Ieri sera, dopo tanto penare, attese, rinvii, montaggi e smontaggi di attrezzatura, sono riuscito a dedicare un paio d'ore alle mie osservazioni preferite, quelle lunari. La fase, prossima alla Luna piena, mi ha spinto a dedicarmi a quelle strutture che, prossime al bordo, spesso vengono trascurate: - molto bella la zona dello scuro Grimaldi e dei vicini Lohrmann, Hevelius e Cavalerius, tutti attorniati da una miriade di crateri minori su cui mi sono soffermato per un bel po'; - rima Sirsalis, la piu' lunga struttura di questo tipo osservabile sulla faccia visibile del nostro satellite. Ho potuto seguire tutta la lunghezza di questa fenditura (sono oltre 400 km), dal piccolo cratere Sirsalis K, via via a scendere, intersecando la coppia Sirsalis J ed F, il cratere De Vico A ove inizia un'evidente "pancia" che termina presso Byrgius N e P. Evidenti le Rimae Darwin che dalla "pancia" della Sirsalis si protendono all'interno dell'omonimo cratere. - cratere Schickard, maestoso, imponente, con molto evidente il contrasto chiaro/scuro che caratterizza il suo ampio fondo diviso in tre parti piuttosto nette, una scura dai confini ondulati a nord, una piu' chiara centrale, e quella piu' scura, con bordo piuttosto netto, a sud. Molti i craterini che costellano il fondo di questo vecchio grande cratere (212.8 km) del periodo pre-Nectariano. Schickard X, sul bordo, che in realta' e' doppio e piuttosto brillante, Schickard B, dai bordi evidenti in rilievo (circa 14 km di diametro), il piu' piccolo Schickard R, che ha vicino un'altra "scodellina" senza nome. Moltissimi altri tra cui va menzionato Schickard A per il "mottarozzo" che si trova a nord del suo bordo esterno, ieri sera evidentissimo, che non so se catalogare, come rilievo, tra i domi. Seeing non proprio entusiasmante (ma dopo tanto "digiuno" andava bene tutto). Set-up: Takahashi TSA 120 in alt-az, diagonale prismatico Baader-Zeiss, diversi oculari (ortho ZAO II, TMB Supermonocentric, Televue Delos). Ad un certo punto, migliorato un po' il seeing, ho allungato la focale del tele con l'Extender 1.5x Takahashi portandola a 1350mm. Da qui, con varie combinazioni di oculari e barlow Baader-Zeiss sono salito fino a quasi 340x e l'immagine teneva ancora molto bene.
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