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Autore Messaggio
MessaggioInviato: martedì 2 settembre 2014, 22:17 
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Iscritto il: domenica 13 febbraio 2011, 19:23
Messaggi: 349
Località: Milano, Caserta
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Ciao a tutti.

quando ho acquistato il CCD, ho scelto quello mono dopo essermi ben documentato sulle ormai note differenze.
però...... non sono granché contento. Ecco la situazione in cui mi trovo:

Quando devo fare un'uscita, la seguente condizione deve essere vera:

meteo_ok AND luna_assente AND lavoro_ok AND moglie_ok AND voglia_di_uscire_OK

dove: voglia_di_uscire è la somma di tante condizioni al contorno..

Supponiamo che tutto sia ok: Si esce.
A quel punto, passo una serata su un unico soggetto e capita pure che non riesco a riprendere un numero sufficiente di R, G, B, L, Ha, flat su tutti i filtri, dark.

Inoltre, il lavoro mi sottrae tempo: stavo imparando a fare la post-elaborazione. Poi ho dovuto sospendere per impegni lavorativi.. e ho dimenticato quel poco che ho appreso.
Ora ho tante riprese grezze non elaborate e non provo nessuna soddisfazione dalle uscite che faccio.

Da notare: è un anno che piove... ultima uscita fatta allo star party di Saint Barthelemy 2013 (e pioveva anche lì!) Poi, qui al nord, solo pioggia e nuvole.
Meno male che sono rientrato a Caserta lo scorso Natale e questa estate.. ero sul punto di vendermi tutto !

Allora due sono le alternative:
1) riprendo solo in Ha / L e provo a fare delle belle cosine in bianco e nero.
2) mi compro un CCD a colori e almeno mi godo qualche immagine. Certo, non raggiungerò mai quei risultati da concorso. Ma a questo punto, mi basta anche fare qualche bella (non perfetta) foto e dare un senso a tutti i denari che ho speso..
Per me, che ho cominciato ai tempi delle pellicole in B/N, certi risultati, da molti sono ritenuti "scarsi" sono più che sufficienti.

allora, che faccio ? ripiego sul CCD a colori ?
Che ne pensate ?

Altra domanda: rispetto a qualche anno fa, è vero che la differenza mono-colori si è assottigliata con gli ultimi sensori a colori ?

ciao
francesco

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MessaggioInviato: mercoledì 3 settembre 2014, 1:42 
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Iscritto il: mercoledì 11 gennaio 2012, 16:26
Messaggi: 335
Località: Busto Arsizio
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Ti dirò che anche io, che al momento sono fermo praticamente da quando ho iniziato, ho sempre pensato che i CCD a colori fossero una cosa da togliere dal mercato. Tuttavia con le condizioni degli ultimi 18 mesi (almeno) mi sta passando per la testa che con un CCD color ogni uscita è buona e si può fare un po' di mordi e fuggi.

Se poi consideri che una QHY8L ha (se non ricordo male, non ho modo di verificare ora) una sensibilità nell'Ha molto simile al tuo KAF8300......

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MessaggioInviato: mercoledì 3 settembre 2014, 2:31 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 19:37
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Località: Bergamo
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Scusa la domanda, ma...
Se è un anno che piove e tu non hai ancora trovato il tempo di elaborare le riprese che hai già fatto, come può aiutarti una ccd a colori?

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Strumentazione
Newton TS 6" - RC 8 GSO - MN 180/1000 Skywatcher - Zen schmidt camera 250 F/3
Simak 240/1310 Zen - Konus Vista arancione (acro 80/400) - SolarAlpha 120
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Canon 450D - Magzero 9- QHY8L- Lodestar II - Moravian G3 6300


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MessaggioInviato: mercoledì 3 settembre 2014, 6:15 
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Messaggi: 16894
Località: Senigallia (AN)
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Ecco uno dei motivi per cui anche io molto probabilmente sceglierò o una QHY8L oppure una 60D Central DS!

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Kosmos - Tre vite, la passione per il cielo, è il mio primo romanzo nel quale ho unito la divulgazione dell'astronomia alla narrativa contemporanea. Lo potete trovare in tutte le librerie e nei negozi online! Grazie per il supporto.


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MessaggioInviato: mercoledì 3 settembre 2014, 7:00 
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il problema del monocromatico che per quanto si voglia dire, pur avendo maggiore sensibilità , ha un dispendio di ore da dedicare superiore, con il ccd a colori accontentandosi un po', si riesce ad usufruirlo di più.
io per motivi di lavoro non avrei il tempo materiale per dedicare più serate tra esposizioni multiple, nel blu, nel rosso, nel verde, più luminanza, senza considerare i flat e i dark per ogni canale .
è anche vero che si possono creare delle librerie già pronte di dark e flat, ma a mio modo di vedere, vanno ad impegnare anch'esse molto tempo extra, con il ccd a colori si riesce ( a livello amatoriale ),ad usufruire delle giornate libere e buone più spesso col vantaggio di avere una camera di ripresa raffreddata e con elettronica specifica per foto astronomiche, che da quel valore aggiunto nei confronti di una reflex.
poi ognuno trae le sue valutazioni ovvio, una mono la prenderei in tutta sincerità per fotografare qualche ammasso globulare e galassia in bianco e nero, senza tricronia con il Meade ACF 12".
un problema serio secondo me con il ccd a colori, può creare alle volte in post produzione è la gestione dei gradienti che da cieli suburbani ed urbani è molto difficile da gestire, almeno che non si abbia una grande tecnica elaborativa, cosa che nel monocromatico è meno evidente e più facile da gestire e non è poca cosa.


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MessaggioInviato: mercoledì 3 settembre 2014, 7:47 
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Iscritto il: domenica 13 febbraio 2011, 19:23
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Pilolli ha scritto:
Se è un anno che piove e tu non hai ancora trovato il tempo di elaborare le riprese che hai già fatto, come può aiutarti una ccd a colori?


Vero. Ma un CCD a colori può aiutare perché richiede meno tempo. E, cosa importante, con i suoi risultati più facilmente raggiungibili, incoraggerebbe a riprendere di più e a dedicare più tempo (la mente umana è un po' complicata... :) )

lillo78 ha scritto:
un problema serio secondo me con il ccd a colori, può creare alle volte in post produzione è la gestione dei gradienti che da cieli suburbani ed urbani è molto difficile da gestire, almeno che non si abbia una grande tecnica elaborativa, cosa che nel monocromatico è meno evidente e più facile da gestire e non è poca cosa.
,

la questione dei gradienti difficili da rimuovere è davvero così spinosa ? Spero che ci siano modelli di CCD moderni che soffrono poco su questi aspetti. Ad esempio, ho visto che è uscito il QHY8L Pro. Ci sono anche diverse nuove Atik.
Io vorrei solo passare la maggior parte del tempo che dedico al mio hobby vicino al telescopio, com'era una volta (che romantico..)

A giudicare dai commenti, direi che non è da scartare la semplice ipotesi di passare al B/N (es. Ha), giusto perchè ho già il CCD e filtri... Spero che però mi dia le soddisfazioni che cerco...

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MessaggioInviato: mercoledì 3 settembre 2014, 7:53 
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io terrei il mono e, magari, gli affiancherei una reflex

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non dimentichiamo che, un CCD a colori lo si puo usare in binning per ottenendo buone immagini monocromatiche, per ovviare alla perdita di quel poco di risoluzione dovuto al binning, basta prendere un sensore con pixel piu piccoli


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MessaggioInviato: mercoledì 3 settembre 2014, 10:36 
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sferlix ha scritto:

la questione dei gradienti difficili da rimuovere è davvero così spinosa ? Spero che ci siano modelli di CCD moderni che soffrono poco su questi aspetti. Ad esempio, ho visto che è uscito il QHY8L Pro. Ci sono anche diverse nuove Atik.


Non è un problema legato al ccd, si sta parlando di gradienti legati all'inquinamento luminoso.
Io non ho esperienza con ccd a colori, ma ho ripreso per qualche tempo da casa con una reflex modificata e ti posso dire che effettivamente la rimozione dei gradienti non è assolutamente banale.

Tu hai la possibilità di riprendere anche da casa (balcone/terrazzo/giardino)?
Perchè in tal caso con un ccd mono potresti fare riprese in banda stretta ed essere praticamente sempre operativo (meteo permettendo!), anche con un po' di luna in cielo.
Poi puoi combinare le riprese in banda stretta per fare comunque i colori (ad es Hubble palette o bicolor Ha/OIII), ma considera che serve comunque parecchia integrazione.
In tal caso per le foto dalla montagna potresti optare per una reflex (modificata) come ti è stato suggerito sopra, in modo che porti già a casa un risultato a colori che ti può sicuramente appagare.

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Roberto Marinoni
www.robertomarinoni.com
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MessaggioInviato: mercoledì 3 settembre 2014, 10:37 
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quando un'anno fa mi chiedesti consigli sul ccd, conoscendoti (in particolare la tua pigrizia) ti consigliai la reflex o un ccd colore. Ma la "capa e' tosta". Il "tutto e subito" lo hai cercato anche nella strumentazione.
Farti le ossa con una reflex avrebbe significato innanzitutto imparare le varie tecniche di ripresa e di elaborazione e poi capire se effettivamente avevi esigenze di migliorare con ccd mono. Adesso seguirei il consiglio di Tuvok. Tieniti il mono, vendi la ruota e filtri per monetizzare qualcosa, mantieni solo il filtro ha o a limite quelli a banda stretta. Ti compri un CCD colore e fai uscite colore per riprendere RGB in montagna (ed hai i primi risultati immediatamente) e da casa tenti di migliorare lo foto integrando l'Ha. Personalmente mi sto divertendo con un amico (lui ha un mono) a fare foto in questo modo e stanno venendo fuori cose "appaganti". Infatti sto pensando di prendermi un mono 683! Pero' il tempo per imparare tecniche di elaborazione devi perderlo, anche con il colore one shot. Ti consiglio la Qhy8l perche' per i "pigri" permette anche una gestione "leggera" dei dark (puoi farti la libreria essendo termostatata oppure non farla proprio essendo un sensore molto pulito).

Ciao

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- Ottiche: GSO RC8, Celestron 80ed, Borg 125Ed, TS65Q, Sharpstar HNT 150 f2.8
- Mount: Ioptron CEM60, Celestron CG5-ADGT
- Camera: CCD QHY8L, QHY9M,
- Guida: SW 80/400, tecnosky 60/228, Magzero Mz-5m, QHY5L-II
- Attaccapanni: 114/900 anni '80


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