodo in cui i costruttori reclamizzavano specchi corretti ad 1/20 di lambda per uso visuale , trascurando volutamente il fatto che la differenza tra 1/6 ed 1/20 di correzione non era in pratica percepibile se non in condizioni estreme e da osservatori altrettanto estremi.Eppure tutti correvano a comprarli, nonostante costassero molto di più: in una parola, l'aspirazione al meglio, al benessere, alla perfezione, fa parte della natura umana, e secondo me è bene che ci sia in quanto fonte di progresso (escluso ovviamente quella per le armi).