Una cosa è avere bisogno di un correttore di coma e un'altra è comprare uno strumento che ne è sprovvisto.
Un buon correttore di coma che corregga in modo valido su campi abbastanza ampi e telescopi veloci richiede almeno tre lenti (è lo schema di Winnie) e costa qualche centinaio di euro.
I correttori classici funzionano bene per campi ristretti e su strumenti non iperveloci.
Poi la vita è sempre un compromesso per cui valutiamo il rapporto fra il costo e la prestazione e cerchiamo di avere il massimo beneficio compatibilmente con il budget di spesa.
Ovviamente un campo affetto da coma è molto ben percettibile in fotografia ma lo è molto meno in visuale. Per questo si vendono strumenti senza correttore. Se uno lo vuole usare per il visuale non ne ha bisogno e spende quei soldi in oculari. Altrimenti è l'inverso.
Per quanto riguarda la forma delle ottiche la parabola (e di conseguenza il paraboloide di rotazione che è lo specchio del newton) è la forma geometrica che fa sì che tutti i raggi paralleli all'asse di simmetria vengano riflessi in un unico punto chiamato fuoco.
La definizione di parabola la trovi comunque
quiIl problema sorge nel fatto che il sensore non è un punto ma una superficie per cui i raggi che vengono da un lato fanno un percorso diverso rispetto a quelli che vengono dal lato opposto (riferimento allo specchio), per cui non confergono in un punto ben preciso.