In merito alla prima considerazione, quello che permette di "vedere" o "percepire" qualcosa è l'insieme di risoluzione e contrasto, faccio il classico esempio delle lettere su un quotidiano, queste sono di dimensioni diverse (quelle del titolo, della spalla e dell'articolo) e sono nere su sfondo bianco (circa

), ora se sei ad'una distanza tale da poter leggere in piena luce tutte e tre le dimensioni delle lettere, vuol dire che la risoluzione e sufficiente per leggerle, ma se man mano diminuisci la luce, vedrai che le lettere non si vedranno piu bianco su nero, ma grigio scuro su grigio chiaro e man mano che diminuisce la luce questi grigi diventeranno sempre piu simili fino a diventare indistinguibili, questo è il contrasto che man mano diminuisce, quindi ci sarà una soglia di luminosità (aka, contrasto) dove non riuscirai piu a leggere le lettere dell'articolo, poi (diminuendo ancora la liminosità) si arriverà alla soglia dove non riuscirai piu a leggere quelle della spalla e fino (quando si sarà quasi al buio) al non riuscire piu a leggere nemmeno quelle del titolo, eppure la risoluzione non è variata, quello che è calato è il contrasto.
Quindi si può fare un parallelo tra lente singola e binocolo, la lente singola da 100 mm in monoculare, darà un tot di risoluzione ed un tot di luminosità (sul singolo occhio), un binocolo da 100 mm in visione (ovvimente) binoculare dara sempre lo stesso tot di risoluzione, ma essendoci due occhi il cervello si mette in moto trasferendo il contrasto (la differenza di luminosità tra i vari oggetti osservati) in maniera superiore (di quanto precisamente non so, essendo variabile in funzione del "pacchetto" occhi/cervello) a quella del singolo occhio.
Ed Zarenski (che è un grande conoscitore di binocoli) su forum cloudy nights dice che
empiricamente (e ripeto, empiricamente, quindi nessuna Legge fisica o qualcosa di simile) rispetto alla visione monoculare, un binocolo ovviamente a parita di diametro (quindi ad esempio singolo cannocchiale da 100 mm contro un binocolo da 100 mm) aumenti la risoluzione percepita (con percepita intende l'elaborazione fatta dal cervello unendo le immagini provenienti dai due occhi) di circa il 20% ed il contrasto percepito (vedi parentesi precedente) del 40/45%.
Sono prove che si possono fare direttamente utilizzando le "USAF resolution test chart" per la risoluzione e le "Griglie Argentieri" per il contrasto.