Nemmeno a me pare freddino Ivaldo, anzi, e ciò me lo rende più simpatico
volevo solo "sdrammatizzare" la questione scaricandola dei toni più accesi dovuto all'emotività
Analizzando i fatti così come ci sono stati riferiti io ho capito che:
1) La Focas sul suo sito offre in vendita un telescopio corredato da una serie di accessori, tra i quali un raccordo fotografico.
2) Spooky acquista il suddetto telescopio e quando lo riceve scopre che il raccordo fotografico
non c'è e chiede alla Focas che gli venga inviato.
3) La Focas risponde se vuole che il raccordo deve comprarselo e ne offre uno a prezzo scontato
e che sul sito avevano commeso un errore che provvedono subito a correggere, in alternativa Spooky può comunque avvalersi del diritto di recesso.
Io continuo a pensare che la volontà è una cosa la responsabilità un'altra.
Ora finchè sul sito web era indicato il raccordo incluso per errore siamo nel campo della colpa e non del dolo
e per questo mi sembra improprio il termine truffa.
RETORIC MODE #ON
e qui mi chiedo di chi è la colpa?
di chi offre o di chi acquista?
e chi deve pagare per rimediare all'errore?
RETORIC MODE #OFF
Ma secondo me la Focas ha l'obbligo di fornire a Spooky il raccordo senza nessuna ulteriore spesa,
altrimenti si configurerebbe una situazione che secondo me è perfettamente descritta dal Codice Penale:
Art. 515 Frode nell'esercizio del commercio
Chiunque, nell'esercizio di una attivita' commerciale, ovvero in uno
spaccio aperto al pubblico, consegna all'acquirente una cosa mobile per un'altra,
ovvero una cosa mobile, per origine, provenienza, qualita' o quantita', diversa da quella dichiarata o pattuita,
e' punito, qualora il fatto non costituisca un piu' grave delitto, con la reclusione fino a due anni.
e in questo caso lo farebbe volontariamente, e di tutta la faccenda è proprio
questo l'aspetto più sconcertante... o inquietante
