Io ormai valuto il seeing (tramite la semplice scala Antoniadi, composta di soli 5 gradi) in base agli ingrandimenti
utili che riesco a raggiungere con un dato telescopio relativamente agli oggetti celesti che osservo, però per iniziare, un metodo piu "standard" è puntare una stella a circa 45° d'altezza (ovviamente piu in "alto" ci saranno condizioni un po migliori, piu in "basso" un po peggiori) ad un ingrandimento medio (circa l'equivalente in mm del diametro dello strumento) e valutarne le condizioni in base a quanto spiegato quì
http://www.ar-dec.net/index.php?page=seeing dove trovi descrizioni sia in merito alla scala Antoniadi che a quella di Pickering (piu particolareggiata della prima poiché composta da dieci gradi).
Poi con l'esperienza riuscirai a fare valutazioni piu qualitative adattando il medodo alle tue preferenze.
Considera che tutto quello che chiamiamo seeing è una valutazione globale delle condizioni, dove vi sono le condizioni di turbolenza atmosferiche in alta quota (jet stream), quelle di bassa quota (in base alla conformazione del territorio, montano, prato aperto, città, ecc) e le condizioni di microturbolenza locale di tipo "artificiale" come tetti e terazzi caldi, comignoli sulla linea di vista, ecc e di quelle di acclimatamento dello strumento.
Sulle prime e seconde non c'è nulla da fare (a parte trovarsi un altro posto), sulle terze si può porre parziale rimedio (sempre a parte l'andare da un'altra parte) magari ponendo un telo cerato sul balcone/terrazzo per eliminare parzialmente la microturbolenza che "sale" dal pavimento caldo, posizionarsi (se possibile) lontano dai bordi, evitare di puntare (se possibile) "attraverso" comignoli fumanti, ecc ed ovviamente far acclimatare lo strumento, ovvero attendere che questo raggiunga (o quasi) la temperatura ambiente.