Credo di aver sentito lo stesso servizio al giornale radio delle 7: non mi è parso particolarmente allarmistico, anzi l'ho trovato piuttosto sereno ed oggettivo. Al punto che per la prima volta ho pensato che avessero intervistato qualcuno che studiasse la materia piuttosto che leggere notiziari sui calendari Maya. Quando si discutano gli effetti dell'attività solare sulla Terra, ed in particolare le tanto temute tempeste geomagnetiche, occorre ricordare che uno dei più violenti fenomeni registrati in epoca storica fu il brillamento in luce bianca osservato da Carrington il 1-9-1859: osservare un brillamento in luce bianca non è cosa comune, e per giorni dopo l'evento le cronache riportano aurore boreali impressionanti fino all'equatore, bussole impazzite e linee telegrafiche interrotte. Il numero medio di macchie solari di quell'anno era di circa 90 (contro le circa 180 del 1957). Nel 2003 il numero medio di macchie (questa volta stimato da 49 mie osservazioni personali) era di circa 50: eppure l'osservazione del 29-10 ne riporta 131, quella del 2-11 109 (numero di Wolf 158 e 153 rispettivamente). Proprio in quel periodo si verificò lo Halloween Flare: di fatto una serie di più flare nell'arco di qualche giorno, esso "frisse" il satellite giapponese Midori 2, accecò SOHO, causò il disturbo della reti gps, cellulari e televisive di tutto il mondo, provocò un black out a 50000 persone in Svezia, costrinse a redirezionare le linee aree polari per evitare problemi di sicurezza (un conto di benzina in più di qualche milione di dollari per le compagnie aeree).
Nel 1989 (in media 160 macchie) saltò la rete elettrica del Québec (centinaia di milioni di dollari di danni), nel 1958 (180 macchie circa) gli aerei persero il contatto con il controllo a terra... I flare sono più comuni forse in concomitanza con il massimo, ma non ne farei una regola. Inoltre, se si ripetesse oggi un evento come quello osservato da Carrington nel 1859 (con una intensità stimata doppia di quello del 2003), la rete elettrica di interi continenti ne sarebbe forse obliterata.
Per quanto invece concerne il dove siamo nel ciclo solare, ultimamente ho avuto pochissimo tempo da dedicare all'astronomia, ma nell'immagine sono raccolte tutte le mie 313 osservazioni dal 2001, con il numero di Wolf associato: a guardarlo così, il massimo è da queste parti...
Saluti a tutti. Mallard
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