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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Colori del DeepSky
MessaggioInviato: venerdì 28 novembre 2014, 11:44 
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Iscritto il: venerdì 7 novembre 2014, 11:11
Messaggi: 30
Chiedevo se esiste un catalogo di foto deepsky con i colori più veritieri possibile, magari foto effettuate da telescopi in orbita terrestre.
Grazie Mario


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 Oggetto del messaggio: Re: Colori del DeepSky
MessaggioInviato: venerdì 28 novembre 2014, 11:53 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
I telescopi professionali non fanno foto con colori "veritieri", ma casomai con colori falsati (volutamente). Come d'altra parte fanno molti astrofili. Questo per il motivo che altrimenti non si vederebbe differenza ad es. tra l'emissione H-alfa oppure dell'SII, che sono entrambe nel rosso, e che se venissero riprodotte con i colori reali non si distinguerebbero. Poi la stessa H-alfa è al limite di visibilità dell'occhio umano, parte cade nel vicino infrarosso. Con colori assolutamente reali se ne vedrebbe solo una parte. D'altra parte non ha neppure senso riportare dei colori "veritieri" di oggetti che visualmente non si vedono in alcun modo a colori.

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Ciò che non ha termine non ha figura alcunaLeonardo da Vinci


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 Oggetto del messaggio: Re: Colori del DeepSky
MessaggioInviato: venerdì 28 novembre 2014, 11:58 
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Iscritto il: mercoledì 16 gennaio 2013, 22:27
Messaggi: 419
Località: Fiandre (Belgio)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Cosa vuol dire veritieri? Alcune strutture per esempio si mettono in evidenza attraverso filtri centrati su particolari frequenze della luce, e attraverso molte ore di integrazione. Quindi sono cose che ad occhio nudo non vedremmo mai proprio per come è fatta la nostra visione... Le foto deep-sky in qualche modo potrebbero definirsi "non veritiere" perchè sono rappresentazioni di cose che sfuggono ai nostri sensi?
Scusa la digressione filosofica...

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 Oggetto del messaggio: Re: Colori del DeepSky
MessaggioInviato: venerdì 28 novembre 2014, 12:34 
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Iscritto il: giovedì 10 marzo 2011, 13:48
Messaggi: 155
Località: Bologna
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
beh.. le vediamo bianco e nero perche' sono lontane e deboli.. se fossero piu' vicine e luminose forse qualche colore lo si potrebbe vedere direttamente...

io personalmente lo capisco... e' vero che con una reflex non modificata vedo 1/5 dell'idrogeno... pero' vedere immagini tutte completamente rosse lo trovo un po' "monotono"..

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 Oggetto del messaggio: Re: Colori del DeepSky
MessaggioInviato: venerdì 28 novembre 2014, 14:05 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Tutte le volte ci dobbiamo ripetere, se fossimo all'interno della nebulosa di Orione i suoi colori non li vedremmo lo stesso. Se uno vuole vedere come sarebbero i suoi colori veritieri, ci fa delle fotografie a lunga posa con la Canon senza rimuovere il filtro che ha all'interno.

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 Oggetto del messaggio: Re: Colori del DeepSky
MessaggioInviato: venerdì 28 novembre 2014, 14:33 
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Iscritto il: venerdì 7 novembre 2014, 11:11
Messaggi: 30
Beh, se un oggetto è nero, è nero per tutti e no perché se lo elaboro con Photoshop ne ricavo 50 sfumature di grigi.
Quindi se un Astronomo professionista con la migliore attrezzatura, e una cassa di filtri, sarebbe in grado di estrarre tutti i colori dell'oggetto celeste e dire così E'
In modo che quando io elaboro il mio oggetto celeste posso dire " che ciofeca " e ricomincio da capo, o cambio attrezzatura di ripresa.
Ps: passare la notte a scattare foto, senza poi avere un riferimento "veritiero" e dire al popolo del Forum ( accetto critiche e consigli) è deludente. Con il Meteo che ci perseguita inesorabilmente.
Saluti Mario


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 Oggetto del messaggio: Re: Colori del DeepSky
MessaggioInviato: venerdì 28 novembre 2014, 14:56 
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Iscritto il: giovedì 10 marzo 2011, 13:48
Messaggi: 155
Località: Bologna
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
fabio, questa cosa non la sapevo.. anche se fossimo molto piu' vicini non vedremmo lo stesso nemmeno un accenno di colori?

su M42 del caso, bastando pochissimi secondi di posa per vedere qualche colore, pensavo si potesse vedere qualcosa in visuale da una posizione "privilegiata"..

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 Oggetto del messaggio: Re: Colori del DeepSky
MessaggioInviato: venerdì 28 novembre 2014, 17:45 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16957
Località: Dove mi portano le stelle
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
La nostra fisiologia oculare fa sì che i coni (che sono i ricettori preposti al ricevimento del colore) si attivino al di sopra di una certa soglia luminosa.
Se fossimo dentro la nebulosa di Orione la sua luce sarebbe sparsa per tutto il cielo mentre ora che ne siamo fuori la sua luce è molto più concentrata.
Man mano che ci avviciniamo all'oggetto questo appare più grande in cielo ma non per questo si vedono più colori.
Poi ovviamente ci sono persone che hanno una fisiologia ottica migliore delle altre ma in media le cose sono queste.
Per quanto riguarda i colori "veritieri" devi considerare che i colori che vediamo in qualsiasi momento sono interpretazioni che il nostro cervello fa sulla base di impulsi elettrici che arrivano attraverso il nervo ottico.
Due persone che osservano lo stesso oggetto lo vedranno sempre un po' diverso l'uno dall'altro.
Per cui dobbiamo basarci su stime medie.
Ma anche in questo caso quando vogliamo trasporre in forma grafica ciò che in teoria vedremmo se i nostri occhi fossero più sensibili e/o con una gamma di percezione di frequenze più elevate diventa un'interpretazione che ognuno di noi fa.
Se prendi la medesima immagine grezza ripresa da uno strumento e la dai a n persone affinché ne tiri fuori l'immagine più reale possibile (o realistica) avrai n immagini diverse.
Questa prova fu fatta anni fa proprio sul forum quando misi a disposizione di varie persone delle immagini grezze da me riprese con una fotocamera digitale.
Molti prelevarono le immagini grezze e mostrarono il risultato ottenuto.
Nessuno era uguale all'altro.
Ma ognuno di loro aveva cercato di rendere l'immagine in modo più realistico possibile.
Se credi che fossero tutti principianti (e ti posso assicurare che molti non lo erano) ti invito ad andare a guardare nell'archio dell'APOD guardando il medesimo soggetto ripreso ed elaborato da persone diverse. Lasciamo perdere i filtri interferenziali ma anche restando solo nella gamma di colori "naturali" non troverai immagini perfettamente identiche.

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 Oggetto del messaggio: Re: Colori del DeepSky
MessaggioInviato: venerdì 28 novembre 2014, 17:52 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
L'argomento sui colori delle nebulose l'aveva trattato benissimo Daniele Gasparri. C'era in rete, raggiungibile dal suo sito, un interessante pdf al riguardo. Purtroppo mi sembra che non ci sia più adesso perchè lo deve avere messo in uno dei suoi tanti libri di Astronomia. Comunque li si può scaricare dalla rete per pochi euro in formato kindle e simili. Sono libri molto ben fatti ed aggiornati.
Il fatto è che per vedere i colori è necessario che la luminanza superficiale dell'oggetto superi un certo valore. Siccome la luminanza superficiale è una proprietà dell'oggetto e non varia a seconda del telescopio con cui la si osserva, non c'è modo di farla aumentare e quindi di rendere palesi i colori. Infatti se fossimo vicinissimi o dentro alla nebulosa di Orione non la vedremmo lo stesso colorata, perchè sarebbe sparsa tutta attorno a noi e non sarebbe mai abbastanza luminosa.

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 Oggetto del messaggio: Re: Colori del DeepSky
MessaggioInviato: venerdì 28 novembre 2014, 18:47 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16957
Località: Dove mi portano le stelle
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
A integrazione di quanto ho scritto prima c'è da aggiungere che una sorgente luminosa ha una sua propria brillanza (luminosità per superficie di riferimento) ma quella che non percepiamo è la brillanza apparente e non quella assoluta in quanto dovremmo tenere conto anche dell'estinzione dovuta allo spazio intestellare.
Per fare un esempio prendiamo un'osservazione visuale terrestre tipo uma montagna lontana.
Se l'estinzione dovuta alle particelle di polvere e/o di umidità è elevata noi vediamo la montagna con pochi dettagli e di colore uniforme che puoò tendere al verde scuro, al grigio o al grigio/blu.
Se invece l'estinzione è minima perché è una giornata senza umidità a seguito per esempio di una bella tramontana che ha portato via l'umido e lo smog, la montagna la vediamo molto più colorata, con variazioni di tonalità del verde ben visibili.
Qualcosa di simile avviene anche nello spazio. La polvere intestellare funziona un po' come una cappa di smog che attenua la luce. Quanto? Difficile da dirsi. Le formule che conoscono funzionano per sorgenti stellari e ci permettono di capire quanto sarebbe luminosa una stella se posta a una distanza di 3,26 anni luce (1 parsec) ma come ho detto funzionano solo per soggetti stellari.

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