ivan86 ha scritto:
Quando dico che l'astrofilia è piena di falsi miti creati da falsi esperti non vado molto lontano dalla realtà... si parla di staccare dal cielo, di fondo cielo scuro ma se poi chiedo di definire il contrasto e di spiegarmi perchè da un cielo cittadino vedo M27 che ha una brillanza superficiale di 20 quasi nessuno me lo sa spiegare e molti forse non hanno nemmeno colto il senso del mio discorso... sto diceno che da un cielo brillante 18 vedo una nebulosa brillante 20, quindi vedo qualcosa nonostante il fondo cielo sia più luminoso.... assurdo? No, è la definizione di contrasto e soglia di contrasto ad essere poco metabolizzata.
Ecco allora che sarebbe bello ogni tanto guardare all'esperienza pratica in senso critico invece di darla per scontata.. così si creano falsi miti e l'astrofilia se ne porta dietro parecchi da anni.
ciao
Caro Ivan,
ho letto con attenzione il tuo post e devo dire che qualcosa non mi è piaciuto. Per l'esattezza è quella parte dove tu crei una specie di distacco tra te che sai e chi invece non sa. Io dico questo: è bene che l'astrofilo conosca anche terminologia e situazioni tecniche che sorreggono in maniera scientifica quello che guarda e da dove lo guarda. Però astrofili si nasce, ma astronomi si diventa, e questo nel senso che un astrofilo possiede da sempre un amore per il cielo, che è lo stesso amore riguardo a tutti gli aspetti della natura. Per esempio non è possibile innamorarsi delle stelle e contemporaneamente prendere a calci un cane, o tirare una fiondata a un gatto, o anche strappare le ultime stelle alpine che ancora si trovano. L'astronomo, invece, fa un mestiere, e tra il primo e il secondo c'è un salto di qualità grandissimo: l'astronomo deve liberarsi da ogni sentimentalismo, deve usare un'attrezzatura che noi nemmeno immaginiamo, in osservatori astronomici di alto livello, deve frequentare appropriati corsi universitari, deve farsi strada tra l'invidia di colleghi, deve pubblicare testi specifici, deve insomma farsi conoscere per il mestiere che fa. L'astrofilo invece è un puro "contemplativo" e può arricchire o anche no le sue conoscenze, non avendo primati da difendere. E chi per la prima volta usa un tele e guarda estasiato le Pleiadi, senza sapere bene cosa sono, è sullo stesso piano di uno come te che invece ne sa un po' di più.
Spero che tu non te la prenda per questa mia distinzione, che non vuole assolutamente essere offensiva .
A proposito sai cosa sono i punti lagrangiani, a cosa servono, come si classificano, quanti sono, dove si trovano? E immagino di sì che lo saprai, io, invece, li ho scoperti poco fa in un testo inglese di astronomia.
Saluti carissimo.