Altro interessante articolo, questa volta tratta dal sito della rivista Nuovo Orione,
www.orione.itLa sonda spaziale della Nasa “Messenger” (disegno) si sta spingendo profondamente all’interno dell’orbita di Mercurio e in questi giorni si trova ad appena 46 milioni di chilometri dal Sole, meno di un terzo di Unità Astronomica. Da questa posizione privilegiata, tra il 7 e l’11 febbraio “Messenger” sta svolgendo un programma di riprese fotografiche (256 immagini in tutto) che hanno l’obiettivo di scoprire eventuali pianetini – chiamati “vulcanoidi” – che potrebbero esistere in una fascia di orbite stabili compresa tra il Sole e Mercurio.
Si conosce già qualche oggetto asteroidale che si spinge al di là dell’orbita di Mercurio ma sappiamo anche che non esiste alcun pianetino interno a Mercurio con un diametro superiore a 60 chilometri. “Messenger” però dalla sua posizione attuale potrebbe individuare asteroidi fino ad appena 15 chilometri di diametro.
Gli oggetti interni all’orbita di Mercurio sono chiamati vulcanoidi con riferimento a Vulcano, il pianeta (inesistente) che l’astrofilo Lescarbault e poi il grande astronomo francese Le Verrier (scopritore di Nettuno) credettero di poter osservare nei suoi transiti davanti al Sole.
La scoperta di asteroidi interni all’orbita di Mercurio sarebbe interessante non solo in sé ma anche per comprendere meglio la geografia degli impatti che hanno generato un grandissimo numero di crateri sulla superficie del pianeta più vicino al Sole.