fabio_bocci ha scritto:
Il prisma Baader da 2" è adatto per rifrattori sino a 150mm di diametro, quindi un Mak dello stesso diametro può essere impiegato tranquillamente. Se ci si limita a qualche minuto al secondario non succede nulla, è uno specchio, mica è nero, ed assorbe pochissimo.
Ricordo che il pericolo maggiore lo corre il paraluce del secondario, la maggior parte delle volte è in plastica e potrebbe rovinarsi col calore concentrato sul secondario.
Oltre che potersi scollare da esso e scivolare dalla posizione ottimale.
Comunque non capisco un passo
cristiano c. ha scritto:
ho dapprima tolto oculare e astrosolar, e controllato che con quella focheggiatura il sole non fosse puntiforme sul mio prisma, poi ho tolto il mio prisma(veramente è uno specchio) ed ho messo il prisma del lunt , dopo aver verificato che non scaldava eccessivamente ho inserito un oculare e con una mano ho sentito se arrivava calore, tutto ok posso mettere l'occhio, avvicinandolo piano , ho fatto il fuoco ed ho osservato per diversi minuti. poi sono arrivati gli studenti ed hanno osservato anche loro. le protuberanze erano " come in foto" per dire che la loro risoluzione era elevatissima, si vedevano bene i dettagli all'interno delle protuberanze.
In pratica dici che basta mettere ad un sc "nudo e crudo" un diagonale della Lunt e si possono osservare le protuberanze?
Senza l'uso dell'etalon, che in pratica ti da la banda esatta in halfa per osservare, mentre il diagonale o blocking filter ( bf ) elimina solo le armoniche nella banda data dall'etalon ( le interferenze spurie )?
Allora basterebbe comprarsi un BF per osservare, con meno di mille euro si prende un BF12 che è superiore a quello del PST o del Lunt 35mm.
Scusate, ma io ho dei dubbi su quello che si possa vedere con questa configurazione ottica.
L'unico fatto positivo è che eravate protetti dalle radiazioni IR ed UV visto che sono incorporati nel diagonale dei filtri appositi.
Allegato:
LS60THA.jpg [ 207.79 KiB | Osservato 3157 volte ]
Spero si possa chiarire, sopratutto per evitare che qualcuno possa provare a ripetere l'esperimento con possibili conseguenze negative per lui o per lo strumento.
Lorenzo