Ieri sera tornato a casa da lavoro verso le 19 decido, visto il cielo sereno e la Luna al primo quarto che mi ispirava assai....

, di metere fuori il Dobson e lasciarlo ambientare un pò.
Così alle 21:30 mi metto entusiasta all'opera e dopo una rapida collimazione metto su il 9mm e punto il nostro satellite.
Il seeing sembra reggere (tranne alcuni attimi turbolenti...), la catena degli Appennini è li, con il teminatore vicino che lambisce il cratere Eratostene e il Sinus Aestum, ed è piena di dettagli e di ombre. Spettacolare

, erano mesi che non facevo un pò di Luna.
Un poco più su, seguendo il terminatore, il cratere di Plato. Spettacolare, anche questo, con il caratteristico contrasto di colore e con 2 craterini visibili all'interno. Ho provato a salire un pò con gli ingrandimenti (fino a 250X) ma non ne comparivano altri, limite del seeing.
Scendo un pò e mi fermo sulla Rupes Recta. E' la seconda volta che la osservo. E' spettacolare, abbastanza vicina al terminatore. Nell'oculare è visibile la Rupes Recta, il cratere Thebit e il pù piccolo Thebit A e poi la bellissima Rima Birt (50x1,5 km) che appare già ben visibile a 166X ma ancora di più a 214X e a 250X, con accanto i crateri Birt e Birt B.
E poi, ancora, il cratere di Tycho al bordo del terminatore con l'interno totalmente in ombra ad eccezione del picco interno della montagna che fa risplendere solo la punta estrema. Bellissima visione...
Lascio la Luna e incuriosito da un precedente post letto sul forum provo a sdoppiare Rigel, a 214X si vede la piccola compagna accanto a Rigel che è un faro. Bella visione. Idem a 250X.
Una bella occhiata anche a Sigma Orionis e poi.....arrivano le nuvole!
Ahimè niente Saturno, cmq divertentissima Luna!
Saluti, Angelo.