Proprio cosi, sarò un po' bambinesco ma mi piace a volte dare un'anima anche alla strumentazione che tante ore mi accompagna nelle gelide ore notturne in montagna, con tante soddisfazioni e a volte tante pene (e non solo

).
In questo caso mi riferisco alla mia 450D acquistata quache anno fa, dal bravo Giovanni Leoni, come camera muletto nel caso quelle principali mi lasciassero a piedi e del Leica 180mm f3.4, acquistato qualche anno fa da un rivenditore di Bologna di nome Roberto Panza e Panza non era il cognome ma il nomignolo che gli avevano affibbiato gli amici, pensate il perché?
Questi due accessori, per fare un esempio, ogni volta che li uso non mi deludono mai, proprio come due cari amici che nel momento del bisogno danno sempre il meglio di se.
La 450D va sempre con qualsiasi temperatura umidità e qualsivoglia maltrattamento, anche quando gli si chiede di lavorare oltre le proprie possibilità a 1600 iso .
Il Leica è piccolo e leggerissimo, da' sempre immagini incredibilmente pulite, incise e contrastate.
Per questo, questi due accessori, mi piace pensarli come due cari amici sempre un po' in disparte, ma su cui si puo' sempre contare anche nelle nottate più difficili.

54 pose da 300s a 1600 iso, f4.