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 Oggetto del messaggio: Re: Dubbio su filtri non parafocali
MessaggioInviato: martedì 2 settembre 2014, 14:46 
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Iscritto il: sabato 8 dicembre 2012, 12:35
Messaggi: 1245
Località: Torino
Continuo qua con i miei dubbi per non aprire un altro argomento.
La messa a fuoco è influenzata dall'umidità, temperatura ambientale, temperature dell'attrezzatura, brezze varie, etc etc?
Se mettessi a fuoco oggi e se non toccassi nulla, domani sarebbe ancora a fuoco?


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 Oggetto del messaggio: Re: Dubbio su filtri non parafocali
MessaggioInviato: martedì 2 settembre 2014, 14:57 
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Iscritto il: lunedì 13 febbraio 2006, 9:53
Messaggi: 14849
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
siccome è una questione micrometrica, ogni piccola deformazione meccanica può inficiare una perfetta messa a fuoco. Sicuramente la variazione di temperatura è inclusa fra queste deformazioni.

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 Oggetto del messaggio: Re: Dubbio su filtri non parafocali
MessaggioInviato: giovedì 4 settembre 2014, 8:28 
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Iscritto il: sabato 8 dicembre 2012, 12:35
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:thumbup:


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 Oggetto del messaggio: Re: Dubbio su filtri non parafocali
MessaggioInviato: giovedì 4 settembre 2014, 11:14 
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Iscritto il: domenica 17 giugno 2012, 17:53
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Tipo di Astrofilo: Fotografo
Aggiungo anche io,
Orsojogy ha scritto:
Se per focheggiare, sposti avanti o indietro il tubo del focheggiatore, la focale non cambia?

Non cambia perchè la lunghezza focale è fissata dall'obiettivo, e non si può cambiare la focale dell'obiettivo a meno che di rilavorare la sua superficie.
Si muove il tubo di messa a fuoco per permettere a oculari o ad altri accessori di arrivare a quel punto del fuoco.
Ad esempio,capita di sentir dire di spostare lo specchio primario di un newton per poter estrarre il fuoco dal portaoculari, ma questo non significa che cambiamo la focale dell'obiettivo, ma che spostiamo più avanti il suo fuoco.
Nei sc con spostamento del primario la focale cambia leggermente perchè si sposta avanti o indietro lo specchio rispetto al secondario che non essendo piano introduce un ingrandimento dell'immagine allungando la focale del primario di un fattore 5 nel C8 (è questo che permette di compattare i 2000mm di focale di un C8 in 40 cm di tubo).
Naturalmente la focale varia di pochissimo, altrimenti ci ritroveremmo con un tele zoom, quello che varia molto è il punto di messa a fuoco che infatti si può adattare a molti accessori.
andreaconsole ha scritto:
Perché se il filtro è a facce piane parallele, esso non modifica la lunghezza focale ma solo quella fisica (e quindi devi rifocheggiare).
La prova è in questo disegno in basso: come vedete l'angolo con il quale convergono i raggi è lo stesso (e quindi la focale è la stessa) perché così vuole la legge di Snell.
Se c'è un ingrandimento, il filtro non è a facce piane parallele ma ha una sua lunghezza focale.

Per chiarire meglio ai neofiti, se si inserisce un filtro avvitandolo ad un oculare o alla camera logicamente si dovrà rimettere e fuoco, ma non perchè si è variata la focale dello strumento ma solo perchè si è allontanato l'oculare o la camera dalla battuta del portaoculari.
E' come se quando inserite l'oculare lo tenete leggermente estratto dal portaoculari, naturalmente la messa a fuoco sarà diversa se poi lo inserite completamente, ma facendo questo non si può dire che si è variata la focale del telescopio.
Dal disegno di AndreaConsole mi sembra però che il punto di fuoco cambia e quindi anche la lunghezza focale del sistema.
Se il filtro è piano non dovrebbe succedere, altrimenti ci ritroviamo una barlow o un riduttore di focale, nei due possibili casi opposti.
Per fare una prova pratica si dovrebbe usare una ruota portafitri.
Alternando un filtro con un foro lasciato libero non si dovrebbero vedere differenze di messa a fuoco, e quindi nessuna variazione di focale.

Aggiungo che tutto questo discorso parte dalla mia esperienza sul campo, naturalmente spero d'essere stato chiaro, e soprattutto di non avervi incasinato di più le idee.

Lorenzo

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 Oggetto del messaggio: Re: Dubbio su filtri non parafocali
MessaggioInviato: giovedì 4 settembre 2014, 11:25 
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Iscritto il: lunedì 13 febbraio 2006, 9:53
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Lorenzo C8 ha scritto:
Dal disegno di AndreaConsole mi sembra però che il punto di fuoco cambia e quindi anche la lunghezza focale del sistema.
Se il filtro è piano non dovrebbe succedere, altrimenti ci ritroviamo una barlow o un riduttore di focale, nei due possibili casi opposti.


Nel disegno di AndreaConsole il punto di fuoco cambia perché cambia davvero (per quello che bisogna rifocheggiare) :D . Quello che bisogna tenere a mente che in sistema ottico composto (c'è infatti un ulteriore elemento attraversato dalla luce, anche se a lunghezza focale infinita) la lunghezza focale del sistema non è in generale uguale alla sua lunghezza fisica. Che la focale equivalente però non cambia te ne accorgi dal fatto che l'angolo con il quale i raggi convergono è lo stesso.

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 Oggetto del messaggio: Re: Dubbio su filtri non parafocali
MessaggioInviato: giovedì 4 settembre 2014, 14:46 
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Ciao Andrea,
in pratica mi dici che la luce attraversando nel suo tragitto un'ulteriore mezzo solido (il filtro) viene rifratta in modo di spostare il fuoco del telescopio, senza naturalmente allungarne la focale essendo il filtro piano?
Oppure che la luce che è passata dal filtro essendo appunto stata filtrata, e quindi di una lunghezza d'onda diversa da quella a spettro continuo, si trova con un fuoco leggermente spostato,cosa che in un rifrattore non particolarmente corretto si noterebbe maggiormente?

In entrambi i casi ammetto che non ci avevo mai pensato.
Io mi fermavo più prosaicamente all'effetto che ha il barilotto del filtro nell'allontanare materialmente l'oculare dalla battuta del portaoculare, dovendo quindi mettere mano alla messa a fuoco.

In entrambi i casi, e mi ripeto, un semplice esperimento con una ruota portafiltri che elimina il problema del diverso spessore delle celle dei filtri, permetterebbe di vedere di persona queste variazioni di fuoco.
Io, non avendola, mi fermo qui.

Buona giornata
Lorenzo

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 Oggetto del messaggio: Re: Dubbio su filtri non parafocali
MessaggioInviato: giovedì 4 settembre 2014, 15:04 
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Lorenzo C8 ha scritto:
in pratica mi dici che la luce attraversando nel suo tragitto un'ulteriore mezzo solido (il filtro) viene rifratta in modo di spostare il fuoco del telescopio, senza naturalmente allungarne la focale essendo il filtro piano?

E' questo

Lorenzo C8 ha scritto:
In entrambi i casi, e mi ripeto, un semplice esperimento con una ruota portafiltri che elimina il problema del diverso spessore delle celle dei filtri, permetterebbe di vedere di persona queste variazioni di fuoco.
Io, non avendola, mi fermo qui.

non è una questione di spessore, ma di spessore e di indice di rifrazione. Inoltre lo spessore della cella non c'entra niente, visto che cella è il cilindro di metallo che tiene il filtro :wink:

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 Oggetto del messaggio: Re: Dubbio su filtri non parafocali
MessaggioInviato: giovedì 4 settembre 2014, 15:42 
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Il disegno di Andera Console è corretto. Se si inserisce un oggetto che ha un indice di rifrazione maggiore dell'aria con facce piano parallele il punto di fuoco si sposta. Ma la focale dell'obbiettivo rimane la stessa e quindi tutte le caratteristiche geometriche dello strumento rimangono inalterate. Come può verificare ognuno avvitando un normale filtro, qualsiasi esso sia, davanti all'oculare, poi deve spostare il fuocheggiatore indietro per compensare. Però non si tratta di una variazione di focale, quella rimane sempre la stessa. La variazione del punto di fuoco è pari allo spessore del filtro, così diceva Plinio Camaiti. Andrea, fai meglio il disegno per vedere se è davvero così.

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 Oggetto del messaggio: Re: Dubbio su filtri non parafocali
MessaggioInviato: giovedì 4 settembre 2014, 15:49 
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fabio_bocci ha scritto:
La variazione del punto di fuoco è pari allo spessore del filtro, così diceva Plinio Camaiti.

Non è esattamente così, anche se è vero in prima approssimazione: in realtà dipende dal rapporto fra gli indici di rifrazione dell'elemento ottico e dell'aria e, se non sbaglio, anche dalla convergenza del fascio ottico. Mi devo fare un disegnino per tirare fuori la formula esatta ;)

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 Oggetto del messaggio: Re: Dubbio su filtri non parafocali
MessaggioInviato: giovedì 4 settembre 2014, 15:51 
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Si, il discorso di Plinio deve essere approssimato, perchè la variazione della distanza dovrebbe essere in funzione dell'indice di rifrazione del "vetro" interposto. Se l'indice fosse =1 non si avrebbe nessuna variazione del punto di fuoco. Siccome non si può avere una discontinuità, la variazione del punto di fuoco deve essere funzione dell'indice di rifrazione del vetro piano parallelo.

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