Ringrazio tutti per i commenti e gli apprezzamenti e a Francesco per aver fatto la parte più critica dell’elaborazione.
Intervengo dopo molto tempo di assenza dal forum (che però seguo regolarmente) per motivi sia personali che di lavoro, ma vorrei dare qualche spiegazione in più sulla storia di questa M57 per evitare malintesi o interpretazioni sbagliate.
Credo che ci si possa trovare d'accordo sul fatto che, come per la buona riuscita di una torta non bastino solamente buoni ingredienti oppure un ottimo forno o l’impastatrice o solamente la bravura del pasticciere, anche per la buona riuscita di un’immagine occorrano una serie di fattori. I quali, tanto più sono tutti positivamente concomitanti, tanto più sono efficaci. Non ultimi anche l’elaborazione e soprattutto il fattore C...
La risoluzione, il segnale, la magnitudine limite, il rumore e così altri parametri, al di là di tutte le analisi teoriche - che sicuramente permettono di indicare limiti, margini di manovra e aiutano nella scelta di ciò che si vuole riprendere e degli strumenti di ripresa - dipenderanno da tutti questi ingredienti e, per mia esperienza, è difficile trovare delle formule che tengano conto di tutti i parametri in gioco e consentano di prevedere con precisione il loro effetto sull’immagine finale.
Sono d’accordo sul fatto che un sovracampionamento possa non aggiungere nulla al limite del dettaglio teorico raggiungibile in date condizioni e con un dato set up. Tuttavia, per il modo con cui elaboro, non mi dispiace un po’ di sovracampionamento perché spesso mi permette di evidenziare i dettagli - sempre ovviamente nei limiti teorici -in un modo diciamo “più morbido”, restituendomi una visione dell’immagine che, personalmente, preferisco rispetto a quella che otterrei con un campionamento più esatto. Ovviamente se il sovracampionamento diventa eccessivo, questo discorso perde di significato perché ci si ritrova con più problemi che altro. Naturalmente è una mia posizione personale e come tale va considerata: lungi da me qualsiasi intenzione di entrare in merito sulle teorie del campionamento o sulle tecniche di elaborazione, sulle quali si sono spesi fiumi di parole da quando è nata la fotografia digitale.
La storia di questa M57 penso sia un buon esempio di quanto detto sopra.
Da oltre un anno e mezzo, non avendo avuto assolutamente tempo a disposizione per ripristinare l’osservatorio del Brallo, sto usando una postazione fissa nel mio giardino con un Dall-Kirkham + correttore di 12” e 2440mm di focale con una scala immagine approssimativamente di 85 arcsec/mm. Il sito osservativo si trova sotto un cielo mediamente inquinato (SQM normalmente da 19,4 a 19,8 con qualche rara punta a 20,0), tuttavia è già da qualche anno che tengo sotto controllo il seeing e devo riconoscere che i valori sono quasi sempre piuttosto buoni. Utilizzando i dati storici, posso dire che un 60%-70% delle notti di cielo sereno è caratterizzato da un seeing inferiore o uguale ai 2” e una percentuale discreta di queste notti è caratterizzata da dei valori tra 1,5” e 1,8” e diverse volte ho visto scendere il valore a 1,3”- 1,4” con qualche punta, però molto rara, a circa 1,2”. Mi riferisco a valori medi di misure fatte con integrazioni da 1 a 5 secondi (vedi immagine di 2 gg fa).
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SAO 90040-24-08-2014-01h04m.jpg [ 241.53 KiB | Osservato 730 volte ]
La cosa interessante, inoltre, è che, mentre le condizioni di trasparenza possono cambiare spesso, il seeing sovente rimane stabile per qualche giorno di fila.
Naturalmente non penso ci sia niente di eccezionale, perché questo sito si trova in pianura dove spesso l’atmosfera, dopo una prima fase transitoria, diventa abbastanza tranquilla. Insomma sarebbe più un sito per chi osserva pianeti stelle doppie etc...Tuttavia, negli ultmi anni, la crisi economica ha mietuto sfortunatamente vittime anche da noi, ma ha spento anche diverse luci, soprattutto verso sud, e questo mi ha permesso di fare un po’ di deep sky con risultati inaspettati. Non so quanto durerà, ma in ogni caso se c’è qualcuno che volessse approfittarne per provare, è il benvenuto...Tranquilli...non costa nulla (tranne a Francesco di Cencio a cui chiederò di prepararmii qualche ricetta). Purtroppo non ho le 5 cupole di cui parla Francesco...
Dopo aver ripreso in narrow per circa un anno con una ATIK 11000 a 0,76 arcsec/pixel e avendo ottenuto risultati al di là delle nostre aspettative ( molte immagini si trovano al link
http://www.astrobrallo.com/gallery/inde ... arrow-band ), ero curioso di provare a forzare un po’ il campionamento con una ST-10 a 0,56 arcsec/mm. Questo non solo per via del seeing favorevole, ma anche perché con i pixel della ST-10, la dimensione dell’immagine in Bin 1x1 del soggetto sullo schermo sarebbe stata naturalmente più grande rispetto a quella ottenuta con la ATIK e pensavo potesse essere interessante un confrontocon tra le due camere.
Purtroppo, quando ho iniziato le riprese su M57, sono intervenuti impegni di lavoro e personali che mi hanno costretto a fare le ore piccole per lungo tempo. Se da un lato questo mi ha permesso di fare questa maratona (cosa che di solito non amo fare), dall’altro mi ha impedito di seguire la ripresa in modo adeguato perché non sempre potevo intervenire tempestivamente con correzioni o aggiustaggi. Infatti, con una focale di quasi 2500mm e una risoluzione di 0,56 arcsec/pixels, con un seeing buono, la ripresa richiede molta cura e meticolosità per cercare di sfruttare tutto lo sfruttabile. Insomma una ripresa certamente di quantità, ma la qualità sicuramente avrebbe potuto essere migliore...oppure, con più attenzione, si sarebbe potuto raggiungere la stessa qualità con tempi decisamente inferiori ..ma tant’è....
Ad esempio, ho visto che si è notato che la qualità delle stelle non è il massimo. In effetti è vero, ma i motivi principali non sono da ricercarsi nel sovracampionamento, bensì nel set up e in parte anche nella mia scarsa attenzione. In altre parole, la non perfetta simmetria delle stelle e una leggera sovradimensione sono state causate soprattutto da problemi di qualità dei filtri e della camera CCD. Purtroppo mi sono accorto tardi che i filtri LRGB non erano perfettamente parafocali e quindi la differenza tra la L (sulla quale controllavo sempre il fuoco) e i tre colori, seppur piccola, si è fatta sentire sulle stelle. In più, oltre al blooming della ST-10 che produce delle asimmetrie sulle stelle (anche quelle meno luminose) non sempre eliminabili completamente, anche le mircolenti della ST-10 XME qualche irregolarità sulle stelle la producono (almeno sulla mia CCD). A dire il vero non sono sicuro al 100% che siano stati solo blooming e microlenti: ho anche il sospetto che qualche altro elemento ottico, oltre ai filtri, tra il correttore del DK e il sensore magari possa aver creato qualche leggero problema....ma non ne ho le prove.
Per confermare quanto detto, inserisco qualche esempio da cui si vede che, anche con un campionamento di 0,56 arcsec/mm, il seeing di Trivolzio regge bene. In questi esempi, che sono rappresentativi di quel 60%-70% di notti in cui il seeing è al di sotto dei 2” e nei quali il set up era a ben a punto, si vedono stelle ben formate - a parte i problemi di blooming e microlenti - con valori di FWHM da 3,0 ai 3,5 pixels. Nota bene: sono integrazioni che vanno dai 2 minuti ai 30 minuti....E qui subentra anche un altro ingrediente fondamentale: quello della guida...devo dire che disponendo di una montatura molto soddisfacente a forcella con un sistema di movimenti a rotolamento la guida e il tracking sono molto fluidi e precisi.
Stelle con discoidi con FWHM intorno a 3,5 o anche meno, se non presentano asimmetrie perticolari sono trattabilissime e si possono contenere bene. Purtroppo la ST-10 non è il massimo per questo scopo...
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Tracking 05-05-2014-Trivolzio.JPG [ 171.64 KiB | Osservato 730 volte ]
Adesso sto cercando di fare un’altra maratona su M27 in narrow, ma questa volta ho più tempo da dedicare alla ripresa e quindi spero di ottenere risultati migliori, anche se purtroppo sono fermo da diversi giorni per il meteo inclemente...In questo caso, se avro’ la fortuna di completare la ripresa, ci sarà la possibilità di fare un confronto diretto e interessante con un’immagine di M27 fatta dallo stesso sito osservativo e con lo stesso tele ma una CCD – l’ATIK 11000 – con un campionamento di 0,76 arcsec/pixel che si trova al link:
http://www.astrobrallo.com/gallery/inde ... N-Finale-MCome dicono dalle mie parti...sperèmm!...
Cieli sereni a tutti!
Marco