Sono felice di vedere come le immagini di Aldo destino ancora scalpore. Oggi, 25 anni dopo, vengono ritenute ancora ottime immagini, nonostante l'evoluzione tecnologica del digitale abbia prodotto una rivoluzione nel mondo dell'astrofotografia.
E questo fa capire come mai ai tempi, per me e molti altri i suoi lavori apparissero inarrivabili.
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Le DSLR ci danno enormi vantaggi rispetto alla pellicola chimica, ma a che prezzo in termini di lunghezza delle integrazioni totali per abbattere il noise e estrarre tutto il segnale?
A parità di strumento e cielo, potremmo limitarci a fare pose corte come quelle su pellicola, ottenendone risultati simili o leggermente migliori. Ma a che pro? Se è possibile migliorare ulteriormente il risultato facendo tante pose da mediare insieme? Era una tecnica che con difficoltà si faceva anche con la pellicola (ricordo ai tempi di aver mediato 2 o 3 pose, di più era troppo gravoso per i pc del tempo).
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Sarebbe bello fare un confronto con un sensore -e stessi tempi di posa- messo in quella camera schidt.
L'avevo fatto ma mi rendo conto adesso di non averlo pubblicato da nessuna parte! Anzi, avevo fatto di più: a una riunione di astrofili avevo proiettato una immagine della Rosetta presentandola come la prima luce della Schmidt "digitalizzata" (
DSC), ottenendone grande approvazione. Solo dopo pochi minuti rivelai invece che tale foto era una di Aldo ripresa 15 anni prima su pellicola, e solo dopo feci vedere la Rosetta digitale in H-alfa, effettivamente migliore, più profonda e con sfumature più morbide. Prometto che andrò a ritrovare i file e li posterò qui.
Cita:
i tempi di posa con una TP2415 Hyper (circa 400iso?) sono eccezionalmente bassi
La sensibilità della TP, come correttamente indicato da Renzo, è "bassissima". Non esiste un valore di targa perchè dipende dai chimici di sviluppo. Col D19, il migliore che Aldo è arrivato a usare dopo infinite prove, credo che la sensibilità sia sui circa 100 ISO. Con D76 o altri chimici più morbidi invece si è più sui 10-25 ISO.
Cita:
grana particolarmente fine (intorno ai 10/15 micron
Qui avevo fatto delle misure e simulazioni sulla grana della TP, trovando valori molto inferiori!
http://www.astrosurf.com/comolli/resol.htmIn particolare è esemplare questo esempio:
http://www.astrosurf.com/comolli/res2_hi.jpgCita:
Un po' di anni fa feci un test provando uno scatto con diapositiva E200 Kodak su M15 (poi passata a uno scanner) e la vecchia Canon 300D modificata (che oggi sarebbe considerata di qualità pessima)
La 300D su un singolo scatto di 10 minuti vinceva alla grande sotto tutti i punti di vista.
Anch'io nel 2003 o 2004 avevo fatto un test simile ed ero giunto alle medesime conclusioni. Solo che il costo ancora alto delle DSLR mi tennero lontano da esse per un paio d'anni.
Cita:
Aldo aveva una postazione fissa ma per i più erano tempi che in pochi (me compreso) avrebbero fotografato. Tutto più (enormemente) complicato. La maggior parte dei fotografi non avevano il go-to e si centravano gli oggetti 'a mano'. Non si poteva guardare subito il risultato come facciamo oggi sugli schermi o Lcd delle Dsrl... Di solito si faceva una singola posa da 45 minuti e ti genoflettevi per guidare (manualmente sulla pulsantiera) su una stella, dentro un crocicchio, che dopo 15 minuti spariva perché l'occhio si stancava... Durante l'esposizione bastava un solo aereo o satellite per mandare tutto a monte.
Si tornava a casa con la schiena a pezzi e quando (passavano anche mesi) portavi la pellicola a sviluppare (se non te la buttavano in quanto 'tutta nera') magari avevi la testa di cavallo per metà fuori campo perché non avevi centrato bene...
Come non sottoscrivere...
Lorenzo
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Nwt 30cm f/5, Nwt 20 cm f/6, SC 20cm f/10, Schmidt 30cm f/2, TEC 140, Pentax 75, Gemini G-41, Kenko NES.
Sito:
http://astrosurf.com/comolli/