Forse ieri sera ho osservato il miglior Giove di sempre. complice è stato l'ottimo seeing, la stabilizzazione praticamente perfetta a causa dell'alta temperatura (c'erano 26° tra mezzanotte e l'una) e , soprattuttto , grazie all'uso della maschera apodizzatrice (o schemo apodizzante a dir si voglia). Ma andiamo per ordine. Intanto per quelli che non conoscono la teoria sulle maschere apodizzanti consiglio di leggersi ad es. questo articolo :
http://www.fis.unipr.it/~albino/documen ... zzante.htmC'è anche un capitolo sul libro del Suiter per chi volesse approfondire.
Bene, tornando a ieri sera, monto il 45cm verso le 23:30, accendo la ventolina e punto giove a 150x : subito vedo che l'immagine è immobile , sfuocando non si vede nessun sbandieramento, solo una leggera traccia di celle convettive che ben presto spariranno. Faccio i soliti cambi di oculari per vedere qual è l'ingrandimento che mi soddisfa di più e ancora una volta alla fine propendo per la combinazione Nagler 13 + Barlow 2x che mi fornisce quasi 300x : Inizio l'osservazione: i dettagli sono innumerevoli, il bordo è nettissimo, si vedono con facilità 2/3 ovalini bianchi nella SSTeB, la SEB mostra le solite divisioni con varie intrecciature interne, la NEB si presenta fittamente irregolare con inspessimenti che vanno e vengono, si vede molto bene anche una parte della NTeZ , nella EZ si vedono 2 festoni che l'attraversano , ma molto deboli (mi sembra che negli anni passati i festoni fossero più visibili). Nella STrZ era visibile , prossimo al tramonto, un grosso ovale marrone A questo punto metto in fronte al Cage del secondario lo schermo apodizzante autocostruito e ......... incredibile! il contrasto di Giove aumenta , i particolari ora sono nettissimi,
una foto, non so come spiegarlo, gli ovalini sembrano disegnati , la NEB si presenta con tonalità di marroncino molto più cariche. Che dire ? Vorrei che i vari rifrattoristi integralisti fossero qui in questo momento, vorrei che chi dice di non avere mai visto in vita sua un dobson "di legno" collimato in modo da reggere più 200x (mi vien da ridere) fosse qui . Vabbè , andiamo avanti con gli esperimenti. Ora decido di togliere lo schermo apodizzante e subito l'impressione è che l'immagine sia più luminosa ma, inizialmente , i particolari non si vedono con la stessa facilità di prima, bisogna riabituare l'occhio, cosa che avviene dopo circa un minuto. Provo anche i 475x forniti da un Lantanio da 4mm : Giove è ancora netto, enorme, sicuramente godibile, ma non è più "una foto", comunque un pò di minuti li passo anche a quell'ingrandimento. Più tardi i tre ovalini tramontano e dall'altra parte ne compare un altro , piccolino, ma perfettamente visibile. Visto l'ottimo seeing decido di dare uno sguardo alla classica doppia-doppia della Lira e qui l'esito dell'uso dello schermo apodizzante è scioccante: a 475x vedo le doppie come piccolissimi puntini circondati da un debole anellino leggermente agitato; lo spazio in mezzo a ogni doppia è un'autostrada ma quello che mi impressiona è appunto la dimensione microscopica dei dischetti di airy: ora, teoricamente, lo schermo apodizzante dovrebbe produrre un leggero aumento disco, ma il fatto che gli anelli vengano fortemente attenuati, produce una senzazione di puntiformità veramente incredibile.
Infatti ,togliendo lo schermo , tale senzazione sparisce in quanto , ora, la luminosità degli anellini agitati fa sembrare la stella "più grossa" e di conseguenza lo spazio tra una stella e l'altra sembra ridotto. Con lo schermo apodizzante inserito, a 475 x, sulla doppia-doppia ho stimato Pickering 8-9 ; mentre senza schermo forse era Pickering 6 ma si vedevano molti più anelli di quanto mostrino le simulazioni . Ovviamente dopo sono ritornato a Giove e me lo sono goduto per un'altra mezzoretta buona fino alla rapparizione di Io dall'ombra di Giove. Ah, un ultima cosa: viste le condizioni molto buone ho provato se si intravvedeva qualcosa , qualche macchia di albedo, sulla superficie di Ganimede, a 475x , ma invano .