1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

Il primo forum di astrofili per astrofili, nato nel 2000!
Oggi è sabato 19 luglio 2025, 17:55

Menu

* Home
* Iscriviti
* La Bacheca
* F.A.Q.
* Cerca
* Login/Logout 

Login

Nome utente:
Password:

 Ho dimenticato la password

In Linea

Visitano il forum: Nessuno e 7 ospiti

Regolamento

regolamento

Links

*
Astrocafè

Segnala bolide
* Meteoblue.com
* Previsioni seeing
* Il Meteo.it
Help Forum
 

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 32 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1, 2, 3, 4  Prossimo
Autore Messaggio
MessaggioInviato: mercoledì 3 dicembre 2014, 16:40 
Non connesso

Iscritto il: mercoledì 14 gennaio 2009, 16:36
Messaggi: 1002
djfolchetto ha scritto:
Non vorrei che il telo/sacco si deteriori e rovinare tutta attrezzatura. Ho letto altri post che il sacco o piu' teli messi a cipolla dopo un po' di tempo si sgretola.
Per Pering: ma il tuo tele non va a sbalzo sul vuoto quando punta a sinistra della tua foto.


Si purtroppo la parte alluminata del sacco tende a rovinarsi, diciamo che va cambiata ogni 2 anni, il mio è composto di 3 strati di poliestere, non ho mai auto problemi di infiltrazione di acqua. Comunque almeno una volta a settimana va arieggiato in caso di inutilizzo.
D'estate metto anche la tenda motorizzata per ripararla dal sole diretto. vedi foto.
Il tele non va mai fuori della ringhiera. ci sono 22 metri di vuoto sotto!
I cassetti non li ho fatti, più che cassetti sarebbe stata utile una rientranza per poggiare gli alimentatori


Top
  Profilo    
 
MessaggioInviato: giovedì 4 dicembre 2014, 15:28 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: martedì 5 dicembre 2006, 8:20
Messaggi: 2849
Concordo con Pering; la montatura e comunque anche l'ottica non patiscono il caldo ed il freddo (questo è doveroso dirlo una volta per tutte) ma semmai l'elettronica patisce l'umidita.
Gli osservatori professionali e non, hanno tutto perennemente lasciato sotto una cupola o casetta o qualsiasi altra diavoleria che li protegge dalle intemperie ma non dal freddo e dal caldo. Dentro una cupola a luglio non credo ci sia una bella temperatura e sempre dentro una cupola a gennaio... fa freschino. Tenete conto poi che gli osservatori sono spesso a qualche migliaio di metri di quota e quindi quando il sole picchia... picchia, e quando fa freddo (anche -20 o più)... fa freddo.

Per quello che riguarda me, il mio telo geoptik lo trovo una vera bomba: d'estate riflette bene e non lascia mai salire troppo la temperatura e d'inverno, nelle giornate uggiose come in quelle di questo periodo, l'umidità, all'interno, non è mai troppa. Sono già al terzo, lo cambio in media ogni due anni perchè in effetti, a forza di toglierlo, riepiegarlo e rimetterlo, alla fine tende a sgretolarsi lo strato dorato esterno e diventa semitrasparente.

Io che comunque lavoro sul balcone di casa, tolgo l'elettronica ogni qualvolta finisco la seduta osservativa; quindi CCD, SynScan ed alimentatori vari vano in casa.

La meccanica e l'ottica invece non hanno problemi: mai successo che scoprendo ho notato dell'umidità da qualche parte (ottica o meccanica).

Ultima cosa: sono in pianura padana e quindi non propriamente in un luogo "secco".

_________________
http://www.vao.altervista.org/


Top
  Profilo    
 
MessaggioInviato: giovedì 4 dicembre 2014, 16:02 
vaelgran ha scritto:
Gli osservatori professionali e non, hanno tutto perennemente lasciato sotto una cupola o casetta o qualsiasi altra diavoleria che li protegge dalle intemperie ma non dal freddo e dal caldo. Dentro una cupola a luglio non credo ci sia una bella temperatura e sempre dentro una cupola a gennaio... fa freschino.

Bè, non proprio, le cupole sono fatte apposta per tenere l'attrezzatura e l'osservatore nel massimo comfort sia d'estate che d'inverno :wink:.


Top
     
 
MessaggioInviato: giovedì 4 dicembre 2014, 17:06 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: martedì 6 maggio 2008, 11:59
Messaggi: 9269
Località: San Francesco al Campo [TO]
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Renato C ha scritto:
Bè, non proprio, le cupole sono fatte apposta per tenere l'attrezzatura e l'osservatore nel massimo comfort sia d'estate che d'inverno :wink:.

Sul comfort dell'attrezzatura ci può stare ma l'osservatore :roll:
Un aneddoto racconta che una giornalista chiese ad Edward E. Barnard come si riscaldassero gli astronomi durante le osservazioni nelle rigide notti invernali e lui rispose "Semplicemente non lo fanno".

Il telescopio deve essere alla temperatura dell'ambiente esterno, altrimenti si creano turbolenze dovute al modo dell'aria calda che entra (estate) o esce (inverno) dalla specola. Se guardate le cupole del VLT all'ESO sono piene di feritoie e sistemi di ventilazione.

L'unico scopo della cupola è quindi proteggere lo strumento.

_________________
Simone Martina
(a.k.a. gaeeb)
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
Gruppo Astrofili Edward Emerson Barnard
Home Page: www.gaeeb.org
Facebook: facebook.com/gaeeb
Twitter: twitter.com/gaeeb_org

autocostruttite.wordpress.com


Top
  Profilo   WWW  
 
MessaggioInviato: giovedì 4 dicembre 2014, 17:14 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: martedì 5 dicembre 2006, 8:20
Messaggi: 2849
Pensa riscaldare la cupola del telescopio Hale di Mt. Palomar :lol:

Io credo che le sale di controllo siano climatizzate, ovvio, ma sono salette dove stanno gli astronomi, tanto in cupola ci sono solo strumentazioni mica c'è l'omino all'oculare, e se proprio si vuole stare all'oculare... piumino, cappello e guanti :lol:

_________________
http://www.vao.altervista.org/


Top
  Profilo    
 
MessaggioInviato: giovedì 4 dicembre 2014, 17:23 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: martedì 5 dicembre 2006, 8:20
Messaggi: 2849
Cita:
L'unico scopo della cupola è quindi proteggere lo strumento.


Si ma dalle intemperie, non dal freddo o dal caldo.

Comunque io penso che sia le ottiche che la meccanica non soffrano in alcun modo i +40 oppure i -30; poi se parliamo di grasso fluido o meno, dell'elettronica, ok ma il vetro e l'acciaio o l'alluminio ho ancora il carbonio non temono certo sbalzi termici.

L'umidità è, a mio parere la più subdola: un caro amico dotato di osservatorio nel sottotetto ed ovviamente con tutto installato in modo permanente, ha "bruciato" un CCD. Probabilmente sarà stato sfortunato e la cosa è successa dopo un periodo molto uggioso e umido con parecchi giorni di seguito a pioggia continua, ma una sera andando ad accendere l'alimentatore ha sentito puzza di bruciato ed immediatamente si è accorto che il CCD è partito.

Io per scrupolo ripeto che porto tutta l'elettronica in casa (impiego qualche minuto a staccare i cavi) ma eventualmente si potrebbe avvolgere il CCD e gli alimentatori con un sacchetto impermeabile con dentro qualche sacchettino di gel di silice.

_________________
http://www.vao.altervista.org/


Top
  Profilo    
 
MessaggioInviato: giovedì 4 dicembre 2014, 17:57 
Simone Martina ha scritto:
Sul comfort dell'attrezzatura ci può stare ma l'osservatore :roll:
Un aneddoto racconta che una giornalista chiese ad Edward E. Barnard come si riscaldassero gli astronomi durante le osservazioni nelle rigide notti invernali e lui rispose "Semplicemente non lo fanno".

Il telescopio deve essere alla temperatura dell'ambiente esterno, altrimenti si creano turbolenze dovute al modo dell'aria calda che entra (estate) o esce (inverno) dalla specola. Se guardate le cupole del VLT all'ESO sono piene di feritoie e sistemi di ventilazione.

L'unico scopo della cupola è quindi proteggere lo strumento.

Non lo fanno semplicemente perché non ce n'è bisogno. Quando si fanno le osservazioni la cupola è completamente chiusa, salvo la finestra di osservazione, ma anche questa può e deve essere regolata all'apertura minima indispensabile alle osservazioni. Per il freddo ci si protegge come normalmente ci si protegge durante una notte passata all'aperto, ma siccome appunto si sta in ambiente chiuso, in assenza di correnti d'aria il comfort è molto superiore a una serata passata all'aperto.
Siamo un po' OT, ma provo a spiegare. Ci sono molte leggende sulle cupole, come quella del cosidetto "effetto camino" che non ho mai capito da dove si sia originata. Io ho una cupola da ormai quattro anni (Pulsar da 2,2mt.), quindi parlo per esperienza diretta. Non ho mai osservato questo effetto camino. Quanto all'acclimatamento, nella mia cupola che è di vetroresina spessa 5mm, la temperatura interna d'inverno si mantiene 1-2C° superiore all'ambiente esterno, quindi il telescopio è praticamente in temperatura, ed è sufficiente aprire la finestra superiore e tempo 5 minuti iltelescopio è bello e acclimatato. D'estate invece con temperatura al sole di 45C° (32C° all'ombra) all'interno non si sono mai superati i 27C°. Questo perché anche con la cupola chiusa c'è abbondante circolazione d'aria all'interno lungo la circonferenza tra cilindro e cupola vera e propria che permette il controllo del freddo, lo smaltimento del caldo e l'eliminazione dell'umidità stagnante.
Naturalmente si parla di cupole e telescopi amatoriali con diametri fino a 70 cm e spessori di vetro di pochi cm.
Quando si parla di osservatori professionali, specchi di 8- 10 mt. di diametro e spessori di vetro di svariate decine di centimetri il discorso è naturalmente diverso, i tempi di acclimatazione sono più lunghi, si necessita di locazioni di alta montagna, di feritoie per smaltire il calore e spesso anche di pavimenti refrigerati. Da qui l'esigenza di avere la camera calda separata per l'osservatore.
Per tornare IT sono anch'io d'accordo che se ben protetti montature ed ottiche abbiano poco da temere nello stare all'aperto se non qualche problema estetico (ruggine sulle viti ecc.) mentre per l'elettronica occorre maggiore attenzione.


Top
     
 
MessaggioInviato: venerdì 5 dicembre 2014, 12:59 
Non connesso

Iscritto il: mercoledì 14 gennaio 2009, 16:36
Messaggi: 1002
forse al ccd fa più male lo sbalzo termico dentro - fuori che non rimanere sempre fuori.
Certamente l'umidità non fa bene ma dipende molto dall'elettronica.
comunque se si rientra un ccd dentro casa in inverno si formerà parecchia condensa, difficile da gestire, a me succede quando torno dalla montagna e vedere il ccd, i motori della montatura grondare è sempre un tuffo al cuore!
Forse farebbe bene tenere un piccolo ventilatore sempre acceso all'interno del telo, ciò potrebbe innalzare la temperatura di qualche decimo di grado e creare comunque una ventilazione evitando condense.


Top
  Profilo    
 
MessaggioInviato: venerdì 5 dicembre 2014, 21:25 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: martedì 5 dicembre 2006, 8:20
Messaggi: 2849
A parte che poi ci facciamo tanti scrupoli ma quanti di noi hanno il loro osservatorio e lasciano perennemente installato tutto (elettroniche e non) e quindi non è che rovinano sempre la strumentazione, di conseguenza chi ha una postazione fissa... beato lui!!!

_________________
http://www.vao.altervista.org/


Top
  Profilo    
 
MessaggioInviato: venerdì 19 dicembre 2014, 8:45 
Non connesso

Iscritto il: mercoledì 17 ottobre 2007, 17:50
Messaggi: 101
Località: Cuorgne'
Tipo di Astrofilo: Fotografo
depmas ha scritto:
Ciao,
concordo con te sulla necessità di non deturpare il terrazzo, anche perchè altrimenti mia moglie deturperebbe me :crazy:

Mi piacerebbe però avere una postazione già pronta per l'uso. Magari solo con la necessità di montare il telescopio ma con tutti i cavi e il necessario già predisposto e cablato.
Tutte le volte che lo uso, tra montaggio, smontaggio predisposizione cavi, procedura di allineamento e goto, va via un'ora che vorrei nelle poche sere di cielo libero sfruttare meglio :obs:

Il telo geoptik protegge solo la colonna immagino, ma con l'umidità e i salti termici non credo che la montatura sarebbe felice, quindi mi ritroverei a dover comunque fare più o meno quello che faccio oggi, salvo non spostare il cavalletto.


Ciao,
per la postazione fissa potresti usare una colonna con 3 viti (eventualmente calanti) di appoggio,
ti costruisci 3 cilindri (di plastica o alluminio) con al centro la sede per viti e li siliconi sul pavimento del terrazzo ( io ho fatto cosi per la mia postazione sul terrazzo) così non hai bisgogo di fare buchi ecc....
La montatura non patisce se la lasci fuori , se a fine osservazione è bagnata lasciala asciugare bene prima di coprirla ; la pulsantiera è meglio toglierla ....
Aldo

_________________
Varuna Observatory
Cuorgne' (TO)
MPC C38

TS107/518
10 micron GM1000HPS
Sbig STL6303


Top
  Profilo    
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 32 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1, 2, 3, 4  Prossimo

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora


Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 7 ospiti


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
Powered by phpBB © 2000, 2002, 2005, 2007 phpBB Group
Traduzione Italiana phpBBItalia.net basata su phpBB.it 2010